Abracadabra: differenze tra le versioni

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* Dall'[[lingua ebraica|ebraico]] ''ha-bĕrakāh dabĕrāh'' ossia "Pronunciare la benedizione"<ref name="trec" />, da ''Abreq ad habra'' con significato di "Invia la tua folgore fino alla morte", oppure dall'unione dei vocaboli ''ab'' ("padre"), ''ben'' ("figlio"), e ''ruach hacadosch'' ("spirito santo")
*Dall'[[Lingua araba|arabo]] ''Abra Kadabra'', che significa "Fa' che le cose siano distrutte", che in questo caso è riferito alla malattia, Piuttosto che essere utilizzata come maledizione, si crede che la frase in lingua aramaica fosse utilizzata come un mezzo per la cura delle malattie.
*Si è pensato anche che la parola possa derivare da [[Abraxas]], una parola [[Gnosticismo|gnostica]] per indicare il nome del Dio increato (origine dei 365 cieli, apparentemente le [[alfabeto greco|lettere greche]] per Abraxas ammontano a 365 se decifrate secondo la [[numerologia]])<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.magoleo.com/le-origini-di-abracadabra/|titolo=L'origine di Abracadabra}}</ref>.
*Altri studiosi pensano che l'idea della diminuzione del potere dei demoni fosse comune nel mondo antico e che Si è avanzata l'ipotesi che Abracadabra fosse il nome di uno dei demoni il cui potere voleva essere ridotto tramite l'incantesimo.
 
== Usi nella storia ==
Questa parola era probabilmente utilizzata da popoli di lingua aramaica o araba, che la utilizzavano prevalentemente come incantesimo per curare alcune malattie, come febbri e infiammazioni, e per scacciare i demoni.
Essa è ora comunemente utilizzata dai [[illusionismo|prestigiatori]] come parola magica durante i loro spettacoli d'illusionismo. Nell'antichità, comunque, la parola fu considerata molto più seriamente come un [[incantesimo]] da utilizzare come maledizione contro febbri ed infiammazioni. La prima testimonianza conosciuta si trova nel ''Liber medicinalis'' di [[Quintus Serenus Sammonicus]] ([[III secolo d.C.]]), [[medico]] presso l'imperatore romano [[Caracalla]], il quale prescrisse che il paziente malato indossasse un [[amuleto]] contenente la parola scritta in forma di un triangolo capovolto.
 
Essa è ora comunemente utilizzata dai [[illusionismo|prestigiatori]] come parola magica durante i loro spettacoli d'illusionismo. Nell'antichità, comunque, la parola fu considerata molto più seriamente come un [[incantesimo]] da utilizzare come maledizione contro febbri ed infiammazioni. La prima testimonianza conosciuta si trova nel ''Liber medicinalis'' di [[Quintus Serenus Sammonicus]] ([[III secolo d.C.]]), [[medico]] presso l'imperatore romano [[Caracalla]], il quale prescrisse che il paziente malato indossasse un [[amuleto]] contenente la parola scritta in forma di un triangolo capovolto<ref name=":0" />.
 
Questo, egli spiegava, avrebbe diminuito il potere dello spirito della malattia sul paziente. Altri imperatori, fra cui [[Geta]] e [[Alessandro Severo]], furono seguaci degli insegnamenti medici di Serenus Sammonicus ed utilizzarono l'incantesimo.
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[[Carlo Levi]], nel suo libro di maggior successo ''[[Cristo si è fermato a Eboli (romanzo)|Cristo si è fermato a Eboli]]'', autobiografico, in qualità di medico riferisce di aver notato spesso il triangolo dell'Abracadabra rivolto verso l'alto e portato come ciondolo in metallo o come foglietto scaramantico dai contadini della [[Lucania]].
 
Essa è ora comunemente utilizzata dai [[illusionismo|prestigiatori]] come parola magica durante i loro spettacoli d'illusionismo.
 
== Nella cultura di massa ==