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== Storia del progetto ==
Alla ricerca di un velivolo da destinare al ruolo di caccia di scorta per i nuovi [[bombardiere|bombardieri]] [[Petlyakov Pe-8]], il [[Commissariati del popolo dell'Unione Sovietica|Commissariato del popolo per l'industria aeronautica]] <ref group=N>Dal russo «Народный Комиссариат Авиационной Промышленности» («НКАП») traslitterato «Narodnyj Komissariat Aviacionnoj Promyšlennosti» («NKAP»)</ref> il 7 ottobre del 1940 diede incarico all’OKB MiG di realizzare il progetto del DIS-200; i relativi disegni ed un modello avrebbero dovuto essere presentati il 12 novembre successivo<ref name=GoDe107>{{Cita|Gordon e Dexter, 2003|p. 107}}.</ref>.
 
Il progetto sarebbe stato in competizione con quelli degli analoghi [[Tairov Ta-3]], [[Polikarpov TIS]] e [[Grushin Gr-1]]<ref name=GoDe109>{{Cita|Gordon e Dexter, 2003|p. 109}}.</ref>; l’aereo avrebbe dovuto possedere capacità secondarie di operare come bombardiere, [[aerosilurante|silurante]] e [[Aereo da ricognizione|ricognitore]]<ref name=GuGo26>{{Cita|Gunston e Gordon, 1998|p. 26}}.</ref>.
 
Il giorno 25 novembre il progetto del DIS-200 fu accettato dal governo sovietico e incluso nel piano di sviluppo degli aerei sperimentali per l’anno successivo; seguì l’ordine per la realizzazione di tre prototipi da equipaggiare con motori [[Mikulin AM-37]] (all’epoca in corso di sviluppo), che avrebbero dovuto essere pronti per le prove di accettazione rispettivamente il 1° agosto, il 1° settembre ed il 1° novembre del 1941<ref name=GoDe107/>.
 
Il primo volo del DIS-200 ebbe luogo nella primavera del 1941 (secondo alcuni il 19 maggio<ref name=BuMi44>{{Cita|Butowski e Miller, 1991|p. 44}}.</ref><ref name=GuGo29>{{Cita|Gunston e Gordon, 1998|p. 29}}.</ref>, altri riportano l’11 giugno<ref name=GoDe107/>) e nel mese di luglio il primo prototipo iniziò le prove in fabbrica. I primi esiti furono deludenti poiché, dotato di eliche tripala, l’aereo risultò più lento di oltre {{M|100|ul=km/h}} rispetto ai {{M|660|u=km/h}} previsti nei calcoli progettuali<ref name=GoDe107/>. La sostituzione delle eliche con altre di tipo qudaripala e la rivisitazione della disposizione delle condotte di alimentazione e scarico dei motori comportò miglioramenti solo parziali della prestazione velocistica, che si attestò a {{M|610|u=km/h}}<ref name=GoDe107/>.
 
Già il mese precedente, però, lo NKAP aveva ordinato l’interruzione dello sviluppo del motore AM-37, il cui posto nelle linee di montaggio fu assegnato all’[[Shvetsov ASh-82|M-82]]<ref name=GoDe109/>; a tutti gli uffici di progettazione fu quindi data disposizione di prevedere l’utilizzo di questo nuovo propulsore nei propri piani di lavoro.
 
L’OKB 155 si attivò quindi per adattare il secondo prototipo all’impiego del [[motore radiale]] M-82; ulteriori modifiche riguardarono l’introduzione di un [[aerofreno]] nel cono di coda della [[fusoliera]] e di un diverso armamento<ref name=GoDe109/>. Per questo secondo prototipo, che in seno all’OKB fu identificato come "Tipo IT", l’inizio delle prove fu programmato per il 25 di settembre del 1941<ref name=GoDe109/>.
 
L’invasione del territorio sovietico da parte delle truppe tedesche nel giugno del 1941 influì pesantemente sullo sviluppo del DIS-200 poiché l’avvicinarsi della linea del fronte alla città di [[Mosca (Russia)|Mosca]], nel mese di ottobre del 1941, fece scattare la decisione di evacuare la fabbrica di produzione nella città di [[Kazan']] mentre l’OKB di Mikojan e Gurevič fu trasferito a [[Kujbyšev (Oblast' di Novosibirsk)| Kujbyšev]]<ref name=GoDe109/>. Secondo alcuni, il primo del DIS-200 risultò anche danneggiato nel corso delle operazioni di evacuazione<ref name=BuMi44/>.
 
Sulle sorti del secondo prototipo ("IT"), le fonti espongono indicazioni estremamente divergenti: secondo alcuni il suo primo volo ebbe luogo il 28 gennaio del 1943 e, anche in questo caso, con risultati non corrispondenti alle aspettative<ref name=GoDe109/>, mentre altri riportano che il velivo non sia mai sato portato in volo<ref name=BuMi44/>; malgrado siano pubblicate foto del modello<ref name=BuMi46>{{Cita|Butowski e Miller, 1991|p. 46}}.</ref>, una delle fonti riferisce la possibilità che l’aereo non sia mai stato nemmeno completato<ref name=GuGo29>{{Cita|Gunston e Gordon, 1998|p. 29}}.</ref>.
 
L’esito delle prove condusse in ogni caso alla decisione di posporre l’inizio della produzione in serie del velivolo che, di contro, doveva essere sottoposto ad una revisione progettuale destinata a migliorarne le prestazioni originarie<ref name=GoDe109/>; nel maggio del 1943 una nuova disposizione dello NKAP pose fine al progetto del DIS-200 che fu abbandonato analogamente a quelli dei modelli concorrenti: nessuno degli aerei era risultato particolaremente interessante e si preferì adattare al ruolo l’esistente [[Petlyakov Pe-2#Versioni|Petlyakov Pe-3]] piuttosto che dedicare ulteriori risorse a progetti che avrebbero richiesto tempi più lunghi per il loro avvio alla fase di produzione<ref name=GoDe109/>.
 
== Tecnica ==
=== Cellula ===
Il DIS-200 era un aereo bimotore, monoplano ad ala bassa realizzato con struttura mista in legno e metallo, progettato con particolare attenzione al fine di rendere più agevole il processo di assemblaggio per la produzione in serie di massa<ref name=GoDe107/>.
 
La fusoliera era realizzata in tre diverse sezioni: la parte frontale era in [[duralluminio]], quella centrale era una [[scocca|monoscocca]] in legno con rivestimento [[impiallacciatura|impiallacciato]], mentre la sezione posteriore era in tubi d'[[acciaio]] con rivestimento in pannelli di duralluminio<ref name=GoDe107/>. La sezione anteriore, imbullonata sia al [[longherone (aeronautica)|longherone]] anteriore dell'ala che al primo elemento del telaio della sezione centrale dell'ala, era basata su tre robuste travi che, insieme alle loro traverse, formavano il pavimento della cabina di pilotaggio e supportavano anche il carico offensivo<ref name=GoDe107/>.
 
La fusoliera alloggiava anche due [[Serbatoio autosigillante|serbatoi autostagnanti]] che, unitamente ad altri quattro disposti all'interno dello spessore alare, contenevano complessivamente un totale di {{M|2709|ul=L}} di carburante<ref name=GuGo28>{{Cita|Gunston e Gordon, 1998|p. 28}}.</ref>.
 
Grande attenzione venne data alla visuale del pilota: l'estremità del cono di prua della fusoliera era completamente vetrato così come la [[cabina di pilotaggio]] aveva [[Cupolino (aeronautica)|cupolino]] completamente privo di strutture di sostegno; questo si apriva scorrendo verso il posteriore e poteva essere sganciato in volo in condizioni d'emergenza<ref name=GoDe107/>.
 
Le ali avevano struttura a doppio longherone e dal punto di vista strutturale la parte centrale era metallica mentre la sezione esterna lignea; questa seconda sezione dell'ala presentava inoltre [[Diedro (aeronautica)|angolo di diedro]] positivo pari a 7,5°<ref name=GuGo27>{{Cita|Gunston e Gordon, 1998|p. 27}}.</ref>. I ''[[alettone (aeronautica)|flap]]'' erano ricoperti in tela e gli [[ipersostentatore|ipersostentatori]] erano in legno impiallacciato. Sul bordo d'entrata delle semiali erano presenti ''slat'' che ne ricoprivano due terzi dell'apertura complessiva. L'impennaggio era monoplano con doppio piano verticale; la struttura era realizzata in legno impiallacciato mentre le superfici di controllo erano metalliche e ricoperte in tela<ref name=GuGo27/>.
 
Il [[carrello d'atterraggio]] era di tipo classico, retrattile: le gambe anteriori si ritraevano all'indietro, alloggiando nella parte posteriore delle [[gondola (aviazione)|gondole]] dei motori mentre il ruotino posteriore si ritraeva all'interno del cono della fusoliera<ref name=GoDe107/>.
 
=== Motore ===
Il DIS-200 era equipaggiato con due motori V12 Mikulin AM-37 raffreddati a liquido e dotati di [[compressore]], accreditati della [[potenza (fisica)|potenza]] di {{converti|1450|CV|kW|lk=on|abbr=on|0}}, dotati di [[compressore]]<ref name=GoDe109/>; il radiatore era installato nella parte posteriore della gondola e veniva raffreddato tramite [[presa d'aria|prese d'aria]] disposte su entrambi i lati<ref name=GoDe109/>.
 
Alcune delle fonti reperite indicano che l'iniziale intendimento dei progettisti era di utilizzare i [[Motore Diesel|motori Diesel]] [[Charomskiy ACh-30]] al fine di garantire all'aereo la maggiore autonomia possibile, ma i ritardi nello sviluppo dell'unità motrice portarono al loro accantonamento<ref name=GoDe109/><ref name=GuGo26/>.
 
In ogni caso anche lo sviluppo dell'AM-37, già sospeso nella primavera del 1941, fu definitivamente abbandonato dopo l'evacuazione delle industrie meccaniche avvenuto l'autunno successivo; il secondo prototipo del DIS-200 fu quindi equipaggiato con il motore radiale Shvetsov ASh-82, radiale a quattordici cilindri (su doppia stella) in grado di sviluppare {{converti|1700|CV|kW|lk=off|abbr=on|0}} di potenza.
 
=== Sistemi e impianti ===
=== Armamento / Sistemi d'arma ===
Per quanto non sia chiaro se i due prototipi di quello che avrebbe dovuto essere il MiG-5 abbiano mai volato dotati di nessun tipo di armamento, i rispettivi disegni e dati progettuali riportano le dotazioni rispettivamente previste: il primo esemplare avrebbe dovuto montare un cannone [[Volkov-Yartsev VYa-23]] in un [[Pod (aeronautica)|pod]] amovibile, disposto nella parte inferiore del muso e sei mitragliatrici (due [[Berezin UB|Berezin UBS]] [[calibro (armi)|calibro]] 12,7&nbsp;mm e quattro [[ShKAS]] calibro 7,62&nbsp;mm) disposte nelle ali (sulla posizione esatta le fonti non concordano, tanto che è possibile leggere che fossero piazzate nella sezione centrale<ref name=GoDe109/> oppure alle radici<ref name=GuGo28/>).
 
Sul secondo prototipo i dati reperiti presentano ancora una volta elementi differenti: da un lato<ref name=GuGo29/> viene indicato che il progetto prevedesse un singolo cannone VYa-23 ma che da alcune foto risulti la presenza di due cannoni MP-6<ref group=N>Il cannone MP-6 fu un progetto di Âkov Grigor’evič Taubin, mai giunto alla produzione in serie anche a seguito della morte del suo progettista, giustiziato nell'ottobre del 1941 per tradimento.</ref> nelle radici delle ali; dall'altro<ref name=GoDe109/> si riporta la presenza di due cannoni VYa-23 in un pod sotto il muso dell'aereo e di quattro mitragliatrici Berezin nella sezione centrale delle ali.
 
=== Passeggeri ===