Utente:Mihawski/Sandbox: differenze tra le versioni

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Lo psicologo Michael Lewis, dopo aver analizzato alcune cassette di famiglie a tavola, ha notato, appunto, che i padri tendono a fornire più attenzioni al primogenito, specie se maschio, dimenticandosi quasi della presenza dei figli minori che non fanno altro che mangiare in quanto a loro non viene chiesta la partecipazione alla discussione. Nasce così la rivalità tra fratelli che è sempre esistita (basti vedere due episodi biblici come le avversità Caino e Abele e l'ostilità tra Giuseppe e i suoi fratelli). Tale rivalità, però, è causata anche da alcuni comportamenti inaccettabili da parte dei genitori. Essi, ad esempio, sbagliano a paragonare un comportamento sbagliato di un figlio con uno giusto dell'altro figlio. Così facendo, il figlio che viene accusato di un errore accumula tanta rabbia interiore che può causare, in alcune situazioni, odio nei confronti del fratello che, invece, apparentemente compie solo gesti giusti. Questo comportamento dei genitori è vista, dal figlio che è stato sgridato, come una sorta di preferenza verso il fratello o la sorella. Proprio per questo motivo, il fratello, che è sempre stato un esempio da seguire, rischia di diventare un modello da evitare a causa di queste forti ostilità e il più giovane si comporterà diversamente solo per il gusto di diversificarsi dal più grande.
 
Un altro errore che i genitori fanno è che tendono a trattare entrambi i figli allo stesso modo. Così facendo, i genitori pensano che amando entrambi i figli alla stessa maniera sia una cosa che possa eliminare le avversità tra i figli e dunque danno le stesse regole e concessioni in ugual misura indipendentemente dalla loro età, carattere e sesso. Infatti, secondo le psicologhe Adele Farber ed Elaine Mazlish, ricevere lo stesso amore in un certo senso è come essere amati di meno. Ogni figlio è diverso, ognuno ha le proprie esigenze, i propri interessi e i genitori devono imparare a trattarli ognuno per la persona che sono; devono essere sensibili alle diverse richieste dei figli.
 
La famiglia, ciò nonostante, svolge un ruolo fondamentale nella fase di sviluppo della nostra mente. L'imperatore Federico II, quasi in modo involontario, ha dimostrato quanto siano importanti i legami familiari affinché il bambino cresca sano. Federico II aveva una forte convinzione: secondo lui la lingua naturale dei bambini era il tedesco. Per dimostrare tale cosa, sottrasse alcuni neonati alle famiglie affidandoli alle nutrici le quali, obbligate dal sovrano, non dovevano né rivolgere parola ai bambini né farli divertire. Il risultato di tale "esperimento", però, fu inaspettato per Federico II in quanto i bambini non cominciarono a parlare in tedesco in modo spontaneo ma, a causa di legami inesistenti con persone, si ammalarono gravemente perdendo anche la vita. Uno studio più recente si è posto come obiettivo di dimostrare tale cosa e, infatti, è stato dimostrato che i bambini che sono stati adottati al loro primo anno di vita hanno mostrato uno sviluppo mentale e fisico migliore rispetto ai coetanei che, invece, erano rimasti nell'orfanotrofio.