Utente:OppidumNissenae/Mariano Aleandri: differenze tra le versioni

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In tal senso il suo contributo si è esplicitato nella stesura di diversi articoli pubblicati sulla rivista ''[[Progresso Veterinario]]''.
 
Già a partire del 1989 egli sottolinea come il Piano Sanitario Nazionale proposto dal Governo per il triennio 1989-91 siafosse carente nei confronti della medicina veterinaria, avendo sacrificato questa, con le varie esigenze di prevenzione della salute collettiva, con programmi comuni privi di adeguate risorse finanziarie.<ref>Mariano Aleandri, Il Piano Sanitario Nazionale proposto dal Governo per il triennio 1989-91. ''Il nuovo progresso veterinario.'' XLIV n. 5, 15 mar. 1989; p. 150.</ref>
 
Il particolare egli ha rilevato come nella D.L. del 23 giugno 1979 n. 503 gli Istituti zoopropfilattici sperimentali erano previsti essere enti dotati di autonomia organizzativa, amministrativa, contabile e patrimoniale finanziati da parte del [[fondo sanitario intereggionale]], egli scrisse criticamente che questo cosa non appariva così chiaramente definita nel disegno di legge n. 4227 che era in discussione al [[Senato della Repubblica]] nel 1992. Sottolineando anche la necessità di definire con precisione il rapporto che deve intercorrere tra i servizi veterinari posti tra i presidi multizonali di prevenzione e quelli posti nelle Unità Sanitarie Locali e negli IZS.<ref>Mariano Aleandri, Legge di delega al Governo in materia di Sanità - Servizi di veterinaria presidi multizonali e dipartimento di prevenzione Istituti zooprofilattici. ''Il nuovo progresso veterinario.'' XLVII n. 20, 31 ott. 1992; p. 619-620.</ref> Questioni già sollevate in due suoi precedenti articoli pubblicati nel 1990.<ref>Mariano Aleandri, Riordinamento del Servizio Sanitario Nazionale - Migliorare il disegno di legge e salvaguardare l'unitarietà dei servizi sanitari. ''Il nuovo progresso veterinario.'' XLV n. 18, 30 sett. 1990; p. 604-5.</ref><ref>Mariano Aleandri, Tavola rotonda Terni - Sanità pubblica come azienda. ''Il nuovo progresso veterinario.'' XLV n. 21, 15 nov. 1990; p. 716-7.</ref>
M. Aleandri, infatti, stigmatizzò e sottolineò il pericolo di una disarticolazione fra i servizi veterinari delle Unità Sanitarie Locali e gli Istituti ZooprofliatticiZooprofiliattici Sperimentali, soprattutto per la materia che riguarda la gestione dei controlli sugli alimenti di origine animale in materia di lotta alle frodi e sofisticazione alimentare.<ref>Mariano Aleandri, Riordinamento del Servizio Sanitario Nazionale, Istituti Zooprofilattici sperimentali e Servizi sanitari delle Unità Sanitarie Locali. ''Il nuovo progresso veterinario.'' XLV n. 15-16, 15-31 ago. 1990; p. 532-4.</ref>
 
Infatti, nel disegno di legge n. 4227 il ruolo degli IZS inizialmente proposto era quello di essere integralmente organico al Servizio Sanitario nazionale, riconoscendone anche il peculiare carattere scientifico di interesse nazionale; ma con alcuni emendamenti successivi presentali in Aula alla Camera, il ruolo degli IZS veniva relegato a quello di un rapporto in convenzione con il sistema Sanitario Nazionale, mettendo in discussione anche il ruolo giuridico del personale e il sistema di finanziamento degli stessi istituti.<ref>Mariano Aleandri, Comitato veterinario permanente, "Lettera al Ministro della Sanità [[Francesco De Lorenzo]]. Roma 7 agosto 1990". ''Il nuovo progresso veterinario.'' XLV n. 15-16, 15-31 ago. 1990; p. 534 e succ.</ref>