Magdeleine Marx-Paz: differenze tra le versioni

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Espulsa dal P.C.F., nel [[1929]] entrerà in conflitto anche con [[Lev Trockij|Trockij]], in merito all'organizzazione e alla direzione del gruppo dell'''Opposition de gauche''.
In seguito aderisce alla [[Sezione Francese dell'Internazionale Operaia|S.F.I.O.]] e a partire dal [[1931]]-[[1932|32]] si occupa senza tregua del caso Victor Serge che, tornato dalla [[Russia]], subiva la persecuzione del governo [[stalin]]iano. In queste gravi circostanze Victor Serge indirizza a diversi intellettuali, tra cui Magdeleine Marx, una lettera testamento, spedita clandestinamente.
In seguito al suo imprigionamento, Magdeleine Marx inizia attivamente a sensibilizzare gli intellettuali sul suo caso, fino al noto intervento al ''CongrésCongrès des EcrivainÉcrivains'' nel [[1935]] realizzato grazie all'appoggio di [[André Gide]] e malgrado l'ostruzionismo degli organizzatori comunisti.
 
Particolarmente attiva nella campagna antifascista, Magdeleine Marx richiama gli intellettuali all'unità d'azione, militando parallelamente contro la dittatura staliniana. Firmataria dei due appelli, l<nowiki>'</nowiki>''Appel à la lutte'' contro il [[fascismo]] nel [[1934]] e l<nowiki>'</nowiki>''Appel aux homme'' contro i processi di Mosca nel [[1936]], condivide con la S.F.I.O (Sezione francese dell'Internazionale operaia) l'esperienza del ''Front Populaire'' e contemporaneamente partecipa al ''Comité pour l'enquete sur les procés de Moscou et pour la defèfense de la liberté d'opinion dans la révolution''.