Rai 1: differenze tra le versioni

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Il '''Programma Nazionale''' fu il primo canale televisivo ricevibile in [[Italia]] e diretto da Giuseppe Matteucci; le trasmissioni regolari incominciarono alle ore 11:00 di domenica 3 gennaio [[1954]]<ref name="teche_50_59">{{cita web|url=http://www.teche.rai.it/decenni/50.html|accesso=29 gennaio 2011|titolo=Rai Teche - Dal 1950 al 1959|editore=teche.rai|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130715225032/http://www.teche.rai.it/decenni/50.html|dataarchivio=15 luglio 2013}}</ref>, sebbene le trasmissioni sperimentali andassero in onda a cadenza quasi giornaliera sin dal settembre [[1952]]. Fino al 1961, il canale non aveva una denominazione ufficiale (era identificato direttamente con la denominazione dell'azienda ''Rai-TV''. Con l'avvento del Secondo programma, il canale assunse la denominazione di Programma Nazionale.
 
Ad aprire le trasmissioni fu l'annunciatrice [[Fulvia Colombo]], la quale annunciò l'avvio ufficiale delle trasmissioni ''[[Arrivi e partenze (programma televisivo)]]'', condotto da [[Mike Bongiorno]]. Altri personaggi di spicco della televisione dei primi anni furono [[Corrado (conduttore televisivo)|Corrado]], [[Enzo Tortora]], [[Mario Riva]], [[Delia Scala]], [[Walter Chiari]], la coppia [[Abbe Lane]] e [[Xavier Cugat]], [[Raimondo Vianello]], [[Sandra Mondaini]] e [[Ugo Tognazzi]] e il frate cappuccino [[Padre Mariano da Torino|Padre Mariano]], conduttore della rubrica religiosa ''La posta di Padre Mariano''.
 
La storia dei primi anni di vita della televisione italiana coincide con quella della ricostruzione: la televisione fu certamente uno degli strumenti principali della rinascita post-bellica che avrebbe portato al [[miracolo economico italiano|boom economico]] e si rivelò assai utile per unificare linguisticamente un paese ancora diviso in questo senso non solo da regione a regione ma anche da città a città.