== Descrizione ==
L'aspetto attuale della chiesa è in pieno stile barocco con la facciata in tipica pietra rosa ligure. Presenta una pianta costituita da una sola grande navata che termina con il coro semicircolare. Le pareti sono abbellite da cappelle le quali sono state decorate e coperte da piccole cupole.
Nella chiesa sono presenti diverse opere rilevanti, tra cui <ref name="Touring">Fonte dalla {{cita libro|||Guida d'Italia-Liguria del Touring Club Italiano|2007|Mondadori|Milano}}</ref> :
Nella chiesa sono presenti pregevolissime opere, quadri e dipinti che abbelliscono la struttura.
*una ''Madonna col Bambino e i santi Bernardino e Francesco'' di [[Domenico Piola]], del 1659
Tra le opere<ref name="Touring">Fonte dalla {{cita libro|||Guida d'Italia-Liguria del Touring Club Italiano|2007|Mondadori|Milano}}</ref> una ''Madonna col Bambino e i santi Bernardino e Francesco'' di [[Domenico Piola]], del 1659, nel secondo altare di destra; la tavola ritraente le sante ''Lucia, Caterina e Cecilia col donatore'', del XVI secolo, di scuola pittorica toscana, nel quarto altare; nella cappella del transetto destro un'urna funeraria con le statue della ''Verità'' e del ''Tempo'', del XVII secolo, e una statua in legno della ''Madonna'', forse della scuola di [[Anton Maria Maragliano]]; nella zona del transetto sinistro la tavola della ''Madonna di Maralunga'', del XV secolo, la ''Visitazione'' di [[Giovanni Bernardo Carbone]], del 1647, e ''Sant'Agostino fra Cristo e la Vergine'' di [[Domenico Fiasella]].
*la tavola ritraente le sante ''Lucia, Caterina e Cecilia col donatore'' del XVI secolo
*le statue della ''Verità'' e del ''Tempo'' del XVII secolo
Altre opere d'arte della zona del presbiterio, oltre al pulpito del 1706, sono le tele di ''San Giovanni Battista'' di [[Domenico Bocciardo]], alla parete destra; l<nowiki>'</nowiki>''Assunta, san Gerolamo, re e profeti'' di [[Jan Miel]] del 1657 nella parete sinistra; ''Vergine e santi francescani'' di [[Giovanni Domenico Cappellino]], del 1617; un crocifisso ligneo del XIV secolo e nella zona dell'altare maggiore, sopra al coro in legno di XVIII secolo, una statua di ''San Francesco d'Assisi'' in marmo bianco di Carrara del 1792.
*una statua in legno della ''Madonna'', forse della scuola di [[Anton Maria Maragliano]]
*la ''Visitazione'' di [[Giovanni Bernardo Carbone]] del 1647
*''Sant'Agostino fra Cristo e la Vergine'' di [[Domenico Fiasella]].
<br>La zona del presbiterio è invece decorata da:
*la tela di ''San Giovanni Battista'' di [[Domenico Bocciardo]]
*l''Assunta, san Gerolamo, re e profeti'' di [[Jan Miel]] del 1657
*la ''Vergine e santi francescani'' di [[Giovanni Domenico Cappellino]], del 1617
*una statua di ''San Francesco d'Assisi'' in marmo bianco di Carrara del 1792.
Nella sacrestia il grande [[trittico]] in marmo di Domenico Gar, del 1529, raffiguranti i ''Santi Bernardino, Francesco e Leonardo''; nella lunetta la statua della ''Madonna col Bambino tra i santi Sebastiano e Rocco'' del Maragliano; un pulpito in ardesia, dove la leggenda popolare vuole che abbia predicato il santo [[Bernardino da Siena|Bernardino]]<ref name="Touring"/>, e un lavabo del 1699.
===Madonna di Maralunga===
Tra le molte opere <ref name="opere">{{cita libro|Mara|Borzone|Vedere Lerici:le opere d'arte| |comune di Lerici| |}}</ref> già citatepresenti spicca ''La Madonna di Maralunga''. Si tratta di un dipinto che in un primo tempo apparteneva al santuario di Maralunga poiché la storia racconta che il santuario sorgesse lì dove il quadro fu trasportato dalle onde dopo una burrasca nel 1480. Successivamente la tela venne trasferita nella sua attuale sede una prima volta nel 1799 e poi in maniera definitiva nel 1810. Nel 1854 la tavola venne incorniciata con una stupenda incorniciatura marmorea e posta nella cappella della chiesa dedicata alla Vergine. Nella parte inferiore del dipinto, nascosta dalla cornice, è presente un'iscrizione che dovrebbe attestarne il ritrovamento, tuttavia non tutte le parole sono leggibili,. perciòQuesto nonfatto siinsieme saalla seleggenda credereaumentano alil fortunatomistero ritrovamentolegato cheal laritrovamento tradizionedi raccontaquesto dipinto. Inoltre, anche la comprensione del dipinto appare abbastanza complicata: si tratta di due immagini della Madonna con il Bambino, separate da una colonna che divide le due raffigurazioni. Si pensa che entrambe le immagini siano da ricondurre a qualche forma di culto locale; nell'immagine sulla sinistra il bambino ha in mano un foglio sul quale è incisoscritto "MADRE MIA IO SON CONTENTO PURCHÈ LO PECCATOR SI PENTA" e la stessa frase si trova anche nella Madonna Bianca conservata nella Chiesa di San Pietro a [[Portovenere]]. Anche l'altra immagine potrebbe essere legata ad un culto locale in quanto una raffigurazione simile la si trova nella vicina parrocchia di [[San Terenzo]].
<br> Nonostante tutto laLa Madonna di Maralunga è la patrona di Lerici e i Lericini hanno una grandissima devozione nei sui confronti.
<br>Un'altra opera <ref name="opere"/> di rilevante importanza è ''il Crocifisso'' che si trova a sinistra dell'altare maggiore di cui purtroppo lo scultore è ignoto. Si tratta di un grande crocifisso in legno che è stato dipinto più volte e proprio per questo alcuni aspetti cromatici non sono più ben leggibili, ma sicuramente si tratta di un lavoro fatto con molta cura e maestria tenendo conto che è databile intorno al 400. Il Cristo indossa un perizoma e ha le costole molto evidenziate, ai suoi lati si trovano una statua della Vergine e una statua di Maddalena in marmo, probabilmente proveniente da Carrara. Secondo la tradizione il Crocifisso fu trasportato nella chiesa di San Francesco dalla Chiesa di San Marta nell'antico borgo di Lerici, che purtroppo è stata distrutta e non rimangono tracce se non solo notizie orali.
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