Linguistica romanza: differenze tra le versioni

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Bibliografia: Wright 1982 nel testo
Il sistema sintattico: corrette informazioni
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Il [[Sintassi|sistema sintattico]] è molto vario, per questo è molto difficile studiarlo e dare delle regole universali. Nonostante ciò, si possono dare delle linee guida generali a partire dal latino fino alle lingue romanze.
*'''ordine della frase''': il latino è una lingua orientata a sinistra e l'ordine delle parole era [[soggetto (linguistica)|soggetto]]-[[oggetto (linguistica)|oggetto]]-[[verbo]] (SOV). Tuttavia quest'ordine non era obbligatorio, grazie alla presenza dei [[Declinazione (linguistica)|casi]]. Per esempio [[Virgilio]] scrisse: "''Tacita per amicae silentiae lunae''", ovvero "''per i taciti silenzi dell'amica luna''"; in questo caso l'autore divide il soggetto dal nome. Nel [[latino tardo]] si tende a passare a un sistema soggetto-verbo-oggetto (SVO).
*'''subordinazione''': il sistema del latino classico era ricco di subordinazioni ([[ipotassi]]), invece quello del latino volgare prediligeva per la [[paratassi]], cioè frasi brevi e riduzione di subordinazioni. In latino, inoltre, la preposizioneproposizione subordinatacompletiva era costruita con il soggetto in accusativo e il verbo all'infinito; nelle lingue romanze, questo tipo di costruzione è stata sostituita da ''quod'' seguito dal verbo in modo finito (esempio: le frasi italiane costruite con ''che'' + ''indicativo'' o ''congiuntivo'').
* '''articolo''' e '''dimostrativi''': nel sistema latino non c'è la presenza di articoli. Le lingue romanze, invece, posseggono tutte articoli sia ''definiti'' sia ''indefiniti''. L'articolo determinativo romanzo proviene, quasi nella totalità dei casi, dalle forme del pronome dimostrativo latino ''ille'' (forme italiane: ''ille'' → il, ''illum'' → lo; ''illa'' → la; ''illi'' → i, gli; ''illae'' → le). C'è da aggiungere che vi sono alcune lingue romanze come le parlate relative all'[[Maiorca|isola di Maiorca]], all'area della [[Guascogna]], e il Sardo che posseggono un articolo determinativo originato da ''ipse'' (''ipsum'' → so,''ipsa''→ sa), pertanto per parlare della casa i sardi diranno ''sa domu''. L'articolo indeterminativo, proviene, invece, da ''unu''. Unica eccezione è il rumeno, che presenta l'articolo determinativo [[enclitico]], per esempio ''il lupo'' si scrive ''lupul''. I [[Pronome dimostrativo|pronomi dimostrativi]] conservano il sistema a tre gradi di vicinanza (vicino al parlante, vicino all'interlocutore, lontano da entrambi) del latino solo in spagnolo, portoghese, catalano, sardo, toscano e alcuni dialetti dell'Italia meridionale, nonostante il secondo grado di vicinanza sia ancora raccomandabile nei registri più alti della lingua Italiana.
*'''pronomi personali atoni''': nel sistema latino il pronome rimandava a qualcosa già citato e la maggior parte delle volte si trovava a inizio frase. Con l'avvento delle lingue romanze si forma una doppia serie di pronomi, tonici e atoni, detti anche [[Clitico|clitici]] che quindi occupano un posto fisso nella frase e tendono a precedere le forme finite del verbo.