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<br>Nel 1632 questo primo edificio venne demolito per lasciare il posto all'attuale chiesa sempre dedicata a San Francesco. Le ragioni per la quale la chiesa venne demolita non sono del tutto chiare anche perché, dalle fonti a disposizione <ref name="libro"/>, appariva ancora in buone condizioni; forse in seguito all'aumento della popolazione di Lerici si sentiva il bisogno di un edificio più grande per la celebrazione del culto.
<br> Subito dopo la demolizione della vecchia chiesa iniziarono i lavori per la costruzione della nuova, durarono quattro anni. Il 26 luglio 1636 si poterono aprire le porte dell'edificio ai fedeli, anche se i lavori non erano ancora terminati. La chiesa venne poi consacrata il 25 settembre dal Vescovo [[Giovanni Battista Spinola]].
<br> La nuova chiesa è sicuramente più grande e spaziosa rispetto alla precedente. Il soffitto è molto alto e l’interno è formato da una sola navata che poggia su sei pilastri tra i quali sono presenti gli altari minori, in modo da lasciare libera l'entrata. Probabilmente proprio grazie a questo enorme spazio è dovuto il ruolo di chiesa parrocchiale che continua ad avere l'edificio. Sul sagrato della chiesa è presente una colonna crocifera che quasi sicuramente apparteneva alla costruzione precedente, mentre sul lato destro della facciata appare un' [[epigrafe]] che ricorda la consacrazione ufficiale dell’edificio. All’interno, invece, lungo i muri, ci sono delle nicchie nelle quali sono stati costruiti altari settecenteschi in marmo, tipici del tardo [[barocco]] ligure <ref>{{cita web|http://www.culturainliguria.it|Chiesa di San Francesco a Lerici-sito ufficiale della Cultura| |}}
</ref>.
<br> Venne ritagliato anche un grande spazio per il coro della chiesa <ref name="libro"/>. Inizialmente era di forma quadrangolare ma in seguito venne costruito in forma semicircolare con il suo conseguente ingrandimento, reso possibile grazie all’acquisto di una parte del terreno della Confraternita di San Bernardino. Oggi il coro è installato in una doppia fila a semicerchio di grandi stalli in noce scolpita e lavorata in modo pregiato. Venne successivamente posta nella grande nicchia sopra il centro del coro una grande statua di San Francesco in marmo bianco, scolpita a [[Carrara]] e portata a Lerici nel 1797.
<br> Nel corso del tempo la chiesa venne abbellita da varie statue e dipinti. Nel 1810 fu portato nella chiesa il quadro della madonna di Maralunga; nel 1841 venne installato l’organo costruito da Agati di Pistoia; nel 1932 venne decorato e affrescato il soffitto dal pittore Agretti e nel 1962 venne rifatta la facciata esterna in marmo. L'interno conserva tra gli arredi sacri un [[piviale]], dono della famiglia locale Botti<ref name="TurismoSP"/>, e diverse pale d'altare di scuola pittorica genovese<ref name="TurismoSP"/>.
 
== Descrizione ==
L'aspetto attuale della chiesa è in pieno stile barocco con la facciata in tipica pietra rosa ligure. PresentaSicuramente più grande e spaziosa rispetto alla precedente, presenta una pianta costituita da una sola grande navata che terminapoggia consu ilsei coropilastri semicircolaree un soffitto molto alto. Le paretiSul sonosagrato della chiesa è presente una colonna crocifera che quasi sicuramente apparteneva alla costruzione precedente, mentre sul lato destro della facciata appare un' [[epigrafe]] che ricorda la consacrazione ufficiale dell’edificio. All'interno, invece, lungo le parete abbellite da cappelle, leci sono delle nicchie nelle quali sono statestati decoratecostruiti ealtari copertesettecenteschi dain marmo, tipici del tardo [[barocco]] ligure <ref>{{cita web|http://www.culturainliguria.it|Chiesa di San Francesco a Lerici-sito ufficiale della piccoleCultura| cupole|}}</ref>.
 
Nella chiesa sono presenti diverse opere rilevanti, tra cui <ref name="Touring">Fonte dalla {{cita libro|||Guida d'Italia-Liguria del Touring Club Italiano|2007|Mondadori|Milano}}</ref> :
<br> Nel corso del tempo la chiesa venne abbellita da varie statue e dipinti. Nel 1810 fu portato nella chiesa il quadro della madonna di Maralunga; nel 1841 venne installato l’organo costruito da Agati di Pistoia; nel 1932 venne decorato e affrescato il soffitto dal pittore Agretti e nel 1962 venne rifatta la facciata esterna in marmo. L'interno conserva tra gli arredi sacri un [[piviale]], dono della famiglia locale Botti<ref name="TurismoSP"/>, e diverse pale d'altare di scuola pittorica genovese<ref name="TurismoSP"/>.
Nella chiesaOggi sono presenti diverse opere rilevanti, tra cui <ref name="Touring">Fonte dalla {{cita libro|||Guida d'Italia-Liguria del Touring Club Italiano|2007|Mondadori|Milano}}</ref> :
*una ''Madonna col Bambino e i santi Bernardino e Francesco'' di [[Domenico Piola]], del 1659
*la tavola ritraente le sante ''Lucia, Caterina e Cecilia col donatore'' del XVI secolo
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<br>Un'altra opera <ref name="opere"/> di rilevante importanza è ''il Crocifisso'' quattrocentesco di autore ignoto che si trova a sinistra dell'altare maggiore. Si tratta di un grande crocifisso in legno che è stato dipinto più volte e proprio per questo alcuni aspetti cromatici non sono più ben leggibili, ma sicuramente si tratta di un lavoro fatto con molta cura e maestria. Il Cristo indossa un perizoma e ha le costole molto evidenziate; ai suoi lati si trovano una statua della Vergine e una statua di Maddalena in marmo, probabilmente proveniente da Carrara. Secondo la tradizione il Crocifisso fu trasportato nella chiesa di San Francesco dalla distrutta Chiesa di San Marta nell'antico borgo di Lerici.
 
<br> Venne ritagliato anche un grande spazio per il coro della chiesa <ref name="libro"/>. Inizialmente era di forma quadrangolare ma in seguito venne costruito in forma semicircolare con il suo conseguente ingrandimento, reso possibile grazie all’acquisto di una parte del terreno della Confraternita di San Bernardino. Oggi il coro è installato in una doppia fila a semicerchio di grandi stalli in noce scolpita e lavorata in modo pregiato. Venne successivamente posta nella grande nicchia sopra il centro del coro una grande statua di San Francesco in marmo bianco, scolpita a [[Carrara]] e portata a Lerici nel 1797.
<br> La chiesa è stata abbellita anche con la costruzione di un organo a canne <ref name="opere"/> con 52 tasti e una pedaliera a 27 pedali. Lo strumento e la cassa sono verniciati con fregi.
<br> Sopra l'organo si trova un quadro proveniente dalla chiesa di Maralunga che raffigura due commercianti che seguono un dipinto che rappresenta la Madonna portato in volo da due angeli.