Montegranaro: differenze tra le versioni
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[[File:Annibal Caro.jpg|thumb|right|Annibal Caro, Priore della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo]]
A Montegranaro sono da ricordare e da visitare in particolare modo le chiese di Sant'Ugo, San Serafino, di San Francesco e dei Santi Filippo e Giacomo.
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La Chiesa di Sant'Ugo,<ref>[http://criptasantugo.altervista.org/ Cripta di Sant'Ugo]</ref> erroneamente definita “cripta” o “criptoportico”, è in realtà una costruzione romanica databile intorno all'anno 800 d.C. È pensabile che insista su un preesistente edificio di epoca anteriore, forse romana. La Chiesa, edificata fuori dalla cinta muraria e parte di un monastero benedettino (passato poi alla [[Congregazione Benedettina Silvestrina|congregazione silvestrina]]), era intitolata ai Santi Filippo e Giacomo e solo successivamente fu dedicata a Sant'Ugo, dopo che venne costruito un nuovo tempio più in alto sul crinale che, nelle successive modificazioni e ampliamenti, inglobò la chiesa mutandola, di fatto, in una pseudo-cripta.<br />Al suo interno possiamo ammirare tre cicli di affreschi di epoche differenti: il primo datato esattamente al 1299, il secondo intorno alla metà del 1300 e il terzo nel 1500. Questo fornisce la possibilità di visualizzare nello spazio di pochi metri l'evoluzione dell'arte nell'arco di tre secoli. Tutti i cicli sono di estremo interesse storico e artistico, in particolare il primo e più antico che può essere considerato un unicum nel mondo, ad opera di un non meglio identificato artista che gli storici dell'arte definiscono “maestro di Montegranaro”.<br />La struttura della costruzione presenta un'unica navata chiusa in alto da una volta a botte in cui l'abside risulta ancora splendidamente affrescato. Le finestre strombate e di piccole dimensioni lasciano entrare una luce diffusa che, nelle ore diurne, fornisce un'atmosfera unica al luogo.
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