Antonio Catricalà: differenze tra le versioni

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Biografia: presumibilimente suicida
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|Nazionalità = italiano
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Avvocato cassazionista, è stato magistrato del [[Consiglio di Stato|Consiglio di Stato della Repubblica italiana]], presidente dell'[[Autorità garante della concorrenza e del mercato]], [[Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri]] con funzioni di segretario dello stesso durante il [[Governo Monti]], [[Ministero dello Svilupposviluppo Economicoeconomico|Viceministro al Ministero dello Svilupposviluppo Economicoeconomico]] durante il [[Governo Letta]]. Il 30 giugno 2015 viene nominato presidente dell'OAM (Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi). Il 20 aprile 2017 è stato nominato presidente di [[Aeroporti di Roma|Aeroporti di Roma S.p.A.]].
 
== Biografia ==
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Il 16 novembre [[2011]] è stato nominato [[Sottosegretario di Stato]] alla [[Presidenza del Consiglio dei ministri]] con funzioni di segretario del Consiglio dal [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] [[Mario Monti]]<ref>[http://www.lenovae.it/ecco-il-governo-monti-i-nomi-dei-12-ministri/ Le Novae - Ecco il governo Monti] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131104222157/http://www.lenovae.it/ecco-il-governo-monti-i-nomi-dei-12-ministri/ |data=4 novembre 2013 }}</ref> e dal Presidente della Repubblica.
 
Il 2 maggio [[2013]] viene nominato [[Ministero dello Svilupposviluppo Economicoeconomico|Viceministro al Ministero dello Svilupposviluppo Economicoeconomico]] con il Ministro [[Flavio Zanonato]] nel [[Governo Letta]] con delega alle comunicazioni.
 
Nel mese di settembre [[2014]] viene candidato dal centrodestra alla carica di giudice della [[Corte costituzionale (Italia)|Corte costituzionale]] in sostituzione del giudice [[Luigi Mazzella]] di area centrodestra. Catricalà viene sostenuto direttamente dal Presidente di Forza Italia [[Silvio Berlusconi]], da [[Gianni Letta]] e [[Denis Verdini]], superando la candidatura dell'ex Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera e della Commissione d'inchiesta sul G8 di Genova [[Donato Bruno]], sostenuto invece dai gruppi parlamentari del partito, specialmente dai senatori, dopo che sui due si erano divisi quasi equamente i voti del centrodestra nelle precedenti votazioni. Catricalà viene candidato dal centrodestra in ticket con l'ex Presidente della Camera ed ex magistrato [[Luciano Violante]] per il centrosinistra, creando diversi malumori nel suo partito e nell'intera coalizione. Infatti, nella nona votazione sia Violante (446) sia Catricalà (368) si fermano lontanissimi dal quorum dei 3/5 dei componenti (570) sottolineando così una netta spaccatura in [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]] con i 120 voti dati a Bruno. Dopo il primo voto Catricalà ritira la propria candidatura.