Complesso Boldini: differenze tra le versioni

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L'architettura segue lo stile [[Razionalismo italiano|razionalista]], molto utilizzato all'epoca nonché la corrente artistica maggiormente adottata per la costruzione di architetture moderne. Il complesso Boldini rientra nelle opere [[XX secolo|novecentesche]] realizzate da Carlo Savonuzzi che le si fanno riunire sotto la denominazione di [[Addizione Novecentista]] voluta dal Comune di Ferrara per dare risalto ad alcune parti della città da tempo bisognose di un recupero. L'intera area, il ''Quadrivio del Novecento'', venne riedificata con particolare equilibrio ed inserita nel tessuto urbano con grande rispetto formale.<ref name=CarloBassi/>
 
Il complesso Boldini è costituito da un unico corpo principale al quale si accede tramite un piccolo cortile giardino circondato da alte mura in [[cemento]] dipinte di [[arancione]]. Al suo interno trovano spazio numerosi ambienti destinati ad utilizzo pubblico come iniziative culturali, manifestazioni, proiezioni e convegni. La costruzione sorge sui resti delle grotte del Boldini ovvero le antiche cantine [[XV secolo|quattrocentesche]] con [[Volta a crociera|volte a crociera]] facenti parte dell'ex ospedale e utilizzate in seguito alla trasformazione architettonica come aree espositive. La sala al primo piano svolge la funzione di teatro e di cinema [[cinema]] che nel tempo si è caratterizzato per la [[Cinema d'essai|programmazione d'essai]]. [[Internazionale a Ferrara]] ha utilizzato questo spazio per alcune sue iniziative.<ref>{{Cita|InternazionaleFerrara}}.</ref>
 
==Note==