Combattimento aereo: differenze tra le versioni

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Boelcke incluse nelle sue leggi elementi come il vantaggio di quota, la presenza del sole alle spalle e il fattore sorpresa da impiegare come tattiche per ottenere una posizione di vantaggio sull'avversario. Tra le sue regole vi erano anche le caratteristiche di comportamento che dovevano avere i piloti da caccia per i quali veniva consigliata aggressività e attitudine a prendere l'iniziativa. Boelcke criticava severamente la "sportività" e il comportamento cavalleresco che caratterizzava molti piloti dell'epoca, la maggior parte dei quali, per esempio preferiva non inseguire un aereo danneggiato o fuori controllo. Secondo il cacciatore tedesco invece, il pilota da caccia doveva sempre impegnarsi per ottenere l'abbattimento del nemico a meno di non mettere in pericolo il proprio aereo in modo significativo. Sebbene la maggior parte di queste leggi non erano nuove o rivoluzionarie, la loro semplice scrittura funzionò da guida per i piloti inesperti, che in precedenza dovevano imparare tutto da soli, fortemente influenzando le probabilità di sopravvivenza e di riuscire in abbattimenti di nemici. Le leggi di Boelcke cambiarono il modo di pensare nelle battaglie aeree e molti dei principi sono applicabili tuttora nel XXI secolo.
 
L'innovazione tecnologica durante il primo conflitto mondiale e le teorie di piloti all'avanguardia come Oswald Boelcke e [[Max Immelmann]], portarono all'impiego in combattimento delle formazioni aeree. Volando in formazione, si permetteva ai piloti di sfruttare il vantaggio numerico e di difendersi a vicenda. La [[Luftstreitkräfte]] tedesca, in inferiorità numerica per tutta la guerra, fu la prima ad applicare la teoria della battaglia aerea in formazione e mise a punto tattiche finalizzate a raggiungere una superiorità numerica locale. Gli oppositori risposero a loro volta assemblando grandi formazioni di aerei, arrivando ad entrare in battaglia contro i rivali tedeschi con schieramenti spesso di 50 aerei circa per parte.<ref>{{Cita libro | cognome = Shaw | nome = Robert L. | titolo = Fighter combat : tactics and maneuverin | anno = 1987 | url = https://archive.org/details/fightercombattac00shaw | data = 1985 | editore = Naval Institute Press | città = Annapolis, Md. | isbn = 0-87021-059-9 | pagine = 267 }}</ref> Queste battaglie venivano soprannominate dagli inglesi ''furball'' (palle di pelo), a causa delle tante traiettorie di volo che si intersecavano e avvolgevano tra di loro in cielo. Con il procedere della guerra, anche altre nazioni svilupparono una dottrina della battaglia aerea, man mano che la ricognizione si comprese diveniva sempre più collegata alla intercettazione aerea e l'importanza di entrambe aumentava progressivamente.
 
== Periodo tra le guerre mondiali ==