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m →Riorganizzazione della vita della Chiesa greco-cattolica ucraina: |date ----> |data |
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Negli anni [[1968]], [[1970]], [[1973]] e [[1976]] visitò diversi paesi europei, americani, asiatici e l'[[Australia]] per rafforzare i legami con i fedeli ucraini della diaspora e per rinvigorire la vita religiosa della [[Chiesa greco-cattolica ucraina]] all'estero. Partecipò ai [[Congresso eucaristico|congressi eucaristici internazionali]] di [[Bombay]], [[Bogotà]] e [[Melbourne]].
Nel [[1977]] consacrò vescovi [[Stepan Chmil']], [[Ivan Choma]] e [[Ljubomyr Huzar]]. Le ordinazioni avvennero senza il mandata papale e fu un atto dimostrativo delle sue ambizioni patriarcali. Queste consacrazioni causarono molta inquietudine nella [[Curia romana]], poiché le consacrazioni episcopali senza mandato papale sono considerate illegali nella legge canonica romana ma non nel diritto canonico orientale.<ref>[http://www.apostolische-nachfolge.de/Ukraine%20(English).htm Apostolische Nachfolge: Ukraine.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170914213026/http://www.apostolische-nachfolge.de/Ukraine%20(English).htm |
Come arcivescovo maggiore convocò numerosi sinodi della sua Chiesa. I più significativi si svolsero nel [[1969]], nel [[1971]] e nel [[1973]]. Durante l'ultimo sinodo venne redatta la costituzione patriarcale della [[Chiesa greco-cattolica ucraina]]. Slipyj pubblicò le sue ordinanze nell'"Evangelario dell'arcivescovo maggiore del rito bizantino-ucraino" a partire dal [[1964]].
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