Forze di pace delle Nazioni Unite: differenze tra le versioni
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Il più importante documento di elaborazione dottrinale di DPO, intitolato ''United Nations Peacekeeping Operations: Principles and Guidelines'' è stato pubblicato nel 2008.<ref name="autogenerated1">{{Cita web |url=http://pbpu.unlb.org/pbps/Library/Capstone_Doctrine_ENG.pdf |titolo=DPKO Capstone Doctrine |accesso=12 settembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080819214105/http://pbpu.unlb.org/pbps/Library/Capstone_Doctrine_ENG.pdf |dataarchivio=19 agosto 2008 |urlmorto=sì }}</ref>
In ambito ONU, le operazioni di pace sono inoltre caratterizzate dalla delega del [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite|Consiglio di sicurezza]] al [[Segretario generale delle Nazioni Unite|Segretario generale]], sia in ordine al reperimento, sia al comando delle forze da impiegare<ref name=units />. Non tutte le operazioni finalizzate al mantenimento della pace sono qualificabili come operazioni di pace<ref name=esteri>[http://www.esteri.it/MAE/doc_dossier/dossier_pc/dp.pdf Brochure ministero]</ref> e da queste vanno distinte le operazioni di ''[[peacebuilding]]'' e di [[peaceenforcement|''peace-enforcement'']]<ref name=esteri /><ref>[http://www.iai.it/pdf/Oss_Transatlantico/90.pdf Il diritto applicabile alle Forze Armate italiane all'estero] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110920095001/http://www.iai.it/pdf/Oss_Transatlantico/90.pdf |data=20 settembre 2011 }}</ref><ref>[http://www.globalsecurity.org/military/library/report/call/call_93-8_intro.htm INTRODUCTION]</ref>, anche se talune missioni possono avere carattere ibrido. Nella storia dell'attività dell'ONU si sogliono distinguere tre fasi caratterizzate da altrettanti tipi di ''peacekeeping''<ref name=lerda>{{Cita web |url=http://www.diritto.it/articoli/europa/lerda.html |titolo=LE OPERAZIONI DI "PEACE-KEEPING" |accesso=31 dicembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151208033223/http://www.diritto.it/articoli/europa/lerda.html |dataarchivio=8 dicembre 2015 |urlmorto=sì }}</ref><ref>''Caschi blu e processi di democratizzazione: le operazioni di peacekeeping dell'ONU e la promozione della democrazia'', Paolo Foradori, pag. 166 e ss.</ref> I fini statutari dell'ONU prevedono espressamente che l'organizzazione debba ''mantenere la pace e la sicurezza''; uno degli strumenti usati, nel corso del tempo, per il mantenimento della pace, sono le operazioni di pace,<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www-3.unipv.it/wwwscpol/it/Risorse%20per%20lo%20studente/Materiale%20didattico/Insegnamento/Organizzazioni%20internazionali%20(corso%20avanzato)/LUCIDI%20LEZIONE%20ATTIVITA%27%20ONU%20PACE%20E%20SICUREZZA%20per%20studenti.ppt Lucidi UNIPV] |
=== Procedimento di richiesta ===
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Naturalmente, come ogni impresa militare (o bellica in senso ampio), anche il peacekeeping potrebbe provocare danni alla salute delle persone impiegate, soprattutto per l'elevato grado di stress che comporta. I peacekeeper sono esposti a danni causati ("collateralmente", in modo non deliberato) dalle parti in conflitto e spesso anche ad un clima cui non sono avvezzi. Ne scaturiscono problemi di [[salute mentale]], [[suicidio]] ed abuso di [[droga|droghe]], come dimostrano specifiche statistiche.<ref>[http://findarticles.com/p/articles/mi_qa3912/is_200908/ai_n35631115/ PTSD Subclusters and Functional Impairment in Kosovo Peacekeepers (Military Medicine)]</ref> Avere un parente in missione all'estero per un lungo periodo è fonte di stress anche per i familiari dei peacekeeper.<ref>[http://www.mielenterveys-taimi.fi/kipunoita/2003_2/09.htm Lanan torjuntaa – Henkinen hyvinvointi rauhanturvajoukoissa.] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080526010824/http://www.mielenterveys-taimi.fi/kipunoita/2003_2/09.htm |data=26 maggio 2008 }} Kipunoita 2/2003. Retrieved 9-3-2007. {{fi}}</ref> Oltre tutto, i peacekeeper, sebbene eventualmente agiscano su mandato ONU, possono divenire bersaglio (intenzionale) per gli attacchi di una parte belligerante.
Un differente approccio pone in risalto come il peacekeeping potrebbe "rammollire i guerrieri" ed intaccarne la combattività, posta l'ovvia differenza di profilo tra un contingente di peacekeeping ed un reparto operativo dispiegato in un contesto schiettamente e tradizionalmente conflittuale.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.usafa.af.mil/jscope/ISME2007/Papers/Prof%20Paulin%20Kaurin%20War%20Stories.doc. Kaurin, P. M. (2007) War Stories: Narrative, Identity and (Recasting) Military Ethics Pedagogy. Pacific Lutheran University. ISME 2007. Retrieved 9-3-2007] |
=== Problemi a lungo termine ===
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