George Shultz: differenze tra le versioni

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===Amministrazione Nixon===
[[File:President Nixon signing Executive Order 11491, with labor leaders - NARA - 194659.tif|thumb|sinistra|Shultz con [[Richard Nixon]] e i leader dei lavoratori alla firma dell'Ordine esecutivo 11491 nell'ottobre 1969]]
Shultz accettò nel 1969 la nomina del presidente Nixon come Segretario al Lavoro degli Stati Uniti. In quella posizione, impose il "Piano Filadelfia" agli imprenditori edili che rifiutavano di accettare membri neri, segnando il primo intervento sulle quote razziali da parte del governo federale. Nel 1970 divenne il primo direttore dell'Office of Management and Budget, e rimase in quel ruolo fino alla sua nomina a Segretario al Tesoro degli Stati Uniti nel 1972. In questo incarico, Shultz sostenne lo shock nixonano (che cercò di rilanciare l'economia in pericolo in parte abolendo il [[gold standard]]) e presiedette alla fine del sistema di [[Bretton Woods]].
Shultz accettò nel 1969 la nomina del presidente Nixon come Segretario al Lavoro degli Stati Uniti. In quella posizione, impose il "Piano Filadelfia" agli imprenditori edili che rifiutavano di accettare membri neri, segnando una rottura con il passato largamente discriminatorio e il primo intervento sulle quote razziali da parte del governo federale.<ref name="'70s 243">{{cita libro|titolo= How We Got Here: The '70s|cognome= Frum|nome= David|anno= 2000|editore= Basic Books|città= New York|ISBN= 0-465-04195-7|p=243 |url= https://archive.org/details/howwegothere70sd00frum/page/243|lingua=en}}</ref>
Shultz accettò nel 1969 la nomina del presidente Nixon come Segretario al Lavoro degli Stati Uniti. In quella posizione, impose il "Piano Filadelfia" agli imprenditori edili che rifiutavano di accettare membri neri, segnando il primo intervento sulle quote razziali da parte del governo federale. Nel 1970 divenne il primo direttore dell'Office of Management and Budget, e rimase in quel ruolo fino alla sua nomina a Segretario al Tesoro degli Stati Uniti nel 1972. In questo incarico, Shultz sostenne lo shock nixonano (che cercò di rilanciare l'economia in pericolo in parte abolendo il [[gold standard]]) e presiedette alla fine del sistema di [[Bretton Woods]].
 
È stato il 60º [[segretario di Stato degli Stati Uniti d'America]], in carica dal [[1982]] al [[1989]] durante la presidenza di [[Ronald Reagan]]. In precedenza aveva fatto parte del [[Gabinetto degli Stati Uniti d'America]], con altri ruoli, durante la presidenza [[Richard Nixon|Nixon]]: è stato l'11° [[Segretario del lavoro degli Stati Uniti d'America|segretario del lavoro]], il 19° direttore dell'[[Ufficio per la gestione e il bilancio]] ed il 62° [[Segretario al Tesoro degli Stati Uniti d'America|segretario al Tesoro]].