Cerithium vulgatum: differenze tra le versioni
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
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<br>''Cerithium inscriptum'' Monterosato, 1884
<br>''Thericium caputornatum'' F. Nordsieck, 1982 e molti altri<ref name=WoRMS/>
| nomicomuni=
| suddivisione=[[Sottospecie]]
| suddivisione_testo= [[#Tassonomia|vedi testo]]
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'''''Cerithium vulgatum''''' <span style="font-variant: small-caps">[[Jean-Guillaume Bruguière|Bruguière]], 1792</span> è una [[specie (tassonomia)|specie]] di [[Mollusca|molluschi]] [[Gastropoda|gasteropodi]] della [[sottoclasse (tassonomia)|sottoclasse]] [[Caenogastropoda]].<ref name=WoRMS>{{WoRMS|autore=|summ=139066|titolo= Cerithium vulgatum |accesso=23 settembre 2020}}</ref>
== Descrizione ==
''Cerithium vulgatum'', chiamato anche ''Torretta comune'' o più semplicemente ''Torretta'',<ref name=treccani/> ha una [[conchiglia]] medio-grande, solitamente fra 30 e 60 mm, anche se alcuni esemplari possono raggiungere gli 80 mm.<ref name=borghi>{{cita| Borghi & Vecchi|''Op. citata'', pag. 7-10}}.</ref> La conchiglia ha una forma turriculata allungata che negli esemplari adulti può avere fino a 11 spirali leggermente convesse. L'apertura è ovale e inclinata rispetto all'asse del corpo di circa 65°. Il labbro esterno è svasato e ispessito sul bordo. [[sifone (anatomia)|Canale sifonale]] ampio ma corto e leggermente arcuato verso il dorso. Labbro columellare arcuato, con callo marcato. La [[protoconca]] è di circa tre giri. La scultura assiale comincia dopo la protoconca ed è composta
[[File:Cerithium vulgatum fossilshells.nl Pictures 40274.jpg|thumb|left|upright=1.15|Fossile di ''Cerithium vulgatum'' ([[Voghera]])]]
La ''Torretta'' è un mollusco [[vagile]] ed il suo habitat preferito sono i fondali rocciosi, ma può trovarsi anche su u fondi mobili (detritici o fangosi) e nelle [[Posidonia oceanica|praterie di Posidonia]].<ref name=borghi8>{{cita| Borghi & Vecchi|''Op. citata'', pag. 8}}.</ref> Alcuni studiosi hanno osservato che il ''Cerithium vulgatum'' può presentare variazioni morfologiche in funzione del tipo di fondali. In particolare, gli esemplari che vivono su fondali detritici o fangosi) presentano conchiglie più allungate e con scultura assiale poco pronunciata, mentre le specie presenti su fondali rocciosi hanno conchiglie più piccole e con scultura assiale molto pronunciata.<ref name=russo21/>
Tutte le specie di Cerithium si alimentano di detriti algali, ma la maggior parte sembra pascolare su [[diatomee]] e [[microalghe]] piuttosto che su pezzi più grandi di alghe.<ref name=Houbrick13>{{cita|Houbrick|''Op. citata'', pag. 13}}.</ref>
Reperti fossili di ''cerithium vulgatum'', sono stati rinvenuti a partire dal [[Miocene]] in cui la specie era già diffusa in tutto il Mediterraneo. In Italia reperti fossili sono stati rinvenuti in varie località: in Emilia, in [[val d'Arda]], nelle marne di [[Castell'Arquato]] di [[Lugagnano Val d'Arda|Lugagnano]] e nel rio Riorzo, nel [[Tabianiano]] della Tagliata e nell’[[Astiano]] di [[Zappolino]], nel [[Piacenziano]] del rio Cianca e nella [[Terramara]] di [[Gorzano (frazione)|Gorzano]], nel [[Tortoniano]] di [[Montegibbio]] e [[Cà di Serra]], nel [[Tortoniano]] di [[Stazzano]], nell’[[Astiano]] in varie località dell'antico [[Oceano Ligure-Piemontese|bacino Ligure-Piemontese]] e del [[Piacentino]].<ref name=borghi9/>
== Distribuzione ==
Questa specie è distribuita nell'[[Atlantico]] nord-orientale e nel [[Mediterraneo]].<ref name=borghi9>{{cita| Borghi & Vecchi|''Op. citata'', pag. 9}}.</ref> Nel Mediterraneo è molto comune nella [[zona intertidale]] e [[Piano infralitorale|infralitorale]] fino a 30 m. di profondità.<ref name=russo21>{{cita|Russo & Quaggiotto|''Op. citata'', pag. 21}}.</ref>
== Tassonomia ==
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[[File:Cerithium vulgatum 04.jpg|thumb|upright=1.15|''Cerithium vulgatum'' da [[Jerba]], [[Tunisia]]]]
[[File:Cerithium vulgatum 05.jpg|thumb|upright=1.15|''Cerithium vulgatum'' da [[ Vila Real de Santo António]], [[Portogallo]]]]
Il ''Cerithium vulgatum'' venne definito per la prima volta dal naturalista francese
L’unica sottospecie attualmente accettata come valida è il ''[[Cerithium vulgatum mazaravallensis]]'' {{maiuscoletto|Cecalupo, 2003}}.<ref name=WoRMS/>
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* {{cita pubblicazione|titolo= GASTROPODS|autore= J.M. Poutiers|pubblicazione= The living marine resources of the Western Central Pacific|editore= FAO, 1998|volume= 1|p= 437||url= http://www.fao.org/tempref/docrep/fao/009/w7191e/w7191e53.pdf#|cid= Poutiers}}
* {{cita pubblicazione|titolo= Monograph of the Genus Cerithiwn Bruguiere in the Indo-Pacific (Cerithiidae: Prosobrachia)|autore= Richard S. Houbrick|pubblicazione= Smithsonian Contributions to Zoology|volume=|numero= 510|anno= 1992|editore= SMITHSONIAN INSTITUTION PRESS, Washington, D.C.|pp= 1-211|url= https://www.semanticscholar.org/paper/Monograph-of-the-genus-Cerithium-Bruguiere-in-the-Houbrick/29dea833fc42d301ec7114fa15dca27402da83ee|doi= https://doi.org/10.5479/si.00810282.510||cid= Houbrick}}
* {{cita pubblicazione|titolo= Il Genere Cerithium Bruguière, 1789 (Gastropoda: Cerithiidae) nel Mare Mediterraneo, 1a
vulgatum Bruguière, 1792|autore= Paolo Russo, Ermanno Quaggiotto|rivista= Alleryana|volume= 34|anno= 2016|numero= 1|pp= 18-27|editore=|doi=|url= https://www.researchgate.net/publication/304782683_Il_Genere_Cerithium_Bruguiere_1789_Gastropoda_Cerithiidae_nel_Mare_Mediterraneo_1_parte_Cerithium_vulgatum_Bruguiere_1792|cid= Russo & Quaggiotto}}
* {{cita pubblicazione|titolo= La malacofauna plio-pleistocenica del torrente Stirone (PR) - Cerithiidae - Turritellida|autore= Mauro Borghi, Giuseppe Vecchi|pubblicazione= PARVA NATURALIA|volume= 7|anno= 2005|pp=|url= https://digilander.libero.it/srsn/Art.%20Vecchi%20G.%20Borghi%20M..pdf|cid= Borghi & Vecchi}}
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