Lucena (Spagna): differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
m Sistemazione automatica della disambigua: Enrico II |
||
Riga 24:
==Storia==
Dai ritrovamenti archeologici si deduce che già nel paleolitico si aveva una presenza umana nella zona di Lucena e in epoca protostorica vi furono insediamenti iberici. Dopo la conquista romana e poi visigota, Lucena fu occupata dagli Arabi, dipese da Cordova e nel 1010 alla fine del califfato fece parte del regno di Granada. In Lucena all'epoca araba era presente una fiorente comunità giudea che aveva un importante centro di studi universitari per cui era chiamata dagli ebrei la ''perla di Sefarad'' e la Judería, il quartiere giudeo con le sue stradine, supera quelli famosi di Siviglia e Cordoba. Nel 1095 questa importante colonia ebraica comprò la sua libertà dal capo almoravide [[Yusuf ben Yashutin]] e accolse, ingrandendosi, molti ebrei fuggiti da Cordoba e Siviglia, ma nel 1148 quando arrivarono gli Almohadi dovette abbandonare Lucena e trasferirsi nei regni cristiani di Toledo e del nord della Spagna. Nel 1240 Lucena fu conquistata da [[Fernando III el Santo]] e assegnata al vescovo e al capitolo della cattedrale di Cordoba che. a loro volta, la cedettero a doňa [[Leonor de Guzman]] amante di [[Alfonso XI]] in cambio di altri beni agrari e immobiliari in Cordova.
[[Enrico II di Castiglia|Enrico II]] l'assegnò in signoria a [[Juan Martinez de Argote]] che la lasciò a sua figlia [[Maria Alonso de Argote]] che sposò [[Martin Fernandez de Cordoba]] e Lucena divenne signoria della casata dei Fernandez detta degli ''Alcaides de Donceles''. La città continuò ad essere frontiera fra i cristiani e musulmani e tale rimase fino al 1492 anno della cacciata definitiva degli Arabi dalla Spagna ad opera dei Re Cattolici. Nella battaglia presso Lucena del 1483 vinta dai cristiani guidati da [[Diego Fernandez de Cordoba]] fu fatto prigioniero l'ultimo re di di Cordoba [[Boabdil]] che fu rinchiuso nel castello. Per questo successo [[Diego Fernandez de Cordoba]] fu nominato marchese di Comares dal re [[Fernando el Catolico]]. Nel secolo XVI la città visse un periodo di prosperità attestato anche dall'esplosione della sua popolazione che decuplicò in mezzo secolo passando dai 1500 abitanti del 1496 ai 15000 nel 1550. nel 1618 [[Felipe III]] le diede il titolo di ''città'' sottomessa ai marchesi di Comares e vincolata al ducato di Medinaceli fino al 1680. Stanchi dei soprusi esercitati su di loro dai marchesi, i lucerini cominciarono a ribellarsi e dopo lunghe lotte ottennero che la città ritornasse nel 1767 direttamente al vassallaggio reale. Nel corso del XVII secolo subì le conseguenze delle epidemie di peste e della crisi agricola dovuta all'andamento climatico sfavorevole. Da allora non vi fu più protagonismo nella storia di Lucena che seguì le sorti dell'Andalusia e del governo centrale di Madrid.
==Monumenti==
|