Eccidio di via Aldrovandi: differenze tra le versioni

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L''''eccidio di via Aldrovandi''' è il [[linciaggio]] operato a [[Imola]] il 27 maggio 1945 ai danni dei [[Brigate Nere|brigatisti neri]] ritenuti responsabili dell'[[eccidio del pozzo Becca]].

Il camion che trasportava i sedici prigionieri fascisti, prelevati a [[Verona]], venne fermato dalla folla in via Aldrovandi( secondo testimoni, tra cui l'allora adolescente Piero Buscaroli, si trattava di civili e partigiani comunisti guidati da partigiani comunisti) nei pressi della caserma dei [[Carabinieri nella resistenza e nella guerra di liberazione italiana|Carabinieri]] di via Cosimo Morelli a Imola. I militari di scorta non riuscirono a impedire l'aggressione ai danni degli squadristi da parte della popolazione inferocita e di elementi della resistenza locale. In base alle testimonianze oculari, le fasi finali del linciaggio si svolsero all'interno della caserma dei Carabinieri.

A questo fatto viene anche ricollegato il precedente eccidio di sei familiari di fascisti imolesi, avvenuto a [[Cologna Veneta]] il 26 maggio. Le vittime si trovavano, in qualità di sfollati, nell'ex-asilo infantile di via XX Settembre, quando furono prelevati da alcuni partigiani e fucilati sulle sponde del fiume [[Guà]].