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L'intera oasi e il campo da golf sono stati progettati in conformità con le rigide norme ambientali per sfruttare con attenzione la bellezza naturale di [[Aqaba]] e del [[Mar Rosso]].
 
== StrutturaMateriali e materialistruttura ==
[[Oppenheim Architecture]] ha progettato e sviluppato tre edifici che accolgono il Clubhouse con negozi, ristoranti, bar e lounge, aree per ricevimenti, spa e wellness e la Golf Academy <ref>{{Cita web|url=https://www.dezeen.com/awards/2019/shortlists/ayla-golf-academy-clubhouse/|titolo=Ayla Golf Academy and Clubhouse by Oppenheim Architecture {{!}} Dezeen Awards|sito=Dezeen|lingua=en|accesso=2021-01-25}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Mattia Luigi Pozzi, Oppenheim Architecture, Milano, Hachette Fascicoli, 2020, ISSN 2610-8542.}}</ref>.

=== Materiali ===
I materiali utilizzati sono il [[Calcestruzzo armato]] per la realizzazione del guscio e l'[[Acciaio Corten]] per i sistemi di schermatura verticali.

=== Struttura ===
[[File:Ayla golf academy and club house view.jpg|miniatura|300x300px|Vista del paesaggio circostante l'Ayla Golf Academy & Clubhouse, fotografata da [[Rory Gardiner]] <ref>{{Cita web|url=http://rory-gardiner.com/|titolo=Rory Gardiner|sito=rory-gardiner.com|accesso=2021-01-26}}</ref>, 2018]]La struttura dell''''Ayla Golf Academy & Clubhouse''' prende ispirazione dalle dune naturali e dalle montagne del deserto circostante, così come dagli accampamenti dei beduini, armonizzando l'edificio in calcestruzzo con il paesaggio desertico. L'edificio si presenta come la cresta di un tessuto ondulato che sembra lievitare sul terreno.
 
Infatti la struttura presenta pochi punti di appoggio a terra rendendo la pianta abbastanza libera, aperta e flessibile, i cui interni sono in diretto contatto con l'esterno.
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La struttura ondulata, resa resistente per forma dalla doppia curvatura, si estende dando vita a una superficie continua che sembra emergere dalla stessa sabbia in maniera plastica. Le ampie aperture, infatti, fanno focalizzare l'osservatore sulle montagne che circondano [[Aqaba]]<ref>{{Cita libro|titolo=Mattia Luigi Pozzi, Oppenheim Architecture, Milano, Hachette Fascicoli, 2020, ISSN 2610-8542}}</ref>, smaterializzando il guscio di calcestruzzo.
 
I progettisti riprendono la sperimentazione dei gusci cementizi da quelli di [[Félix Candela]] e delladalla tradizione novecentesca degli architetti-ingegneri, riconducibile in Italia a [[Pier Luigi Nervi]] e [[Sergio Musmeci]], e li applicano al nuovo contesto<ref>{{Cita libro|titolo=Mattia Luigi Pozzi, Oppenheim Architecture, Milano, Hachette Fascicoli, 2020, ISSN 2610-8542}}</ref>.
 
Per quanto risulti fondamentale l'analisi delle forme del passato e una loro reinterpretazione, è stato molto importante uno scambio di conoscenze con la forza lavoro locale, che risultava carente nella conoscenza della realizzazione dei gusci. Sono stati infatti realizzati in [[Calcestruzzo]] spruzzato a presa rapida, una tecnica che si scosta dalla tradizionale posa in opera con le casseformi a favore di particolari sistemi di ancoraggio<ref>{{Cita web|url=https://www.domusweb.it/it/architettura/gallery/2019/06/14/una-duna-artificiale-alle-soglie-del-deserto-oppenheim-architecture-in-giordania.html|titolo=Un golf club in Giordania mima le dune del deserto|sito=www.domusweb.it|lingua=en-gb|accesso=2021-01-25}}</ref>. La miscela cementizia è stata migliorata con additivi che ne hanno accelerata la presa e pigmenti arancioni per l'integrazione a livello cromatico con le dune del paesaggio circostante <ref>{{Cita web|url=https://www.dezeen.com/awards/2019/shortlists/ayla-golf-academy-clubhouse/|titolo=Ayla Golf Academy and Clubhouse by Oppenheim Architecture {{!}} Dezeen Awards|sito=Dezeen|lingua=en|accesso=2021-01-25}}</ref>.
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Le pareti dell'edificio trasmettono a pieno la loro matericità quando colpite dalla luce, sia essa diretta o radente. La superficie scabra del calcestruzzo infatti rivela la sua grana grazie alle ombre.
 
Sicuramente suggestivi sono anche i giochi di ombra e luci generati dai sistemi mobili di schermatura che reinterpretano la tradizione con pannelli in [[Acciaio Corten]] intagliati a maglia triangolare<ref>{{Cita libro|titolo=Mattia Luigi Pozzi, Oppenheim Architecture, Milano, Hachette Fascicoli, 2020, ISSN 2610-8542}}</ref>.
 
== Scheda tecnica<ref>{{Cita web|url=https://www.domusweb.it/it/architettura/gallery/2019/06/14/una-duna-artificiale-alle-soglie-del-deserto-oppenheim-architecture-in-giordania.html|titolo=Un golf club in Giordania mima le dune del deserto|sito=www.domusweb.it|lingua=en-gb|accesso=2021-01-26}}</ref> ==