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Giacomo impersona quindi un poliziotto che fa irruzione nella casa di Caterina dicendole che l'assegno bancario della sua pensione mensile che lei ha appena ritirato sarebbe falso, e vorrebbe ritirarglielo per farlo sostituire con quello vero. La donna non è convinta, allora Giacomo contatta Aldo, nelle vesti del questore, che inizialmente crede di essere stato chiamato da un vero poliziotto a causa della truffa in atto e si impaurisce; successivamente Aldo parla con Caterina e i due capiscono di essere parenti per essersi riconosciuti zia e nipote, in quanto l'assegno è intestato al defunto marito di Caterina, descritto come il ''Mago G'' degli spot pubblicitari della [[Galbusera]], di cui Aldo è il nipote. La situazione si ribalta: Aldo urla a Caterina di correre ai ripari in quanto quello che ha in casa è un malvivente, quindi la donna spara ancora a Giacomo col fucile, colpendolo in pieno.
 
===La motoVespa===
Aldo, fingendosi appassionato di vecchie moto, tenta di rubare un ciclomotore (un [[Piaggio Vespa|Vespino]] del [[1956]]) di proprietà di Giovanni, che subito se ne accorge, apparendo dalla finestra di casa. Mentre i due stanno discutendo, arriva un vigile (Giacomo) a richiamarli dicendogli di abbassare le voci. Giovanni prova a denunciare il tentativo di furto, ma nel farlo finisce per discriminare Aldo in modo [[Razzismo|razzista]], deridendolo per il suo essere [[sicilia]]no di [[Gela]]. Casualmente, però, anche la madre del vigile si scopre essere di Gela. Il responsabile dell'ordine, offeso, ribalta quindi la situazione e multa Giovanni per il parcheggio del ciclomotore in sosta vietata e per due aggravanti fatti notare da Aldo, cioè il fanale rotto e la targa infangata e illeggibile.