Gioacchino Murat: differenze tra le versioni
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Tuttavia i più scontenti erano i commercianti, ai quali il blocco imposto ai commerci di Napoli dagli inglesi rovinava gli affari (blocco contro il quale lo stesso Murat tollerava e favoriva il contrabbando, il che costituiva un'ulteriore ragione per accordargli il favore popolare). Molto efficace, anche se attuata con metodi di sconvolgente crudeltà, fu la repressione del [[brigantaggio]] affidata dapprima al generale [[Andrea Massena]] e poi al generale [[Charles Antoine Manhès]].
L'11 giugno [[1809]] fondò il Supremo Consiglio di Napoli (detto delle Due Sicilie) del [[Rito scozzese antico e accettato|Rito Scozzese Antico e Accettato]] della [[Massoneria]], di cui fu il primo Sovrano
Nel [[1810]] per tre mesi Murat governò il regno dalle alture di [[Piale]] (attualmente frazione di [[Villa San Giovanni]], in [[provincia di Reggio Calabria]]). Egli, muovendosi da [[Napoli]] per la conquista della [[Sicilia]] (dove si era rifugiato il re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando I]] sotto la protezione degli inglesi, un esercito dei quali era accampato presso Punta Faro a [[Messina]]), giunse a [[Scilla (Italia)|Scilla]] il 3 giugno [[1810]] e vi restò sino al 5 luglio, quando fu completato il grande accampamento calabrese di [[Piale]].
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