Il calice d'argento: differenze tra le versioni

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'''''Il calice d'argento''''' (''The Silver Chalice'') è un [[film]] del [[1954]] diretto da [[Victor Saville]].
 
ÈGirata trattoin [[CinemaScope]], la pellicola è tratta dal [[Il calice d'argento (romanzo)|romanzo omonimo]] di [[Thomas B. Costain]] e segna l'esordio sul grande schermo di [[Paul Newman]].
 
== Trama ==
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Gli uomini di Simone li raggiungono e rubano il Gral, approfittando del fatto che Basilio e Debora dormono separati. Basilio riesce però a raggiungerli nel deserto e a recuperare il Gral. Va quindi a Roma, dove consegna a Pietro il calice d'argento, ancora incompleto in quanto manca il volto di Gesù. Anche Simone il Mago si reca a Roma, e si mette a deliziare Nerone con i suoi trucchi di magia, conquistandone i favori.
 
Scoprendo che Kester, l'ultimo testimone della sua adozione, ha una casa a Roma, Basilio si reca regolarmente a casa sua, in attesa che quest'ultimo torni dalla guerra. Un giorno Basilio viene raggiunto da Elena a casa di Kester, e Basilio le rivela che sidi eraessersi sposato con Debora. Nel frattempo torna il padrone di casa, che dice a Basilio chedi avevaavere un medaglione che provavaprova la sua adozione, e che avrebbe testimoniatotestimonierà a suo favore.
 
Temendo di perderlo, Elena fa chiamare Basilio da Nerone, affinché crei una statua che lo raffiguri. Simone il Mago, non avendo il Gral con cui sfidare Pietro, convince Nerone a far costruire una torre, con l'intenzione di volare per dimostrare di avere poteri più grandi dei cristiani. Il giorno prima della dimostrazione Basilio riesce finalmente a raffigurare Gesù, e manda l'incisione a Pietro. Scopre che la moglie Debora è giunta a Roma e decide di raggiungerla il giorno dopo, approfittando della confusione generata dalla cuidimostrazione cimadi luiSimone avrebbeil volatoMago.
 
Il giorno prima della dimostrazione Basilio riesce finalmente a raffigurare Gesù, e manda l'incisione a Pietro. Scopre che la moglie Debora si è giunta a Roma e che lo sta aspettando a casa di quest'ultimo, solo che non avendo ancora finito la statua di Nerone non può andare da lei. Capendo di amarla veramente, decide di raggiungerla il giorno dopo, approfittando della confusione generata dalla dimostrazione di Simone il Mago per fuggire senza farsi seguire dalle guardie, che in caso contrario avrebbero rischiato di trovare Pietro.
 
Il giorno dopo Simone il Mago entra nella torre, ma ormai è impazzito ed è convinto di poter volare veramente. Rifiuta di prendere l'imbragatura offertagli da Elena con la quale avrebbe dovuto simulare il volo e si getta dalla torre. Nerone, dovendo soddisfare la folla che sperava di assistere ad un miracolo, costringe Elena a salire sulla torre e a tentare a sua volta il volo.