Roy Jenkins: differenze tra le versioni

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Nel 1967 Jenkins subentrò a [[James Callaghan]] come [[Cancelliere dello Scacchiere]]. Si guadagnò una reputazione positiva per le politiche di rigore fiscale che seppe realizzare. Nel 1969 il Regno Unito raggiunse un surplus nella bilancia commerciale, grazie alla crescita delle esportazioni e il calo dei consumi complessivi, e le entrate statali giunsero a superare le spese. Nonostante questi dati positivi, Jenkins mantenne una politica fiscale cauta, guadagnandosi l'apprezzamento di vari osservatori<ref name="Marr"/>. Anche [[Margaret Thatcher]] espresse apprezzamento per il rigore fiscale di Jenkins<ref>''The Path To Power'' (Londra, 1995).</ref>. Tuttavia, si ritiene generalmente che le scelte di Jenkins contribuirono alla sconfitta dei [[Partito Laburista (Regno Unito)|laburisti]] alle [[Elezioni generali nel Regno Unito del 1970|elezioni generali del 1970]].
 
Dopo la sconfitta elettorale del 1970 Jenkins venne nominato [[GovernoCancelliere ombra|Cancelliere dello scacchiere ombraScacchiere]] e poco dopo vice leader del [[Partito Laburista (Regno Unito)|partito laburista]]. Tuttavia nell'aprile 1972 Jenkins si dimise da entrambi gli incarichi, in polemica con la linea del partito sull'ingresso del [[Regno Unito]] nelle [[Comunità europee]]. Nel 1971 Jenkins aveva guidato i 69 parlamentari laburisti che avevano sostenuto la scelta del governo conservatore di procedere verso l'ingresso nelle Comunità europee, mentre la linea del [[Partito Laburista (Regno Unito)|partito laburista]] prevedeva la richiesta di un referendum sull'argomento. Jenkins venne anche criticato all'interno del suo partito per il suo stile di vita ritenuto sostenuto e mondano.
 
Nel maggio 1973 Jenkins tornò a fare parte del [[governo ombra]] come segretario degli interni ombra. Dopo la vittoria dei [[Partito Laburista (Regno Unito)|laburisti]] alle [[Elezioni generali nel Regno Unito del febbraio 1974|elezioni generali del 1974]], venne nominato nuovamente segretario degli interni, incarico che ricoprì fino al 1976. In questo periodo Jenkins promosse la controversa legge per la prevenzione del terrorismo, che estendeva il limite temporale per la [[Misure cautelari personali coercitive#Custodia cautelare in carcere|custodia cautelare]] dei sospettati e che provocò dissensi con l'ala sinistra del partito.