Enrico II d'Inghilterra: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Luca Z.za (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Riga 1:
{{Monarca
{{Plantageneti}}
| nome =Enrico II
[[Immagine:Henry II of England - Illustration from Cassell's History of England - Century Edition - published circa 1902.jpg|thumbnail|left|175px|Enrico II d'Inghilterra]]
| titolo =Re d'Inghilterra
| immagine =[[Immagine:Enrico II d'Ingilterra.jpg]]
| legenda =
| regno =[[25 ottobre]], [[1154]] – [[6 luglio]], [[1189]]
| incoronazione =[[19 dicembre]], [[1154]]
| altrititoli =
| nome completo =
| predecessore =[[Stefano I d'Inghilterra|Stefano I]]
| successore =[[Riccardo I d'Inghilterra|Riccardo I]]
| consorte =[[Eleonora d'Aquitania]]
| figli =[[Guglielmo conte di Poitiers|Guglielmo]]<br />[[Enrico il giovane|Enrico]]<br />[[Matilde d'Inghilterra (1156-1189)|Matilde]]<br />[[Riccardo I d'Inghilterra|Riccardo]]<br />[[Goffredo di Bretagna|Goffredo]]<br />[[Leonora d'Aquitania|Leonora]]<br />[[Giovanna d'Inghilterra|Giovanna]]<br />[[Giovanni d'Inghilterra|Giovanni]]<br />[[Goffredo Arcivescovo di York|Goffredo]] (illeg.)<br />[[Guglielmo di Longespee, 3° conte di Salisbury|Guglielmo]] (illeg.)
| casa reale =[[Plantageneti]]
| padre =[[Goffredo V d'Angiò]]
| madre =[[Imperatrice Matilde]]
| data di nascita =[[5 marzo]] [[1133]]
| luogo di nascita =[[Le Mans]], [[Francia]]
| data di morte =[[6 luglio]] [[1189]]
| luogo di morte =[[Chinon]], [[Francia]]
|}}
 
{{Bio
|Nome = Enrico II
Riga 16 ⟶ 36:
}}
 
Enrico II fu incoronato come [[Conte]] di [[Angiò]], [[Duca]] di [[Normandia]], e come Re d'[[Inghilterra]] dal [[19 dicembre]], [[1154]] al [[6 luglio]], [[1189]]; come regnante inglese ebbe quindi autorità su alcune regioni in [[Galles]], [[Scozia]], [[Irlanda]] orientale e [[Francia]] occidentale.
 
I suoi soprannomi comprendevano anche "''Mantello Corto''" (per i suoi abiti corti che usualmente indossava), "''Fitz Empress''", e qualche volta "''Leone della giustizia''", che era anche il soprannome del nonno [[Enrico I d'Inghilterra|Enrico I]]. Fu il primo re della dinastia plantageneta (o re angiovini).
Riga 24 ⟶ 44:
==Biografia==
 
Nacque il [[5 marzo]], [[1133]] a [[Le Mans]], dall'unione dell'[[Imperatrice Matilda]] col suo secondo marito, [[Goffredo V d'Angiò | Goffredo il Bello, detto "Plantageneto", conte d'Angiò]]. Lasciato l'[[Angiò]], si recò in Inghilterra nel [[1149]] per aiutare la madre nella disputa del trono inglese.
 
Prima di salire al trono, Enrico controllava già la [[Normandia]] e l'[[Angiò]] nel [[Europa continentale|continente]]; il matrimonio con [[Eleonora d'Aquitania]] (moglie ripudiata del Re di Francia Luigi VII) nel [[1152]] pose sotto il suo dominio anche le vaste aree di [[Turenna]], [[Aquitania]], e [[Guascogna]]. Divenne effettivamente più potente del re di [[Francia]] — con un impero (''l'[[Impero Angiovino]]'') che si allungava dal [[Solway Firth]] fino al [[mare Mediterraneo]] e dal [[Somme (fiume)|Somme]] ai [[Pirenei]]. Come re, volle includere l'[[Irlanda]] in questo vasto dominio. Mantenne alti anche i rapporti con l'imperatore di Bisanzio [[Manuele I di Bisanzio|Manuele I Comneno]].
Riga 37 ⟶ 57:
 
Il conflitto iniziò per una disputa sul caso in cui una corte secolare avrebbe potuto processare un ecclesiastico che avesse commesso un reato. Enrico tentò di assoggettare Becket e gli altri prelati facendogli giurare di obbedire ai "costumi del reame", ma la controversia si sviluppò attorno a cosa costituisse tali costumi, e la chiesa si mostrò riluttante a sottomettersi. A seguito di un acceso scambio alla corte di Enrico, Becket lasciò l'Inghilterra per la Francia nel [[1164]], per sollecitare di persona l'appoggio di [[Papa Alessandro III]], che si trovava in esilio in Francia a causa di dissensi tra il collegio dei cardinali ed il re [[Luigi VII di Francia]]. A causa della sua posizione precaria, Alessandro rimase neutrale nel dibattito, anche se Becket rimase in esilio sotto la protezione di Luigi e di Papa Alessandro fino al 1170. Dopo una riconciliazione tra Enrico e Thomas in Normandia, nel [[1170]], Becket fece ritorno in Inghilterra. Becket si confrontò di nuovo con Enrico, questa volta circa l'incoronazione del Principe Enrico (si veda più avanti). La molto citata, ma probabilmente apocrifa frase di Enrico II rieccheggia nei secoli: "Chi mi libererà da questi preti turbolenti?" Anche se i violenti attacchi di Enrico contro Becket nel corso degli anni sono ben documentati, questa volta quattro dei suoi cavalieri presero il re alla lettera (in quanto egli avrebbe voluto ciò, anche se in seguito negò) e si recarono immediatamente in Inghilterra, dove assassinarono Becket nella [[Cattedrale di Canterbury]], il [[29 dicembre]] [[1170]].
{{Plantageneti}}
 
Come parte della penitenza per la morte di Becket, Enrico accettò di inviare denaro agli [[Stati crociati]] in Palestina, che i [[Cavalieri Ospedalieri]] ed i [[Cavalieri Templari|Templari]] avrebbero difeso fino al momento in cui Enrico vi fosse giunto, per impiegarli in un suo pellegrinaggio o in una [[crociata]]. Enrico ritardò la sua crociata per molti anni ed, alla fine, non partì mai, nonostante una visita da parte del [[Patriarca Eraclio di Gerusalemme]] nel [[1184]] e l'offerta della corona del [[regno di Gerusalemme]]. Nel [[1188]] introdusse la [[decima del saladino]] per pagare una nuova crociata: il cronista [[Giraldus Cambrensis]] suggerì che la sua morte fu una punizione divina per la tassa, imposta per raccogliere denari per una fallita crociata per la riconquista di [[Gerusalemme]], che era caduta nelle mani di [[Saladino]] nel [[1187]].
 
Il primogenito di Enrico, Guglielmo, Conte di Poitiers, era morto nell'infanzia. Nel 1170 il figlio quindicenne di Enrico ed Eleonora, anch'egli chiamato Enrico, venne incoronato re, ma non governò mai realmente e non compare nella lista dei monarchi d'Inghilterra; egli divenne noto come [[Enrico il giovane]], per distinguerlo dal nipote [[Enrico III d'Inghilterra]].
[[Immagine:Henry II of England - Illustration from Cassell's History of England - Century Edition - published circa 1902.jpg|thumbnailthumb|left|175px|Enrico II d'Inghilterra, Illustazione dalla ''storia d'Inghilterra di Cassell'' (1902)]]
 
[[Immagine:Enrico II d'Ingilterra.jpg|thumbnail|left|Enrico II d'Inghilterra]]Enrico e sua moglie, Eleonora d'Aquitania, ebbero cinque figli e tre figlie: [[Guglielmo, Conte di Poitiers|Guglielmo]], [[Enrico il giovane|Enrico]], [[Riccardo I d'Inghilterra|Riccardo]], [[Goffredo, Duca di Bretagna|Goffredo]], [[Giovanni d'Inghilterra|Giovanni]], [[Matilda di Sassonia|Matilda]], [[Leonora d'Aquitania|Eleonore]], e [[Giovanna Plantageneta|Giovanna]]. I tentativi di Enrico di strappare il controllo delle sue terre ad Eleonora (e al loro erede Riccardo) portò ad un confronto tra Enrico da una parte e sua moglie e i suoi figli legittimi dall'altra.
 
La notoria relazione di Enrico con [[Rosamunda Clifford]], la "bella Rosamunda" della leggenda, probabilmente ebbe inizio nel [[1165]], durante una delle sue campagne gallesi, e continuò fino alla morte di lei nel [[1176]]. Comunque, non fu solo nel [[1174]], attorno all'epoca della sua rottura con Eleonora, che Enrico riconobbe Rosamunda come sua amante. Quasi simultaneamente, egli iniziò a negoziare il divorzio da Eleonora. Dal 1169, a seguito della pace di [[Montmirail]] aveva la custodia della novenne [[Alys, Contessa del Vexin|Alice]], figlia di Re [[Luigi VII di Francia]], promessa al figlio Riccardo. Enrico fece di questa fanciulla la sua concubina in una relazione che continuò per alcuni anni e apparentemente ebbe da lei un figlio illegittimo.
Riga 49 ⟶ 69:
 
Il tentativo di Enrico II di dividere i suoi titoli tra i figli, ma di mantenere il potere ad essi associato, provocò il tentativo di questi di prendere il controllo delle terre ad essi assegnate (si veda [[Rivolte del 1173-1174]]), il che equivaleva al tradimento, almeno agli occhi di Enrico. [[Gerald del Galles]] riporta che quando Re Enrico diede il bacio della pace a suo figlio Riccardo, gli disse dolcemente, "''Possa il Signore non permettermi di morire finché mi sarò preso la giusta vendetta su di te''."
 
 
Quando i figli legittimi di Enrico si ribellarono contro di lui, ebbero l'aiuto del re [[Luigi VII di Francia]]. [[Enrico il giovane]] morì nel [[1183]]. [[Goffredo di Britannia]] morì calpestato da un cavallo (1158—1186). Il terzo figlio di Enrico, [[Riccardo I d'Inghilterra|Riccardo cuor di leone]] (1157—1199), con l'assistenza di [[Filippo II di Francia|Filippo II Augusto]] di Francia, attaccò e sconfisse Enrico il [[4 luglio]], [[1189]]; Enrico morì nel [[Chinon|castello di Chinon]] il [[6 luglio]], [[1189]] e oggi giace nell'[[Abbazia di Fontevraud]], vicino [[Chinon]] e [[Saumur]] nella regione dell'Anjou. Il figlio illegittimo di Enrico, [[Goffedo, arcivescovo di York]], restò con lui tutto il tempo e fu l'unico figlio ad essere presente alla morte di Enrico.
 
[[Riccardo I d'Inghilterra|Riccardo Cuorcuor di Leone]]leone diventò allora re d'Inghilterra. Gli succedette [[Giovanni d'Inghilterra|re Giovanni]], il figlio più giovane di Enrico II, lasciando da parte i reclami dei figli di [[Goffredo di Britannia | Goffredo]], [[Eleonora di Britannia | Eleonora]] e [[Arturo di Britannia]].
 
==L'aspetto fisico==
 
[[Pietro di Blois]] lasciò una descrizione di Enrico II nel 1177: "''...il re ha avuto finora i capelli di color rosso, salvo che con l'arrivare a tarda età i capelli grigi si alternano con quel colore. La sua altezza è media, cosìcchè non appaia grande ai piccoli né piccolo ai grandi... gambe storte<!--, a horseman's shins -->, grande torace, ed i compagni d'arme lo ritengono un uomo forte, agile e ardito... non si siede mai, a meno che non mangi o monti un cavallo... In un solo giorno, se necessario, può fare l'equivalente di quattro-cinque giorni di marcia scombinando così i piani dei suoi nemici, schernisce frequentemente i piani con i suoi arrivi a sorpresa... Nelle sue mani c'è sempre l'arco, la spada, la lancia e le frecce, a meno che non sia a dormire o abbia in mano un libro''."
 
==Stemma realeReale==
[[Immagine:HenryIIshield.JPG|thumb|left|100px|thumb|Stemma reale di Enrico II]]
Lo stemma reale di Enrico II è rosso con un leone rampante (sfondo rosso con un leone d'oro alzato sulle zampe posteriori).