Nomadelfia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Alchemist (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Storia: ampliamento da SAN + foto
Riga 28:
===I primi nuclei===
[[File:San Giacomo Roncole di Mirandola - Chiesa Parrocchiale.jpg|miniatura|sinistra|[[San Giacomo Roncole]] ([[Mirandola]])]]
[[File:Casinone di San Giacomo Roncole.jpg|miniatura|destra|Il "casinone" di San Giacomo Roncole, prima sede dell'Opera Piccoli Apostoli]]
Nomadelfia nasce negli [[Anni 1930|anni trenta]] per volontà di [[Zeno Saltini|don Zeno Saltini]], figlio di agricoltori benestanti di [[Carpi]] che vive l'infanzia e la giovinezza tra fermenti cattolici e socialisti, in cui convivono realtà e utopia.
Ordinato sacerdote nel [[1931]], raccoglie i primi [[bambini di strada|bambini senza famiglia o comunque abbandonati]] a [[San Giacomo Roncole]] (frazione del comune di [[Mirandola]], in [[provincia di Modena]]), parrocchia formata per il 50 per cento da braccianti che hanno un lavoro solo otto mesi l'anno: nascenel 1941 fu fondata l'''Opera Piccoli Apostoli'' della Parrocchia dei SS. Filippo e Giacomo apostoli in San Giacomo Roncole, che ebbe come prima sede un immobile antistante alla chiesa denominato "Il casinone". La sua prima finalità fu quella di dare una famiglia a bambini orfani o bisognosi, da qui si sviluppò ben presto una comunità che improntò la propria vita agli ideali evangelici di fratellanza. Nel corso del secondo conflitto mondiale continuò a svolgere la sua attività di accoglienza e si distinse per l'aiuto a perseguitati politici ed ebrei.<ref>{{cita web|titolo=Opera Piccoli Apostoli della Parrocchia dei SS. Filippo e Giacomo apostoli in San Giacomo Roncole, Mirandola (Modena), 1941-1947|sito=Sistema Archivistico Nazionale|url=http://www.san.beniculturali.it/web/san/dettaglio-soggetto-produttore?id=9018}}</ref>
 
Soltanto molto lentamente gli adulti si interessano al suo problema: a questo punto nascono le ''famiglie''; adulti, sposati e non sposati fungono da genitori non soltanto dei propri ma anche dei figli altrui, dei figli di nessuno. Nascono in questo modo le cosiddette "mamme di vocazione", donne che rinunciano al matrimonio per vivere la maternità in totale castità: madri in famiglie che hanno così numerosi figli, di tutte le età.