Olindo Guerrini: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Sono nato (ahimè!) a Forlì; ma la mia vera patria è Sant'Alberto, 15 km al nord di Ravenna, dove i miei avi hanno sempre vissuto|O. Guerrini, ''La mia giovinezza'', Zanichelli, 1916}}
 
Nacque a [[Forlì]]<ref>Che il luogo di nascita sia proprio Forlì è confermato dalle sue stesse parole, vedi O. Guerrini, ''La mia giovinezza'', in ''Lorenzo Stecchetti, Mercutio, Sbolenfi, Bepi con ricordi autobiografici'', Bologna, Zanichelli, 1916, pp. 25-40, a p. 25: ''Sono nato (ahimè!) a Forlì; ma la mia vera patria è [[Sant'Alberto (Ravenna)|Sant'Alberto]], 15 km al nord di [[Ravenna]], dove i miei avi hanno sempre vissuto''. Lo confermano, fra gli altri, anche M. Novelli, ''Il verismo in maschera. L'attività poetica di Olindo Guerrini'', Il Ponte Vecchio, Cesena, 2004, p. 11; A. Molinari Prandelli, ''Nota bibliografica'', in O. Guerrini, ''L'arte di utilizzare gli avanzi della mensa'', Newton Compton, Roma, p. 11; C. Mariotti, ''Profilo biografico di Olindo Guerrini'', in O. Guerrini, ''Postuma'', edizione critica e commento di C. Mariotti e M. Martelli, Roma, Salerno editrice, p. XLV; L. Bolzoni, in AA.VV., ''Il Secondo Ottocento. Lo Stato unitario e l'età del Positivismo'', Roma-Bari, Laterza, vol. VIII to. II, p. 379. Altri studiosi, tuttavia, prendendo erroneamente come fonti biografiche la vita dello Stecchetti (che, come si dice nei ''Postuma'' è nato a Fiumana) indicano come luogo di nascita del Guerrini, Fiumana, un piccolo comune del forlivese. Così infatti pensano: U. Pagani, ''Olindo Guerrini uomo e poeta'', Ravenna, Edizioni del Girasole, 1996; G. Vettori, ''Stecchetti, un rivoluzionario da salotto'', in ''Stecchetti. Il canto dell'odio e altre poesie'' a cura di G. Vettori, Viterbo, Scipioni, 1995, p. 5. Altri ancora fanno nascere Guerrini a Sant'Alberto, paese in provincia di Ravenna e da cui proveniva la sua famiglia. Così la pensano: F. Flora, ''Olindo Guerrini'', in Id., ''Storia della letteratura italiana'', Milano, Mondadori, 1940, p. 69; E.M. Fusco, ''Romantici minori'', in Id., ''Storia dei generi letterari italiani. La lirica'', Milano, Vallardi, 1950, vol. II, p. 186.</ref> poiché la madre era forlivese e riteneva di essere meglio assistita nella sua città. Dopo il primo anno si trasferì nella casa di famiglia a [[Sant'Alberto (Ravenna)|Sant'Alberto di Ravenna]],. doveIl padre Angelo (1808-1873) era il padrefarmacista del paese. Sua aspirazione era che il figlio, l'unico maschio (aveva una sorella maggiore, Luisa) continuasse l'attività<ref>{{cita news|autore=Guido Guerrini|url=https://www.dialettoromagnolo.it/uploads/5/2/4/2/52420601/d.ludla_maggio_17a_k_1.pdf|titolo=Olindo Guerrini, farmacista|pubblicazione=La Ludla|data=maggio 2017|accesso=12 gennaio 2021}}</ref>. La sua formazione fu affidata ai religiosi del collegio municipale di Ravenna. Espulso per indisciplina, Guerrini passò nel [[1859]] al Collegio Nazionale di [[Torino]]. OttenutaOttenne a stento la licenza, come egli stesso ammise<ref>O. Guerrini, ''"La mia giovinezza''", in ''Lorenzo Stecchetti, Mercutio, Sbolenfi, Bepi con ricordi autobiografici'', Bologna, Zanichelli, 1916, pp. 25-40, a p. 36</ref>, causando il malumore del padre, che dovette rinunciare ai suoi propositi. Olindo si iscrisse così alla Facoltà di Giurisprudenza all'[[Università di Bologna]], città dove trascorse quasi tutto il resto della sua vita.
 
Si laureò ed entrò in uno studio di avvocati, ma riconobbe ben presto che la pratica forense non faceva per lui. Partecipò attivamente, invece, alle lotte politiche locali. Venne eletto consigliere comunale di [[Ravenna]] negli anni 1870, 1872, 1879 e 1883. Fu anche assessore negli anni 1873-74, durante i quali istituì la sezione dei pompieri e fondò una biblioteca popolare a Sant'Alberto<ref>La biblioteca esiste ancora oggi. Ha un patrimonio di 2066 volumi ed è situata all'interno della casa paterna del poeta, "Casa Guerrini" a Sant'Alberto, accanto alla biblioteca decentrata del Comune di [[Ravenna]].</ref>. Nel [[1872]] fu iniziato in [[Massoneria in Italia|Massoneria]] nella [[Loggia massonica|Loggia]] "Dante Alighieri" di [[Ravenna]], divenne Maestro massone nella Loggia "Otto Agosto" di [[Bologna]] nel [[1887]] e raggiunse il 33º ed ultimo grado del [[Rito scozzese antico ed accettato]]: [[Sovrano grande ispettore generale]]<ref>V. Gnocchini, ''L'Italia dei Liberi Muratori'', Mimesis-Erasmo, Milano-Roma, 2005, p.155.</ref>.