Porta Maggiore: differenze tra le versioni

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Nel corso dell'intervento del 1838 venne in luce, rimasto inglobato nella torre cilindrica tra i due archi ed ora visibile subito fuori della porta, il [[sepolcro di Eurisace|sepolcro di M. Virgilio Eurisace]], fornaio (probabilmente un [[liberto]] arricchito), e di sua moglie Atistia, databile intorno al [[30 a.C.]]
 
Nel [[1915]] il Comune di Roma effettuò altri lavori per la sistemazione del piazzale, demolendo la residua struttura eretta da [[Gregorio XVI]], ma solo nel [[1956]], a seguito dei lavori effettuati dall'architetto Petrignani, la porta tornò all'antico assetto originario e la piazza all'antico livello, riscoprendo il [[basolo|basolato]] delle due strade e i resti dell'antiporta. Sulle lastre di basalto del basolato, ancora esistenti sotto la porta, sono tuttora visibili i grandi solchi lasciati dal passaggio dei carri.
 
== Iscrizioni sull'attico della porta ==