George McGovern: differenze tra le versioni
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Il colpo mortale alla sua campagna elettorale fu sferrato dal giornalista conservatore [[Bob Novak]], che in un articolo citò un senatore democratico secondo il quale McGovern era favorevole all'amnistia, all'[[aborto]] e alla [[legalizzazione delle droghe leggere]], ma aveva nascosto questi orientamenti agli elettori. Finì per essere identificato con posizioni di [[estrema sinistra]] e dovette fronteggiare gli attacchi di Nixon (favoriti dallo spionaggio che sarebbe stato poi denunciato nello [[scandalo Watergate]]).
Alla fine della campagna elettorale è avvenuto un curioso episodio: McGovern stava tenendo un discorso mentre un ammiratore di Nixon continuava a interromperlo e rimproverarlo. McGovern chiamò a sè il giovane, gli disse "Ho un segreto da raccontarti" e gli sussurrò all'orecchio: "Baciami il culo"<ref>Clyde Hoover, Personal experience. I was the heckler. The incident took place at the W.K.Kellogg Airport in Battle Creek, Michigan on November 2. 1972. I have corrected his quote as per how I remember it. At reunions of my 1973 high school class, this incident is the one thing nearly everyone remembers me for.</ref>. Il disturbatore lo raccontò a un giornalista e la
Alle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1972|elezioni]] fu sconfitto con un margine amplissimo: trionfò nel solo Stato del [[Massachusetts]] e nel [[Distretto di Columbia]], raggiungendo la misera quota di 17 grandi elettori, contro i 49 Stati e i 520 grandi elettori di Nixon. Come voti popolari ottenne 29.173.222 preferenze, pari al 37.5% dei suffragi. Subito dopo l'ufficializzazione dei risultati, McGovern riconobbe la vittoria dell'avversario inviandogli questo telegramma: "Spero che nei prossimi quattro anni ci condurrai a un periodo di pace all'estero e di giustizia in patria. Hai il mio pieno sostegno in queste fatiche".<ref>"After the Landslide: Nixon's Mandate", ''[[Time]]'', 20 novembre 1972.</ref>
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