Pippo (aereo): differenze tra le versioni

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Le azioni dei "Pippo" erano state programmate dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] con la complessa operazione denominata "''Night Intruder''" (intruso notturno) e affidata ai piloti della [[Royal Air Force|RAF]]. Gli aerei decollavano dalle basi alleate di [[Aeroporto di Ancona-Falconara|Falconara Marittima]] e [[Aeroporto di Foggia|Foggia]], in formazioni da cinque velivoli per ogni missione che poi si dividevano per raggiungere le zone o gli obiettivi rispettivamente assegnati. Per questo servizio vennero impiegati inizialmente i [[Bombardiere#Cacciabombardieri|cacciabombardieri]] bimotori "[[Bristol Beaufighter|Beaufighter]]", in seguito affiancati dai più moderni "[[de Havilland DH.98 Mosquito|Mosquito]]".
 
Le incursioni dei "Pippo" avvennero in tutto il Nord-Italia, a partire dagli ultimi mesi del [[1943]] e fino alla resaliberazione, con lo scopo di eseguire azioni continue di disturbo, volte a dimostrare l'impossibilità della neonata [[Repubblica Sociale Italiana]] a garantire la sicurezza del territorio.
 
Colpendo principalmente nell'oscurità, i "Pippo" rappresentavano una presenza misteriosa e incombente. Senza dubbio furono un'efficace [[Guerra psicologica|arma psicologica]] nei confronti delle popolazioni rurali, surrogatoria delle azioni di [[bombardamento strategico]] utilizzate sui grandi agglomerati urbani. Questo tipo di minaccia, con apparizioni casuali, poteva colpire anche i piccoli abitati che si sentivano al sicuro dai bombardamenti massicci.