Simone Martini: differenze tra le versioni

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Ciaoooooooo Chiara come va
=== Alla corte di Roberto d'Angiò ===
[[File:Simone Martini 013.jpg|thumb|''[[San Ludovico di Tolosa che incorona il fratello Roberto d'Angiò]]'', tempera su tavola, 138x200 cm, dalla Basilica di san Lorenzo Maggiore, Napoli, Museo di Capodimonte, Napoli.]]
 
Salutami Osci il mio amore
Nel luglio [[1317]] Simone venne chiamato a [[Napoli]] da [[Roberto d'Angiò]], che lo nominò cavaliere (assegnandogli una pensione annua) e gli commissionò una tavola celebrativa, ''[[San Ludovico di Tolosa che incorona il fratello Roberto d'Angiò]]'', oggi conservato al [[Museo di Capodimonte]] a [[Napoli]].
 
Aguanitaaaaa Aguanita alla maestra
Questa opera è un'[[Icona (arte)|icona]] profana, la prima del genere in Italia, che segna un preciso tema politico del momento: proprio quell'anno Ludovico di Tolosa venne canonizzato; essendo egli stato fratello maggiore di Roberto, quindi destinato al trono di Napoli, Ludovico aveva abdicato in favore del fratello per dedicarsi a vita religiosa; ecco dunque che Roberto voleva con questo dipinto creare un manifesto politico che legittimasse il suo potere.
 
ti colleghi i dad tutto il mattino
La pala ha anche un primato, cioè quello di essere il primo sicuro ritratto nella pittura italiana di un personaggio vivente (Roberto d'Angiò), mentre il primato assoluto spetta a una scultura, il ''[[Ritratto di Carlo I d'Angiò]]'' di [[Arnolfo di Cambio]] ([[1277]]).
conquesto covid è tutto un casino
 
kitebbivo
Nella [[predella]] Simone dipinse cinque storie con ambientazioni in una prospettiva intuitiva di matrice giottesca, calcolata approssimativamente secondo il punto di vista di un osservatore che si ponga davanti in posizione centrale. Nei volti espressivi delle scene della predella, carichi di più intensità drammatica rispetto ad Assisi, troviamo un ulteriore avvicinamento al linguaggio giottesco.
si hpo proprio detto kitebbivo
 
mi hai fatti sbaglia un'altra volta
Dopo la realizzazione di questa pala Simone tornò ad Assisi per terminare gli affreschi della Cappella di san Martino, in particolare dei santi a figura intera nell'intradosso dell'arcone centrale. Fu così che sostituì alcuni dei santi precedentemente dipinti o abbozzati con santi celebrati dagli Angiò, quali lo stesso ''san Ludovico di Tolosa'', ma anche ''San Luigi di Francia'', ''Santa Elisabetta d'Ungheria''. Qui realizzò anche un affresco nel transetto destro della stessa basilica inferiore di San Francesco d'Assisi, raffigurante ''San Francesco, san Ludovico di Tolosa, sant'Elisabetta d'Ungheria, la beata Agnese di Boemia? e sant'Enrico d'Ungheria'', tutti santi celebrati dalla casata degli Angiò. Un altro affresco nello stesso transetto destro e raffigurante la ''Madonna col Bambino e santi,'' da alcuni attribuito a Simone Martini, è invece di un pittore minore della sua cerchia.
napoleone non è vivo e morto
vabbe non ho più voglia ciaooooo
 
=== Ritorno in Toscana: la produzione dei polittici ===