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|sito= www.royalcanin.com
}}
 
{{Template:Comune
|nomeComune = Terracina
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|anno = ISTAT 2001
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|frazioni = Borgo Hermada, Frasso, La Fiora<!-- elenco delle frazioni, separate da virgola e spazio - senza ritorni a capo -->
|comuniLimitrofi = [[Fondi]], [[Monte San Biagio]], [[Pontinia]], [[Sabaudia]], [[San Felice Circeo]], [[Sonnino]]
|cap = 04019
|prefisso = 0773
|istat = 059032
|fiscale = L120
|nomeAbitanti = Terracinesi
|patrono = [[San Cesareo]]
|festivo = prima domenica di novembre
|sito = http://www.comune.terracina.lt.it/
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
 
'''Terracina''' è un [[comune]] di 42475 abitanti in [[provincia di Latina]]. Conserva numerosi monumenti del suo passato romano e medioevale ed è una frequentata località balneare.
 
==Geografia==
[[Immagine:TerracinaPanorama.jpg|thumb|left|250px|Panorama della città verso il [[Circeo]] e la [[Agro pontino|pianura pontina]].]]
La città è situata al bordo meridionale della [[agro pontino|pianura pontina]], alla foce del fiume [[Amaseno]], sulla costa [[mar Tirreno|tirrenica]] ([[golfo di Gaeta]]); si sviluppa da una propaggine del [[Monte Giove|Monte Sant'Angelo]] ([[Monti Ausoni]]), dove giace il centro storico, fino al lungomare Circe. La rupe di ''Pisco Montano'' segna nettamente il confine meridionale del centro abitato; a sud si apre la pianura di [[Fondi]], a nord l'urbanizzazione degrada progressivamente verso la campagna aperta e i borghi rurali.
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Terracina}}
I ritrovamenti più antichi nel territorio si riferiscono a materiali [[Preistoria|preistorici]] rinvenuti nella Caverna della Catena al Pisco Montano.
 
Secondo una leggenda erudita, riportata da [[Dionigi di Alicarnasso]] la città sarebbe stata fondata da profughi di [[Sparta]]. Nei racconti [[mitologia|mitologici]] fu identificata con il paese dei [[Lestrigoni]] o con la sede della maga [[Circe]] ([[Odissea]]).
 
La città fu probabilmente in origine un centro [[Ausoni|ausonio]], sorto su due modeste alture sotto il monte Sant'Angelo: su quella più elevata (colle di San Francesco) ebbe sede l'[[acropoli]]. La città ebbe il nome di ''Tarracina'', di presumibile origine pre-[[Indoeuropeo|indoeuropea]] e secondo alcuni collegato al vocabolo [[Lingua etrusca|etrusco]] ''Tarchna'', dal quale deriva anche il nome dei [[re di Roma]] [[Tarquinio Prisco]] e [[Tarquinio il Superbo]].
 
===Terracina romana===
Sembra che la città sia presto entrata nell'orbita [[Romani|romana]], forse già nel [[VI secolo a.C.]]: viene infatti menzionata nel [[Trattati Roma-Cartagine|primo trattato tra Roma e Cartagine]], riportato da [[Polibio]]. Alla fine dello stesso secolo fu tuttavia occupata dai [[Volsci]], che le diedero il nome di ''Anxur'', come riporta [[Gaio Plinio Secondo|Plinio]]. Riconquistata dai Romani nel [[406 a.C.]] vi fu dedotta nel [[329 a.C.]] la [[colonia romana]], che inizialmente prese il nome di "''Colonia Anxurna''". Ai Volsci o ai Romani potrebbero riferirsi resti di mura di fortificazione in [[opera poligonale]]. Secondo alcuni nel [[316 a.C.]] si svolse nei pressi della città la [[battaglia di Lautulae]], nell'ambito della [[seconda guerra sannitica]].
 
[[Immagine:TerracinaForoEmilianoViaAppia.jpg|thumb|left|250px|Il lastricato della via Appia nel centro della città romana (Foro Emiliano)]]
 
Nel [[312 a.C.]] vi passò la [[via Appia]], che collegava Roma con [[Capua]] e la città crebbe di importanza, cominciando ad espandersi nella pianura, in collegamento con lo sfruttamento [[agricoltura|agricolo]] del territorio, mentre la città più antica venne progressivamente trasformandosi in zona monumentale. Importanti trasformazioni urbane avvennero sotto [[Lucio Cornelio Silla]] (inizi del [[I secolo a.C.]]), al quale si devono la costruzione del [[Teatro (architettura)|teatro]] e la ricostruzione in forme scenografiche del tempio di Giove Anxur sulla cima del monte Sant'Angelo. A quest'epoca si devono anche altre costruzioni in [[opera incerta]].
 
Tra la fine del I secolo a.C. e gli inizi del [[I secolo]] d.C. si ebbe la ricostruzione del "Foro Emiliano", che fu pavimentato da un magistrato locale della [[gens Aemilia|famiglia degli ''Aemilii'']] e dotato di portici e di nuovi edifici civili e religiosi. All'epoca di [[Traiano]] si deve il taglio del Pisco Montano per un altezza di 128 [[Piede romano|piedi romani]] (37,88 m), che permise il nuovo tracciato della via Appia, e la ricostruzione del porto.
 
Agli inizi del [[V secolo]] l'ultimo intervento cittadino riguarda l'erezione di una nuova cinta di mura che racchiuse anche parte della città bassa.
 
===Terracina medioevale e moderna===
La via Appia venne ancora rimessa in funzione sotto [[Teodorico il Grande|Teodorico]], che intraprese anche a questo scopo una bonifica delle paludi pontine, riformatesi in seguito alla mancanza di manutenzione delle canalizzazioni romane.
 
In epoca [[Impero bizantino|bizantina]] fu un'importante piazzaforte militare e lo storico [[Procopio]] riferisce la buona conservazione della strada ancora nel [[VI secolo]].
 
Nell'[[VIII secolo|VIII]] e [[IX secolo]] fece parte del nascente [[Stato pontificio]] e fu interessata dalla fondazione di alcune chiese urbane e di monasteri e santuari dei martiri fuori della città. Le milizie di [[papa Adriano I]] nel [[778]] respinsero il tentativo di occupare la città condotto dalla bizantina [[Gaeta]] alleata al [[Longobardi|longobardo]] [[ducato di Benevento]].
 
[[Immagine:TerracinaDuomo.jpg|thumb|right|250px|Il duomo nella città alta]]
 
Alla fine del [[X secolo]] [[papa Silvestro II]] concesse la città in [[Feudalesimo|feudo]] a Dauferio, conte di [[Minturno|Traetto]]. Nel [[1074]] venne solennemente consacrata la cattedrale dal [[vescovo]] Ambrosio e qui ebbe luogo nel [[1088]] l'elezione di [[papa Urbano II]]. La città fu interessata dalle lotte tra le grandi famiglie romane: i [[Crescenzi]] eressero un castello nella parte alta, poi conquistato dai [[Frangipane]] nel [[1153]]. Questi furono poi cacciati poi a loro volta nel [[1202]] da un insurrezione popolare: il castello fu distrutto e fu istituito il [[Comune (storia)|comune]]. Dopo un periodo turbolento, nel [[1295]] fu eletto [[podestà]] [[papa Bonifacio VIII]], che riportò l'ordine e risanò le finanze cittadine.
 
La città era cresciuta con borghi murati fuori delle mura più antiche, in corrispondenza delle porte principali e fino alla città bassa. A quest'epoca risale il rifacimento della cattedrale e l'erezione delle case-torri dei privati cittadini. La città fu dotata di edifici pubblici e l'ordinamento cittadino si basò sull'urbanistica romana e non più sulla divisione in parrocchie.
 
[[Immagine:TerracinaPortoCanale.jpg|thumb|right|250px|Il porto canale oggi, visto dal tempio di Giove Anxur]]
 
Durante il soggiorno dei papi ad [[Avignone]], nel [[XIV secolo]] il Comune si oppose ai [[Caetani]] di [[Fondi]], che giunsero ad occupare il monte Sant'Angelo nel [[1346]] e ne furono cacciati per intervento della flotta [[Genova|genovese]]. Nel [[XV secolo]] la città fece parte dei domini dei [[Regno di Napoli|re di Napoli]] [[Ladislao I d'Angiò|Ladislao I]] e [[Giovanna II d'Angiò|Giovanna II]], ma al ritorno di [[papa Martino V]] nella sede papale di Roma fu restituita al pontefice nel [[1420]].Terracina fu rioccupata dal re di Napoli [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso I]] nel [[1435]]. Le lotte tra le fazioni favorevoli al papa, agli aragonesi e ai francesi provocarono la decadenza della città e la fine dell'autonomia comunale: la città venne pacificata nel [[1499]] dall'intervento di [[papa Alessandro VI]].
 
Nel [[XVI secolo]] la [[malaria]] provocò una continua diminuzione della popolazione (nel [[1572]] si era ridotta a circa 150 abitanti). Il ripopolamento fu favorito nel [[XVII secolo]] dai pontefici con la distribuzione gratuita delle terre e le esenzioni fiscali e nuove famiglie abbienti restaurano e ricostruiscono le case signorili; si edificano o si restaurano le chiese.
 
Con [[papa Pio VI]] dal [[1785]] si intraprese la bonifica delle paludi e la città si sviluppò nella piana, presso l'antico porto romano con il nuovo Borgo Pio. L'occupazione [[Francia|francese]] fu ostacolata dalla ribellione della popolazione nel [[1798]], duramente repressa. Nel [[1818]] [[papa Pio VII]] firmò con [[Ferdinando I delle Due Sicilie]] il concordato che sanciva i rapporti con il [[Regno delle Due Sicilie]] e sotto [[papa Gregorio XVI]] si ebbero i lavori di costruzione del nuovo porto canale. Il 14 settembre [[1870]] la città fu annessa al [[Regno d'Italia]].
 
==Monumenti==
 
La città è tradizionalmente suddivisa in una città alta, l'antico centro cittadino e l'acropoli, sviluppatasi ulteriormente in epoca medioevale, e in una città bassa, frutto di una prima espansione in epoca romana, lungo la strada verso il porto, e di una seconda avvenuta principalmente del [[XIX secolo|XIX]] e [[XX secolo]], in seguito alla intrapresa bonifica delle paludi pontine da parte di [[papa Pio VI]] e della creazione del Borgo Pio.
 
Fuori dalla città, sulla cima del monte Sant'Angelo, si trova l'antico [[Tempio di Giove Anxur|santuario di Giove Anxur]].
 
Nei dintorni il [[Parco Nazionale del Circeo]] è situato a pochi chilometri dalla città.
 
===Città alta===
 
[[Immagine:TerracinaCapitolium.jpg|thumb|right|250px|Il ''Capitolium'' romano]]
 
====Complesso Monumentale del Foro Emiliano====
La parte alta della città si imposta intorno alla piazza centrale, l'antico '''Foro Emiliano''', centro cittadino dell'epoca romana, conservatosi nei secoli e sede della cattedrale di San Cesareo e del Municipio (piazza del Municipio).
 
L'antico Foro romano era attraversato lungo il lato settentrionale dalla [[via Appia]], di cui è stato ripristinato il lastricato e il marciapiede, con canale di scolo: la via era in origine separata dall'area forense per mezzo di una serie di pilastrini. La piazza conserva tuttora l'antica pavimentazione in lastre di [[calcare]] (fine del [[I secolo a.C.]] - inizi del [[I secolo|I d.C.]]), sulla quale si conserva l'iscrizione in lettere di [[bronzo]] del magistrato locale che ne ordinò la realizzazione (''Aulus Aemilius'').
[[Immagine:TerracinaTeatroRomano.jpg|thumb|left|250px|I resti del teatro romano (parte della cavea con sedili e parte della scena)]]
Ai lati del Foro sorgevano i principali edifici pubblici della città romana. Sul lato orientale sorgeva la [[basilica]], i cui resti furono disegnati da [[Baldassarre Peruzzi]] e in seguito ricoperti dal Palazzo della Bonificazione Pontina, eretto tra il [[1780]] e il [[1785]] e che ha successivamente inglobato anche il palazzo De Vecchis. Sul lato nord i bombardamenti del [[1944]] hanno permesso di rimettere in luce un porticato affacciato sulla via Appia e sopraelevato di tre gradini, con colonne e pavimentazioni in marmo, alle spalle del quale si sono rinvenuti i resti del '''[[Teatro (architettura)#Il teatro nella Roma antica|teatro romano]]''', in parte ancora ricoperti dalle case medioevali, che hanno assunto una caratteristica pianta curvilinea, poggiandosi sopra le sue strutture.
[[Immagine:TerracinaDuomoInternoVolta.jpg|thumb|right|250px|L'interno della cattedrale, con la nuova volta settecentesca]]
Sul lato occidentale sorgeva un grande tempio [[marmo (storia)|marmoreo]] di età [[Impero romano|imperiale]], in seguito inglobato nella cattedrale, che conserva parte dell'alto podio, in cui si aprivano locali per il deposito degli oggetti sacri, oggi trasformati in botteghe. A fianco di questo, verso nord, un secondo tempio più piccolo, identificato nel '''''Capitolium''''' della [[colonia romana]]. Il tempio in origine con quattro colonne in facciata di stile [[Ordine tuscanico|tuscanico]], era infatti dotato di tre celle affiancate, costruite in [[opera reticolata]] in cui si alternano tufelli di tufo giallo e di calcare scuro.
 
====La concattedrale di S. Cesareo====
La '''cattedrale''' che inglobò il tempio maggiore fu costruita e consacrata a [[San Cesareo]] nel [[1074]], mentre ad un rifacimento del [[XII secolo|XII]]-[[XIII secolo]] risalgono il campanile e il portico antistante, con fusti di colonna riutilizzati da più antichi edifici romani e capitelli ionici, basi decorate con leoni e trabeazione, in parte scolpita e con fregio a [[mosaico]] (prima metà del XIII secolo) in [[Cosmati|stile cosmatesco]]. L'interno a tre [[navata|navate]] è suddiviso da colonne ugualmente romane riutilizzate, conserva uno splendido pavimento cosmatesco. Alla stessa epoca si devono il pulpito e il cero pasquale. Agli inizi del [[XVIII secolo]] l'interno ricevette una copertura a volta.
[[Immagine:TerracinaDuomoDecorazione2.jpg|thumb|left|150px|Decorazione cosmatesca (portico della cattedrale)]]
Dal 1986, nel contesto della ristrutturazione delle diocesi d'Italia, la chiesa di S. Cesareo ha assunto il titolo di concattedrale.
 
Sul fianco destro della cattedrale si affaccia sulla piazza anche il '''Palazzo Venditti''', del [[XIII secolo]], originario palazzo civico, che scavalca con un grande [[arco gotico]] la via Appia e conserva una delle trifore originarie. Le forme architettoniche sono quelle proprie dell'architettura [[Cistercensi|cistercense]], adattate ad usi civili. Sul lato meridionale della piazza si eleva alla stessa altezza del campanile la contemporanea '''Torre Frumentaria''' o "Torre dei Rosa" (XII-XIII secolo), che fu probabilmente in possesso di questa famiglia. Tra la torre e la chiesa è il '''Palazzo vescovile''', risalente in origine all'epoca [[Carlo Magno|carolingia]] e ristrutturato in epoca medioevale, nel [[XVII secolo]] dal vescovo Cesare Ventimiglia, e infine nel [[1786]] da [[papa Pio VI]]. L'attuale configurazione nulla conserva di antico, essendo stato quasi completamente ricostruito dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
 
====Chiese e palazzi storici====
Nel centro cittadino si trova anche la '''chiesa di San Giovanni''', che ha trasformato nel [[XVII secolo|Seicento]] la medioevale chiesa dedicata a San Lorenzo, di cui resta solo il campanile. La chiesa si presenta attualmente a navata unica con cappelle laterali, coperta da una volta ribassata e da una cupola a pianta ellittica.
 
La '''chiesa del Purgatorio''' fu costruita entro il [[1780]] al posto dell'antica chiesa di San Nicola. Presenta pianta centrale ed una facciata con alto ordine unico di lesene, sormontato da un timpano mistilineo
 
In posizione dominante sull'abitato si erge il '''[[castello]] dei [[Frangipane]]''', costruito in più fasi successive a partire dalla fine del [[X secolo]] e ingrandito fino al [[XV secolo]]. Gravemente danneggiato dai bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]] conserva solo il maschio centrale, parte più antica, e parte dell'ala sud.
 
Numerosi altre case cittadine risalgono all'epoca medioevale: case-torri fortificate o case gotiche con bifore e a volte scale esterne con ballatoi (profferli), risalenti per la maggior parte al XII-XIII secolo. Altri palazzi sono dovuti alle ristrutturazioni rinscimentali di case medioevali o a nuove costruzioni contemporanee (casa del notaio Nicola Savio del [[1536]], costruita a ridosso delle mura. La rinascita della città nel corso del [[XVIII secolo|XVIII]] e [[XIX secolo]] comportò ristrutturazioni e accorpamenti di gruppi di case medioevali e trasformando gli edifici con un aspetto omogeneo. A questi interventi si accompagnarono nuove edificazioni, sia per case d'affitto destinate ai ceti medi, sia per residenze signorili (palazzo Vitelli, provvisoria residenza papale), sia per strutture pubbliche ("Palazzo della bonificazione pontina" e "Nuova fabbrica dei forni", costruita dal comune nel [[1785]]).
[[Immagine:Heinrich Jäckel Blick auf Terracina.jpg|thumb|Il monastero di San Francesco in un antico dipinto|350px|right]]
Un intervento di particolare importanza si ebbe con la costruzione da parte del nipote del papa, di '''Palazzo Braschi''' ([[1787]]-[[1795]]), destinato a sede papale. Il nuovo palazzo inglobò palazzi più antichi e le rovine della chiesa di Santa Maria in Posterula, e venne collegato nel [[1792]] per mezzo di una rampa (oggi via Posterula) e l'abbattimento di un tratto di mura, sia alla città alta e alla via Appia, sia al nuovo Borgo Pio nella città bassa.
 
Fuori dall'antico centro abitato si trovavano invece alcune altre chiese:
*'''Madonna delle Grazie''', rifatta dal vescovo Cesare Ventimiglia (1615-1645) e precedentemente dedicata a Santa Maria della Basilica Nuova nel [[1163]] da [[papa Alessandro III]] al posto di un altro edificio più antico.
*'''Chiesa dell'Annunziata''', risalente al XIII secolo e danneggiata dai bombardamenti.
*'''Chiesa e convento di San Domenico''', edificato alla metà del XIII secolo. La facciata conserva un [[rosone]] e un portale sormontato da un piccolo [[protiro]].
*'''Chiesa e convento di San Francesco''', fondato secondo la tradizione dallo stesso santo nel [[1222]] (si conserva il piccolo campanile) e gravemente danneggiato dalla guerra, fu adibito ad ospedale tra il [[1874]] e il [[1994]].
 
====Le mura====
Le antiche mure di cinta di epoca [[Volsci|volsca]] e [[Romani|romana]], di cui rimangono visibili solo alcuni tratti, erano state in seguito sormontate dalla nuova fortificazione costruita nel [[V secolo]]. Dopo il loro abbandono, una parte del camminamento di ronda fu trasformata in passeggiata pubblica e circondata da abitazioni.
 
Delle porte cittadine la Porta Albina fu abbattuta nel [[1831]], mentre della Porta Maggio, distrutta alla fine del [[XVIII secolo|Settecento]] rimangono solo le torri laterali, trasformate in abitazioni. Una nuova porta di accesso all'abitato, Porta Romana, fu realizzata nel [[1780]] sul lato nord-occidentale, su progetto di Gaetano Rappini, riunendo alla città il borgo esterno di "Cipollata". La nuova costruzione si appoggia ad una torre più antica, con basamento in [[opera poligonale]] e sopraelevazione in [[opera incerta]], parte probabilmente della cinta muraria più antica. Nella parte alta della città si conserva anche una torre medioevale, realizzata in blocchetti di calcare inframmezzati da filari con mattoni e datata al [[X secolo]].
 
===Città bassa===
 
La parte bassa della città ebbe due momenti di espansione: il primo sotto i [[Romani]], lungo la via ''ad Portum'', tra il porto e la fertile valle [[Agricoltura|agricola]] a nordovest (soprattutto tra [[I secolo a.C.]] e [[I secolo|I d.C.]]), e il secondo soprattutto nel [[XIX secolo|XIX]] e [[XX secolo]].
 
Alla fase romana appartengono una seconda piazza forense (cosiddetto "Foro Severiano"), un [[anfiteatro]] e delle [[Terme romane|terme]] ("Terme alla marina"), a cui si aggiungono [[Villa romana|ville]] e residenze (la villa detta delle "Terme Nettunie", resti di ville presso i "Granai Antonelli").
 
Lo sviluppo crebbe con il cambiamento di percorso della [[via Appia]], reso possibile dal taglio del Pisco Montano, e con la ricostruzione del porto (tradizionalmente attribuiti all'epoca [[Traiano|traianea]], ma secondo un'ipotesi di Filippo Coarelli da retrodatare al [[I secolo a.C.]]). Sono tuttora visibili i resti dei due moli antichi e dei magazzini portuali. La collina di sabbia del '''Montuno''', oggi parco pubblico, si formò probabilmente in seguito ai lavori di scavo per la realizzazione dell porto.
 
Le mura del [[V secolo]] racchiusero solo una parte di questo abitato inferiore, che doveva essere già parzialmente abbandonato. In epoca altomedioevale il territorio vide la fondazione di chiese e conventi extra-urbani. La parte bassa era in abbandono: il porto e i canali si andarono insabbiando e divennero inutilizzabili. Il passaggio della via Appia sotto il Pisco Montano venne fortificato (la porta venne ricostruita nel [[XVII secolo]] come '''Porta Napoletana''').
 
[[Immagine:TerracinaPiazzaGaribaldi.jpg|thumb|center|650px|Piazza Garibaldi e la chiesa del Santissimo Salvatore nella città bassa. Vista dal santuario di Giove Anxur]]
 
A partire dal [[1785]] [[papa Pio VI]] diede nuovo impulso alla città, avviando la bonifica delle paludi pontine, organizzata intorno al nuovo insediamento di '''Borgo Pio''', sul nuovo canale, scavato nell'antico porto insabbiato. Sorsero diversi edifici pubblici : il palazzo del "Pozzo del Grano" o dei "Granari", oggi palazzo Cardinali, costruito come magazzino e dotato di un piccolo porto circolare (lo "Squero"), poi interrato; "Granai dell'Abbondanza" e "Palazzino Camerale", sorti sul molo settentrionale romano, distrutti dai bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]]. Vi si ebbero anche costruzioni di edilizia popolare (ad esempio le "Case Pellegrini" per i pescatori, oggi scomparse) e la piccola chiesa di Santa Maria di Porto Salvo, edificata nel [[1783]] e ridotta in rovina dai bombardamenti, era stata voluta dal papa come parrocchia del nuovo borgo marinaro.
 
Il futuro sviluppo della città venne impostato secondo un progetto urbanistico coerente, impostato sull'asse del canale e della "strada Pia" (via Roma). Lungo questa via principale [[Giuseppe Valadier]] progettò nel [[1794]] la [[Neoclassicismo|neoclassica]] semicircolare '''piazza Garibaldi''', che venne realizzata progressivamente nel secolo seguente dagli architetti Pietro Bracci e Antonio Sarti e dall'ingegnere Luigi Mollari. La '''chiesa del Santissimo Salvatore''', sul lato opposto del semicerchio, venne progettata sempre dal Valadier a pianta centrale, ma fu realizzata da [[Antonio Sarti]] tra il [[1830]] e il [[1847]] a tre navate. L'altra grande piazza cittadina, "Piazza della Marina", oggi "Piazza della Repubblica", già prevista nel progetto originario, venne realizzata progressivamente con la costruzione dei palazzi che la circondavano.
 
L'attuale '''porto-canale''', già previsto dal [[1777]], fu realizzato sotto [[papa Gregorio XVI]] e completato dopo il [[1843]], con lo scavo del canale nell'insabbiamento dell'antico porto romano e la costruzione di un nuovo molo verso est.
 
==Museo civico ''Pio Capponi''==
[[Immagine:TerracinaCittàAltaPanorama.jpg|thumb|right|300px|''Torre Frumentaria'' sede del museo civico, il duomo di San Cesareo e la torre del castello]]
 
Il museo civico fu fondato nel 1894 da ''Pio Capponi'', da cui prende il nome, allorché bisognava sistemare numerosi reperti archeologici raccolti nel territorio comunale e, soprattutto, i rinvenimenti dello scavo condotto nel sito archeologico del [[tempio di Giove Anxur|santuario romano di Monte Sant'Angelo]]. Ricche famiglie locali contribuirono con donazioni ad arricchire le collezioni del museo, raccolte nel primo inventario del [[1907]] redatto dallo stesso Pio Capponi, allora direttore dell'istituto. È localizzato nel primo priano della ''Torre Frumentaria'', una torre del [[secolo XIII|XIII secolo]] costruita sul Foro Emiliano, vicino l'attuale sede del municipio nel centro storico. Dagli [[anni 1930|anni trenta]] al [[1999]] fu collocato presso l'attuale istituto professionale di stato.
 
La collezione esposta nel museo è una raccolta di reperti archeologici che vanno dalle prime testimonianze di presenza umana a Terracina dal paleolitico superiore (resti di fauna fossile ed industria litica emersi in località ''Riparo Salvini'') all'epoca romana. È proprio lo sviluppo storico della presenza romana che costituisce il nucleo più consistente della raccolta, tipologicamente eterogeneo. Alle varie epigrafi che documentano una sviluppata società civile si sommano una serie di ritratti di età tardo-repubblicana ed imperiale, nonché molte sculture a figura intera.
Fra i reperti di maggior interesse archeologico troviamo:
*Base onoraria con dedica alla provvidenza di Traiano
*Statua in nudità eroica identificata con Zeus
*Ritratto di sovrano ellenistico
*Testa femminile a grandezza maggiore del vero raffigurante la dea [[Feronia]]
*Busto femminile panneggiato
*Testa virile proveniente dall'area del teatro nel Foro Emiliano
*Statua di divinità maschile con consistenti tracce dell'originaria policromia.
*Ritrovamenti sottomarini (anfore, oggetti navali o commerciali)
 
==Cultura==
 
===Feste, fiere e sagre===
 
* S.Cesareo, 1 novembre, patrono di Terracina (Grande mercato di merci varie)
* S.Silviano, 1 maggio, protettore dei raccolti (Processione e festa religiosa e popolare)
* [[Madonna del Carmine]], domenica successiva al 16 luglio (Processione di barche a mare e festa religiosa e popolare)
* San Giuseppe, 19 marzo (Caratteristici focheracci la sera della vigilia)
 
===Associazioni e gruppi sportivi===
 
* Avis ([[Associazione Volontari Italiani Sangue]]), sezione di Terracina
* Acutec, associazione studentesca universitaria
* Università Popolare Pontina, associazione culturale confederata C.N.U.P.I. (Confederazione Nazionale Università Popolari Italiane)
 
===Cittadini celebri===
* [[Rita Forte]], cantante e personaggio televisivo.
* [[Nando Martellini]], telecronista di calcio, nato a Roma da famiglia di origini terracinesi.
* [[Aldo Moro]], uomo politico, nato nelle Puglie ma legato a Terracina, dove spesso passava le vacanze.
* [[Alessio Sartori]], canottiere, vincitore di tre titoli mondiali ed uno olimpico
* [[Daniele di Spigno]], campione europeo 1995-1999-2001-2002-2005-2007 e campione del mondo 2002 e 2005 nella disciplina di [[Tiro a volo]] - specialità Double Trap
 
== Economia ==
Terracina è un centro [[turismo|turistico]]-storico, meta di visitatori provenienti soprattutto dall'[[Europa settentrionale]] e dalle regioni limitrofe.
 
La città di Terracina è prima nella provincia per numero di alloggi utilizzabili per vacanza<ref>Stando al censimento ISTAT{{citazione necessaria}}, gli alloggi per vacanza sono 6.835 per un totale di 33.423 posti letto. Il 40° rapporto sul turismo dell'APT di Latina{{citazione necessaria}} annovera nel 2005, 188.000 arrivi e 3.145.000 presenze, di gran lunga il più alto numero del territorio pontino.</ref>.
 
Le attività principali, oltre il [[turismo]], sono la pesca , l'[[agricoltura]] ([[ortaggi]] e [[floricoltura]]), l'allevamento delle [[bufalo|bufale]] per la produzione della [[mozzarella]], e dei [[terziario|servizi]].
 
Il susseguirsi di fertili valli e altopiani carsici fra i [[Monti Ausoni]] e il mare permettono la coltivazione di prodotti di nicchia come la ''fragola di Terracina'' o il ''moscato di Terracina''; a queste si è aggiunta l'agricoltura specializzata nei territori aquisiti dopo la bonifica delle [[paludi pontine]].
 
Dal 1999 è sede distaccata dell'[[Università di Cassino]] con due corsi di laurea: "Economia del sistema agroalimentare e dell'ambiente" ed " Economia e gestione delle imprese turistiche"
 
Nel 2004, l'[[Università degli studi di Roma "La Sapienza"]] ha istituito preso l'ospedale Fiorni di Terracina, un corso di laurea in Infiermeristica
 
==Evoluzione demografica==
 
== Sport ==
* Il [[14 maggio]] [[2000]] la prima tappa del [[Giro d'Italia]] si è conclusa a Terracina con la vittoria di [[Ivan Quaranta]].
* La squadra di calcio della città è l'[[A.S. Terracina]] che gioca allo stadio "Mario Colavolpe". La società è nata nel [[1925]]. I colori sociali della squadra sono il bianco ed l'azzurro.
*[[Terranova Terracina Beach Soccer]] squadra di beach soccer militante in serie A
 
== Amministrazione ==
* Sindaco: Stefano Nardi
* Comune: Centralino 0773 7071
* Fa parte della Comunità Montana "Monti Ausoni"
* [[Classificazione climatica]]: zona C, 996 GR/G
 
== Città gemellate ==
Terracina è gemellata con le seguenti città straniere:
 
* [[Bad Homburg]] [[Immagine:Flag of Germany.svg|20px]] [[Germania]]
* [[Mondorf-les-Bains]]/[[Bad Mondorf]]/[[Munneref]] [[Immagine:Flag of Luxembourg.svg|20px]] [[Lussemburgo]]
* [[Cabourg]] [[Immagine:Flag of France.svg|20px]] [[Francia]]
* [[Chur]]/[[Coira]] [[Immagine:Flag of Switzerland.svg|20px]] [[Svizzera]]
* [[Exeter]] [[Immagine:Flag of the United Kingdom.svg|20px]] [[Regno Unito]]
* [[Jûrmala]] [[Immagine:Flag of Latvia.svg|20px]] [[Lettonia]]
* [[Mayrhofen]] [[Immagine:Flag of Austria.svg|20px]] [[Austria]]
* [[Pécs]] [[Immagine:Flag of Hungary.svg|20px]] [[Ungheria]]
 
Nel maggio del 2007 Terracina ha stretto un Patto di Amicizia con la città di [[Bressanone]]
 
==Note==
 
==Bibliografia==
*Schede sui percorsi monumentali del Museo civico "Pio Capponi":
**Rosario Malizia, Maria Iride Pasquali, ''Centro storico alto. 1. L'età antica. Percorsi monumentali'' (Comune di Terracina, Museo Civico "Pio Capponi"), Fondi 2005;
**Rosario Malizia, ''Centro storico alto. 2. L'età medievale. Percorsi monumentali'' (Comune di Terracina, Museo Civico "Pio Capponi"), Latina 1996.
**Venceslao Grossi, Rosario Malizia, Maria Iride Pasquali, ''Centro storico alto. 3. L'età moderna. Percorsi monumentali'' (Comune di Terracina, Museo Civico "Pio Capponi"), Latina 1998.
**Venceslao Grossi, Rosario Malizia, ''Il Centro storico basso di Terracina. Percorsi monumentali'', Fondi 1998.
**Rosario Malizia, Anna Rita Mari, Maria Iride Pasquali, ''L'Appia antica a Terracina. Da Feronia all'Epitaffio'' (Comune di Terracina, Museo Civico "Pio Capponi"), Fondi 2004.
 
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