Complessità irriducibile: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Aggiungi 1 libro per la Wikipedia:Verificabilità (20210210)) #IABot (v2.0.8) (GreenC bot
mNessun oggetto della modifica
Riga 3:
La «'''complessità irriducibile'''» è un concetto introdotto da [[Michael Behe]] nel suo libro ''Darwin's Black Box'' («La scatola nera di Darwin») per descrivere quei sistemi biologici il cui funzionamento dipenderebbe dall'interazione di molte parti, tutte indispensabili. Tale concetto è stato impiegato da Behe nella sua esposizione della teoria [[creazionismo|creazionista]] del [[disegno intelligente]], come esempio di fenomeno che la [[teoria dell'evoluzione]] non sarebbe in grado di spiegare, in quanto i sistemi a complessità irriducibile non potrebbero formarsi per lenta [[evoluzione]], ma dovrebbero necessariamente essere progettati ed assemblati tutti in una volta da un progettista intelligente.
 
Il concetto di complessità irriducibile è viene respinto dalla [[comunità scientifica]],<ref name="dover_behe_ruling">"Troviamo pertanto che l'affermazione del professor Behe sulla complessità irriducibile sia stata smentita negli articoli di ricerca ''[[Revisione paritaria|peer-reviewed]]'' ed è stata respinta dalla comunità scientifica in generale."[[s:Kitzmiller v. Dover Area School District/4:Whether ID Is Science#Page 79 of 139|Ruling, Judge John E. Jones III, ''Kitzmiller v. Dover Area School District''.]]</ref> che considera il disegno intelligente alla stregua di una [[pseudoscienza]].<ref>"Accuratamente in questa ultima variante creazionista, i sostenitori del cosiddetto disegno intelligente (...) utilizzano un astuto linguaggio pseudoscientifico. Parlano di cose come "complessità irriducibile." {{cita libro|autore=Seth Shulman|titolo=Undermining science: suppression and distortion in the Bush Administration|url=https://archive.org/details/underminingscien00shul|editore=University of California Press|città=Berkeley|anno=2006|pagina=13|isbn=0-520-24702-7|lingua=inglese}}<br/> "(...) per la maggior parte dei membri della comunità scientifica ufficiale, il DI non è una teoria scientifica, ma una pseudoscienza creazionista." {{cita pubblicazione|autore=David Mu|titolo=Trojan Horse or Legitimate Science: Deconstructing the Debate over Intelligent Design|rivista=Harvard Science Review|volume=19|edizione=1|data=autunno 2005|url=http://www.hcs.harvard.edu/~hsr/fall2005/mu.pdf|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070724203349/http://www.hcs.harvard.edu/~hsr/fall2005/mu.pdf|dataarchivio=24 luglio 2007}}<br/> {{cita pubblicazione|autore=Perakh M|titolo=Why Intelligent Design Isn't Intelligent — Review of: Unintelligent Design|rivista=Cell Biol Educ.|volume= 4|numero= 2|pp=121-122|data =estate 2005|doi=10.1187/cbe.05-02-0071|PMC = 1.103.713|lingua=inglese}}<br/> Mark D. Decker. College of Biological Sciences, General Biology Program, University of Minnesota [http://www.texscience.org/files/faqs.htm Frequently Asked Questions About the Texas Science Textbook Adoption Controversy] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100930160317/http://www.texscience.org/files/faqs.htm |data=30 settembre 2010 }} "Il Discovery Institute e i fautori del DI hanno un numero di obiettivi che sperano di ottenere con metodi in malafede e mendaci di marketing, pubblicità, e con la persuasione politica. Non praticano la scienza vera e propria, perché questo richiede troppo tempo, ma soprattutto perché questo metodo richiede che si abbiano prove effettive e motivi logici per le proprie conclusioni, e i fautori del DI semplicemente non li hanno. Se fossero in possesso di tali risorse, utilizzerebbero queste e non i metodi poco raccomandabili che effettivamente utilizzano."<br/> Vedi anche [[elenco delle società scientifiche che rifiutano esplicitamente il disegno intelligente]].</ref>
 
== Storia ==