Cinema muto: differenze tra le versioni
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L'idea di combinare [[immagine]] e [[suono]], per la verità, è vecchia quasi quanto il [[cinema]] stesso, ma bisognerà attendere fino alla fine degli [[Anni 1920|anni Venti]], il [[1927]] per l'esattezza, perché venisse distribuito il primo film sonoro, ''[[Il cantante di jazz (film 1927)|Il cantante di jazz]]''.
Tra gli storici e gli [[Storia del cinema|studiosi della settima arte]], il periodo precedente l'avvento del sonoro nel [[cinema]], è indicato come la ''silent era''. In questo lasso di tempo la cinematografia fu comunque in grado di raggiungere alti livelli qualitativi, tanto che bisognerà attendere qualche anno dall'introduzione della nuova tecnica perché si eguagliasse,
In realtà i [[film]] non erano del tutto "muti", quantomeno la fruizione: era infatti costume, dal grande [[teatro]] di città a quello di periferia, accompagnare le proiezioni con [[musica]] dal vivo, che fungeva da colonna sonora, eseguita solitamente da un pianista o organista, o addirittura da un'orchestra per i teatri che se lo potevano permettere. Il teatro fu il luogo deputato alla proiezione del film muto, non necessitando altro che un semplice schermo piuttosto che di apparecchiature tecnologiche. Era usanza accompagnare la proiezione con spiegazione chiarificatrici delle scene proiettate, lettura delle didascalie da parte di un ''commentatore'', aggiungere commenti scritti. Da subito fu però evidente quanto la musica fosse componente essenziale dell'immagine, rafforzandone, anticipandone, predisponendo emozionalmente lo spettatore alla scena proiettata.
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