Governo Menabrea I: differenze tra le versioni

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Questo governo segnò una rottura tra la prassi parlamentare di supremazia della [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera]] - consolidata dal [[Camillo Benso, conte di Cavour|conte Cavour]] - e la norma costituzionale ripristinata dal re [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]].<ref>P. Guichonnet, "Louis-Frédéric Ménabréa" in ''Mémoires de l'Académie de Savoie'', s. 7, XI, 1998, p. 83</ref> Costituito esclusivamente da senatori, alti funzionari e notabili, il Menabrea I era composto da uomini che si rifacevano esclusivamente alla [[Destra storica|destra]] e fu accusato d'essere un governo extraparlamentare di corte, i cui membri professavano un culto quasi fanatico della monarchia.<ref name=treccani/>
 
Fu il primo esecutivo della storia dell'Italia unita a cadere a seguito di una [[Crisi di governo|crisi parlamentare]]: il 22 dicembre 18671868 infatti un ordine del giorno, su cui il gabinetto aveva posto la [[questione di fiducia]], venne rigettato dalla Camera per due voti.<ref name="treccani">Pier Angelo Gentile, [http://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-federico-menabrea_%28Dizionario-Biografico%29/ ''MENABREA, Luigi Federico''] in [[Dizionario Biografico degli Italiani]], Volume 73 (2009).</ref>
 
* Composizione del governo: