Forte di Fenestrelle: differenze tra le versioni
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Il forte fu anche una prigione militare in cui furono rinchiusi, oltre ai militari che avevano commesso crimini o gravi infrazioni al regolamento, anche i soldati di quegli eserciti che erano stati attaccati dal Regno di Sardegna prima e dal [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] in seguito, durante il [[Risorgimento]] e i primi decenni del [[XX secolo]]; in particolare austriaci ed italiani degli stati preunitari che avevano combattuto durante le [[Guerre di indipendenza italiane|guerre d'indipendenza]], componenti del disciolto [[Esercito delle Due Sicilie]] fatti prigionieri durante gli anni dell'unificazione risorgimentale del [[Sud Italia]], nonché 6 [[garibaldino|garibaldini]] in seguito ai falliti tentativi di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] di occupare lo [[Stato della Chiesa]], 462 soldati dell'[[Esercito pontificio]] dopo la [[presa di Roma]] e infine militari austro-ungarici durante la [[prima guerra mondiale]]. I detenuti del bagno penale erano reclusi in camerate comuni.
Negli ultimi anni il forte di Fenestrelle è passato agli onori della cronaca a causa della
La definizione di Fenestrelle quale "[[campo di concentramento]]" da parte di [[Interpretazioni revisionistiche del Risorgimento#Il revisionismo meridionalista dalla seconda met.C3.A0 del Novecento|autori revisionisti]] ha stimolato la ricerca storica da parte di vari studiosi, i quali smentiscono gran parte delle accuse presentate da tali movimenti, dimostrandole inverosimilmente ingigantite (quando non addirittura inventate).<ref>{{Cita news|titolo=Ma Fenestrelle non fu come Auschwitz|pubblicazione=[[La Stampa]]|url=https://www.lastampa.it/cultura/2012/10/22/news/ma-fenestrelle-non-fu-come-auschwitz-1.36371150|accesso=13 febbraio 2020}}</ref>
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