Via Giulia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Revisione
FrescoBot (discussione | contributi)
Riga 50:
La strada ha preso il nome dal suo committente, [[papa Giulio II]], che la fece costruire nel 1508.<ref name=bramanteDbi/><ref name=del472>{{Cita|Delli| p. 472}}.</ref> È stata chiamata anche ''Via Magistralis'' ("Strada principale in latino") per la sua importanza<ref name=del472/>, e anche ''Via recta'' ("Via Dritta") per la forma del suo tracciato.<ref name=del473/>
==Storia==
A Roma, fin dall'alto [[Medioevo]], mentre il cuore politico e rappresentativo della città sembrava essere rimasto sul Campidoglio, l'area dell'antico ''[[Campo Marzio (antichità)|Campus Martius]]'' si sviluppò in uno dei quartieri più densamente popolati (''abitato'').<ref>{{Cita|Visceglia (2003)}}.</ref> Il dedalo di stretti vicoli era attraversato da tre sole anguste strade: la ''Via Papalis'' ("Via Papale"),<ref>Oggi ''Via dei Banchi Nuovi'' - ''via del Governo Vecchio'' - ''piazza di Pasquino'' - ''piazza di S.Pantaleo'' - ''piazza d'Aracoeli'' - ''Campidoglio'' - ''Stradone di S.Giovanni''</ref> la ''Via Peregrinorum'' ("Via dei Pellegrini")<ref>Oggi ''Via dei Banchi Vecchi'' - ''Via del Pellegrino'' - ''Via dei Giubbonari'' </ref> e la ''Via Recta'' ("Via Diritta").<ref>Oggi ''[[via dei Coronari]]''</ref><ref name=tem57>{{Cita|Temple| p. 57}}.</ref> Attraverso queste strade, verso la strettoia di [[Ponte Sant'Angelo]], fin dal [[Medioevo]] si snodavano quasi quotidianamente solenni [[processioni]]. Già nel primo [[Anno Santo]] del 1300, proclamato da [[papa Bonifacio VIII]], la folla sul ponte verso [[Castel Sant'Angelo]] era così numerosa che, come [[Dante Alighieri]] descrive nella [[Divina Commedia]], si dovette creare una sorta di sistema di traffico bidirezionale per evitare ingorghi o panico.<ref>Dante Aligheri: Inferno, canto XVIII, vv. 28-3-3</ref> Dopo [[Scisma d'occidente|il ritorno]] di [[papa Martino V]] a Roma nel 1420, le masse di pellegrini aumentarono di nuovo enormemente, soprattutto negli anni del Giubileo. Il 29 Dicembre 1450, l'ultimo giorno dell'Anno Santo, sul ponte scoppiò il panico, cosa che provocò la morte di più di 300 persone.<ref name=gi9038>{{Cita|Gigli (1990) p. 38}}.</ref><ref name=gi9040>{{Cita|Gigli (1990) p. 40}}.</ref>. A seguito della catastrofe del 1450, [[papa Niccolò V]] ordinò che Ponte Sant'Angelo fosse sgomberato dalle bancarelle e dalle botteghe e furono avviati i primi interventi urbanistici nella zona. Nel 1475, per alleggerire il percorso di pellegrinaggio attraverso il Ponte, [[papa Sisto IV]] ordinò la ricostruzione del [[Ponte Sisto]], che porta il suo nome, attraverso il [[Tevere]]. [[:File:Ponte Sisto Bauinschrift 1475.jpg|(iscrizione)]], collegando così i ''rioni'' [[Regola (rione di Roma)|Regola]] e [[Trastevere]].<ref name=pie7982>{{Cita|Pietrangeli (1979)| p. 82}}.</ref> Contemporaneamente egli dispose il restauro della ''Via Pelegrinorum'' e dell'area intorno a ''[[Campo de' Fiori]]''. [[:File:Via Florea Stadterneuerung.jpg|(iscrizione)]]. Secondo il cronista [[Stefano Infessura]], tuttavia, anche motivazioni strategiche furono decisive ai fini di questi progetti.<ref>Stefano Infessura: ''Diario Rerum Romanorum''; Roma 1890 p. 79 s.: Febbraio 1475</ref> Nel 1497 [[papa Alessandro VI]] decretò l'ampliamento della ''Via Pelegrinorum''<ref>Iscrizione all'ingresso di Via del Pellegrino: ALEX VI PONT MAX POST INSTAURATAM ADRIANI MOLEM ANGUSTAS ANGUSTAS VRBIS VIAS AMMPLIARI IVSSIT MCCCCCCLXXXXVII (''Alessandro VI. Pont. Max. ha ordinato di allargare le strette vie della città dopo il restauro di Castel Sant'Angelo'')</ref> [[:File:Via del Pellegrino Inschrift Alexander VI.jpg|(Fig.)]] e iniziò il restauro di ''[[Via della Lungara]]'' sulla riva destra del [[Tevere]] da [[Ponte Sisto]] alla [[Antica basilica di San Pietro in Vaticano|Basilica di San Pietro]].
===Il progetto di Giulio II===
[[File:Inschrift Julius II. Via Curato-Banchi.jpg|thumb|iscrizione di Giulio II, 1512]]