Il calice d'argento: differenze tra le versioni

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{{FS|film drammatici|febbraio 2020}}
{{Film
|titolo italiano= Il calice d'argento
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}}
 
'''''Il calice d'argento''''' (''The Silver Chalice'') è un [[film]] del [[1954]] diretto da [[Victor Saville]] in [[CinemaScope]].
 
E'È tratto dal [[Il calice d'argento (romanzo)|romanzo omonimo]] di [[Thomas B. Costain]] e segna l'esordio sul grande schermo di [[Paul Newman]].
 
== Trama ==
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A Gerusalemme Basilio viene ospitato da [[Giuseppe di Arimatea]], e viene incaricato di incidere i visi dei 12 apostoli e di Gesù sulla coppa d'argento: alcuni di questi apostoli sono ancora vivi, per gli altri dovrà basarsi sulle descrizioni fatte dagli altri apostoli. La figlia di Giuseppe, Debora, si innamora di Basilio, che però a sua volta è innamorato di Elena. Quest'ultima lavora come assistente di [[Simone Mago|Simone il Mago]], un mago che viene contattato da un gruppo di ribelli, chiamati Sicari, che lo convincono a far finta di essere in grado di fare miracoli, screditando così i cristiani e facendo entrare nuovi discepoli nel loro gruppo.
 
Basilio riesce ad incidere i 12 discepoli sul calice, ma non è in grado di rappresentare Gesù, in quanto non riesce ad immaginare il suo viso. Viene dunque incaricato di portare il calice a Pietro, a Roma. Prima di partire Debora dichiara il suo amore a Basilio, che però ammette di amare Elena. PeròTuttavia Debora deve sposarsi per poter ereditare alcuni tesori che il padre Giuseppe custodiva ad Antiochia, e che lei vorrebbe donare ai cristiani: senza un marito, questi tesori verrebbero ereditati dal fratello, che in quanto non cristiano li avrebbe tenuti per sé (le donne non sposate non potevano ereditare). Così Basilio accetta comunque di sposare Debora, convinto che comunque non si sarebbe mai potuto sposare con Elena.
 
Nel frattempo Simone il Mago incarica i suoi uomini di rubare il Gral, con l'intenzione di andare a Roma e sfidare Pietro, distruggendo il calice davanti ai suoi occhi. In questo modo avrebbe accresciuto i suoi poteri, accogliendo ancora più discepoli. I suoi uomini vanno a casa di Giuseppe, che nel frattempo è morto di vecchiaia, ma non trovano il Gral: Basilio e Debora sono partiti diretti ad Antiochia, e lo hanno portato con loro.
 
Gli uomini di Simone li raggiungono e rubano il Gral, approfittando del fatto che Basilio e Debora dormono separati, in quanto quest'ultimo non ama Debora. Basilio riesce però a raggiungerli nel deserto e a recuperare il Gral. Va quindi a Roma, dove consegna a Pietro il calice d'argento, ancora incompleto in quanto manca il volto di Gesù. Anche Simone il Mago si reca a Roma, e si mette a deliziare Nerone con i suoi trucchi di magia, conquistandone i favori.
 
Va quindi a Roma, dove consegna il calice d'argento a Pietro, ancora incompleto in quanto manca ancora il volto di Gesù. Anche Simone il Mago si reca a Roma, e si mette a deliziare Nerone con i suoi trucchi di magia, conquistandone i favori.
 
Scoprendo che Kester, l'ultimo testimone della sua adozione, ha una casa a Roma, Basilio si reca regolarmente a casa sua, in attesa che quest'ultimo torni dalla guerra. Un giorno viene raggiunto da Elena a casa di Kester, e Basilio le rivela che si era sposato con Debora. Nel frattempo torna il padrone di casa, che dice a Basilio che aveva un medaglione che provava la sua adozione, e che avrebbe testimoniato a suo favore.
 
Temendo di perderlo, Elena fa chiamare Basilio da Nerone, affinché crei una statua che lo raffiguri:. finchéSimone lail statuaMago, non saràavendo prontail Gral con cui sfidare Pietro, Basilioconvince nonNerone potràa tornarefar adcostruire Antiochiauna torre, dalla mogliecui cima lui avrebbe Deboravolato.
 
Simone il Mago, non avendo il Gral con cui sfidare Pietro, convince Nerone a far costruire una torre, dalla cui cima lui avrebbe volato.
 
Il giorno prima della dimostrazione Basilio riesce finalmente a raffigurare Gesù, e manda l'incisione a Pietro. Scopre che la moglie Debora si è giunta a Roma e che lo sta aspettando a casa di quest'ultimo, solo che non avendo ancora finito la statua di Nerone non può andare da lei. Capendo di amarla veramente, decide di raggiungerla il giorno dopo, approfittando della confusione generata dalla dimostrazione di Simone il Mago per fuggire senza farsi seguire dalle guardie, che in caso contrario avrebbero rischiato di trovare Pietro.
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Il giorno dopo Simone il Mago entra nella torre, ma ormai è impazzito ed è convinto di poter volare veramente. Rifiuta di prendere l'imbragatura offertagli da Elena con la quale avrebbe dovuto simulare il volo e si getta dalla torre. Nerone, dovendo soddisfare la folla che sperava di assistere ad un miracolo, costringe Elena a salire sulla torre e a tentare a sua volta il volo.
 
La folla, ancora inferocita, va a casa di Simone il Mago per devastarla,saccheggiarla e nonviene soddisfattarubato sianche metteil aGral. rubareBasilio anchee dalleDebora casedecidono vicine.di Inpartire mezzoper al trambustoAntiochia, vienementre rubatoPietro ancheprofetizza che il Gral. Basilio riesce a recuperarericomparirà soloquando l'incisioneumanità dine Gesùavrà dapiù applicare al calice d'argentobisogno.
 
Nella scena finale si vedono Basilio e Debora partire per Antiochia, mentre Pietro gli spiega che il Gral è andato perduto, ma che ricomparirà quando l'umanità ne avrà maggior bisogno.
 
== Collegamenti esterni ==