Dodecaneso: differenze tra le versioni
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Al [[Censimento generale della popolazione e delle abitazioni|censimento]] del 21 aprile [[1936]], l'ultimo prima della perdita dell'arcipelago da parte dell'Italia ([[1947]]), la popolazione totale residente nel Dodecaneso risultava composta da 140.848 unità, di cui 16.711 regnicoli (italiani) e 4.090 stranieri di varie nazionalità. La popolazione residente nell'isola di Rodi ammontava a 61.886 abitanti seguita dall'isola di Coo (19.731 ab.) e da quella di Calino (15.247 ab.)<ref name=censimento36>{{cita web|url=http://lipari.istat.it/digibib/censpop1936/IST0005817vol5_LibiaIsoleitalianedellEgeoTientsin/IST0005817cp1936_LibiaIsoleitalianedellEgeoTientsin+OCRottimizzato.pdf|titolo=VIII censimento generale della popolazione - 21 aprile 1936 - Volume V|accesso=14 ottobre 2014|urlmorto=sì}}</ref>.
Dopo l'[[8 settembre 1943]] il Dodecaneso venne attaccato dai tedeschi che non volevano fornire agli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] una base operativa per l'attacco alla Grecia. La [[Divisione (unità militare)|divisione]] d'assalto ''Rhodos'', comandata dal generale [[Ulrich Kleemann]] riuscì a conquistare le isole grazie ad una mescolanza di azioni di forza e tattiche dilatorie, tra il 9 settembre e il 17 novembre 1943<ref>http://www.dodecaneso.org Sito storico sul Dodecaneso</ref>. Ciò fu possibile anche grazie alla scarsa iniziativa del comando italiano,
Inizialmente non furono attaccate le isole a nord di Rodi e in particolare Coo (che cadde il 4 ottobre) e Lero (con la più importante base navale italiana nell'Egeo), che rimase in mano italiana fino al 17 novembre 1943, difesa dalle forze italiane di guarnigione comandate dal [[contrammiraglio]] [[Luigi Mascherpa]], e da rinforzi inviati dagli Alleati. Dopo la resa di Lero furono abbandonate dai soldati italiani anche le due ultime isole in possesso degli italiani, [[Lisso (Grecia)|Lisso]] e [[Patmo]].
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Sorte diversa toccò a [[Castelrosso (Grecia)|Castelrosso]]. Quando l'Italia capitolò, il 10 settembre 1943, l'isola fu occupata dalle forze britanniche, che ne conservarono il possesso per il resto del conflitto. I soldati italiani lasciarono l'isola il 28 settembre 1943.
Il governatore, [[ammiraglio]] [[Inigo Campioni]] rimase in carica fino al 18 settembre 1943 in qualità di governatore civile,
Nel luglio del 1944 vennero arrestati gli [[ebrei]] [[sefarditi]] (circa 1815). Quasi tutti provenivano da Rodi, tranne un piccolo gruppo di Coo. Scamparono alla deportazione circa 50 ebrei di nazionalità turca, che furono trasportati nella allora neutrale Turchia. I restanti furono inviati nei campi in Germania, con tre navi da Rodi ed una da Coo. Di questi solo 178 tornarono dai campi di sterminio.
Gli ebrei di Rodi erano per la maggior parte sudditi italiani, non avendo optato per la cittadinanza turca o greca in seguito al [[Trattato di Losanna (1923)|Trattato di Losanna]], ma una ristretta minoranza si avvalse della possibilità di diventare cittadini italiani a pieno titolo prima negli anni '30. Questo status non valse loro alcuna protezione in occasione della deportazione né al loro ritorno a Rodi o in Italia.
=== Occupazione militare britannica ===
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