Roccabruna-Capo Martino: differenze tra le versioni

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==Storia==
Il territorio ha fatto da sempre parte della [[Liguria]] sotto l'[[Impero Romanoromano]], nel [[Regno longobardo]] e nel ''[[Regnum Italiae]]'' formatosi con [[Carlo Magno]].
 
Fin dall'epoca [[Longobardi|longobarda]] nel territorio operarono i [[Ordine di San Colombano|monaci benedettini di San Colombano]] che già avevano fondato nel cuneese l'[[Borgo San Dalmazzo|abbazia di San Dalmazzo di Pedona]], nel VII secolo l'[[Chiesa di Nostra Signora del Canneto|abbazia di Taggia]] e nel VIII secolo a Nizza il [[monastero di Cimiez]]. Essi operavano in raccordo e con scambioscambi di merci attraverso i valichi con i monaci dell'[[abbazia di Lerino]], che da monaci [[eremita|eremiti]] avevano accolto in [[Longobardi|epoca longobarda]] la regola [[cenobitismo|cenobitica]] di [[Colombano di Bobbio|san Colombano]] diffondendosi anche fuori dall'isola, dalla costa da [[Ventimiglia]] fino a [[Seborga]]; furono monaci famosi per la cultura, lo studio ed il lavoro, e per la riapertura di vie commerciali, la coltivazione intensiva con nuove tecniche agricole, bonifiche terriere e terrazzamenti, e la conservazione degli alimenti; tutte le fondazioni accoglieranno verso il IX secolo la [[Ordine di San Benedetto|regola benedettina]].
 
Il "Castello", costruito quando l'area era soggetta ai feudatari di [[Ventimiglia]], si trova situato nella parte alta del vecchio borgo ed è il più vecchio ancora esistente situato in territorio francese ([[X secolo|secolo X]]). Roccabruna fu parte del [[Principato di Monaco]] dal [[XIV secolo]] fino al [[1848]], quando si dichiarò (congiuntamente alla vicina [[Mentone]]) ''città libera'' sotto la presidenza di [[Carlo Trenca]] in occasione della [[prima guerra d'indipendenza italiana]].[[File:Frontiere Monaco.gif|thumb|Mappa del territorio delle [[Città libere di Mentone e Roccabruna]] (1848 - 1849)]]
{{Vedi anche|Città libere di Mentone e Roccabruna}}
Dopo due anni di relativa "indipendenza" delle [[Città libere di Mentone e Roccabruna]] e con un tricolore italiano per bandiera, Roccabruna si mise sotto la protezione del [[Regno di Sardegna|Re di Sardegna]]. Tra il 1848 ed il 1860 una parte della popolazione di Roccabruna e del suo territorio partecipò attivamente agli ideali del [[Risorgimento]] italiano, favorendo l'unione all'Italia sotto i Savoia.
 
Ma nel [[1860]] la città fu annessa alla Francia in seguito ad un plebiscito, molto contestato dal nizzardo [[Giuseppe Garibaldi]], e l'imperatore [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]] ricomprò Mentone e Roccabruna, per 4 milioni di franchi-oro, aldal Principeprincipe [[Carlo III di Monaco]]. Da allora la cittadina vieneè stata chiamata col nome francese Roquebrune, salvo che nel brevissimo periodo di [[Occupazione italiana della Francia meridionale|occupazione italiana]] durante la [[seconda guerra mondiale]].
 
==Geografia fisica==