Sutton Hoo: differenze tra le versioni
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== Scoperta ==
[[Edith May Pretty]] viveva a Sutton Hoo House ed era la proprietaria del terreno all'epoca della scoperta, dopo esservisi trasferita nel 1926 assieme al marito. Nel 1900 un anziano residente di Woodbridge aveva parlato di "oro segreto" nei tumuli di Sutton Hoo,<ref>Phillips (1940), p. 152.</ref> e il nipote della signora Pretty, un rabdomante, trovò ripetutamente segnali di oro sepolto da quello che oggi si sa essere il tumulo della [[nave funeraria]].<ref>M. Hopkirk, in Bruce-Mitford (1975), p. xxxvii.</ref> Pretty si interessò allo [[
Attraverso l'[[Ipswich Museum]], nel 1938 Pretty ottenne l'aiuto di [[Basil Brown]], un piccolo proprietario terriero del Suffolk andato in fallimento quattro anni prima, il quale si occupava a tempo pieno dell'archeologia dei siti romani per il museo.<ref>"Basil John Wait Brown", ''Oxford Dictionary of National Biography''. I diari di Brown degli scavi dal 1938 al 1939 sono stati pubblicati in Bruce-Mitford (1974), pp. 141–169.</ref> Pretty portò Brown sul sito e suggerì che iniziasse a scavare il tumulo 1, uno dei più grandi. Poiché il tumulo era stato chiaramente manomesso, dopo essersi consultato con l'Ipswich Museum, Brown decise di scavare invece altri tre tumuli più piccoli, con l'aiuto di tre lavoratori della proprietà. I tre tumuli restituirono tesori interessanti, ma solo in frammenti, in quanto i tumuli erano stati depredati.<ref>Bruce-Mitford (1975), pp. 100–131; Carver (1998), pp. 5–9; Markham, pp. 12–14.</ref>
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