Notazione musicale: differenze tra le versioni
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=== Storia ===
{{Vedi anche|Storia della semiografia musicale}}
La notazione musicale moderna si deve a [[Guido monaco|Guido d'Arezzo]], monaco benedettino vissuto
# '''Ut''' queant laxis▼
# '''re'''sonare fibris,▼
# '''Mi'''ra gestorum▼
# '''fa'''muli tuorum,▼
# '''Sol'''ve polluti▼
# '''la'''bii reatum,▼
# '''S'''ancte '''I'''ohannes.▼
Guido Monaco ha usato le prime sillabe di ogni emistichio, Ut, Re, Mi, Fa, Sol, La. Molto più tardi le due iniziali dell'ultimo verso, S e I, verranno usate per designare la settima nota, Si. Nel [[XVII secolo]] Ut venne modificato in Do (da "Dominus"), più agevole per il canto avendo una finale in vocale, anche se la denominazione Ut è ancora usata in Francia.
Su questo sistema di notazione di basò la [[solmisazione]], un primo metodo di solfeggio attribuito al monaco da cui deriva il moderno esercizio di lettura della musica.{{vedi anche|Solfeggio}}
A Guido d'Arezzo è anche attribuito l'utilizzo di un rigo di quattro linee detto [[tetragramma musicale|tetragramma]] su cui posizionare le note che può essere considerato l'antenato dell'odierno [[pentagramma (musica)|pentagramma]].
Le note non sono sempre state come le conosciamo ai tempi d'oggi ma hanno subito una graduale alterazione nel corso dei secoli, dall'iniziale forma quadrata l'aspetto delle note andò a precisarsi con l'affermazione della [[polifonia]] poiché vi era necessità di individuare i rapporti di durata dei vari suoni.
=== Altezza ===
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==Notazioni musicali alternative==
▲# '''Ut''' queant laxis
▲# '''re'''sonare fibris,
▲# '''Mi'''ra gestorum
▲# '''fa'''muli tuorum,
▲# '''Sol'''ve polluti
▲# '''la'''bii reatum,
▲# '''S'''ancte '''I'''ohannes.
===Intavolatura===
{{vedi anche|Intavolatura}}
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