Donato Pirovano: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Donato Pirovano ha conseguito la maturità classica al [[Liceo classico Alessandro Volta|Liceo Alessandro Volta]] di Como, dove ha imparato ad amare la letteratura italiana grazie a Federico Roncoroni, autore di diffusi testi scolastici e apprezzato romanziere. Si è laureato in Lettere presso l'[[Università degli Studi di Milano]] discutendo sotto la guida di [[Emilio Bigi]] una tesi di laurea dedicata alla metafora nel ''[[Decameron]]'' di [[Giovanni Boccaccio]]. Nel corso della sua carriera accademica, iniziata nel 2005, ha insegnato presso l'Università del Molise e l'Università dell'Insubria (sede di Como), approdando quindi nel 2012 all'[[Università degli Studi di Torino]] dove è titolare dei corsi di Filologia italiana e di Filologia e critica dantesca. Fa parte del collegio dei docenti della Scuola di Dottorato dell'Università per Stranieri di Siena. Ha tenuto lezioni in diverse sedi italiane (Siena, Macerata, Milano, Perugia, Roma, Padova, Lecce, Catania, Firenze, Bergamo, Brescia, Verona, Padova) e straniere (New York, Los Angeles, Oxford, Cambridge (UK), Parigi, Lione, Aix en Provence, Nancy, Brno, Olomouc). Dal 2016 codirigeco-dirige la ''Rivista di Studi Danteschi''.
 
Ha pubblicato edizioni di testi novellistici cinquecenteschi (''I diporti'' di Girolamo Parabosco, ''La Fonte del diporto'' di Gherardo Borgogni, ''[[Le piacevoli notti]]'' di [[Giovanni Francesco Straparola|Giovan Francesco Straparola]]) e ha curato l'edizione critica della ''Commedia con la Nova esposizione'' di Alessandro Vellutello nell'ambito dell'«Edizione nazionale dei commenti danteschi», edita dal Centro Pio Rajna di Roma. Ha studiato la poesia delle origini: il [[Dolce stil novo]], di cui ha pubblicato un'antologia integrale (Roma, Salerno Editrice, 2012) e una monografia (Roma, Salerno Editrice, 2014); e l'antologia dei ''Poeti della corte di Federico II'' (Roma, Salerno Editrice, 2020).