Roy Roger's: differenze tra le versioni
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Oggi, l’azienda è guidata dalla moglie Patrizia Bacci Biondi, presidente; e dai figli Niccolò, amministratore delegato e Guido, direttore creativo.
===='''LA STORIA'''====
Dopo avere lavorato alla Galileo, importante industria meccanica Fiorentina, il giovane ventenne Francesco Bacci comincia con il padre Raffaello l’esperienza di venditore ambulante di tessuti.
Fidanzato con Giuliana, giovane pantalonaia che insieme alla sorella lavora in casa per un’azienda specializzata in abiti da lavoro, Francesco decide di farle cucire qualche pantalone da vendere al mercato a operai e contadini.
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Tra le macerie sociali ed economiche, il ventenne Francesco si rimbocca le maniche e a Campi Bisenzio, alle porte di Firenze, apre la Manifatture 7 Bell - oggi Sevenbell - specializzata in capi da lavoro.
===='''IL SOGNO DELL’AMERICA'''====
Ma il sogno di Francesco nel dopoguerra è l’America, quella che trasmetteva fiducia nel futuro.
Dai soldati americani conosce il blue jeans.
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Il tessuto arriva in balle di juta, è rigido e incartonato, difficile da cucire. Francesco e Giuliana per risolvere questo problema iniziano a cucire i jeans con le macchine per la pelle.
Siamo nel 52, anno della ripresa economica, e la Manifatture 7 Bell lancia sul mercato il '''Roy Roger’s 227''': il primo jeans italiano in denim originale.
Il marchio, infatti, prende il nome del sarto americano che alla fine dell’800 girava di fattoria in fattoria a confezionare le salopette dei farmers, residenti nell’attuale [[California]].
===='''I ROY ROGER’S'''====
I '''[https://www.royrogers.it/it/ Roy Roger’s]''' dell’epoca erano molto diversi da quelli di oggi.
La loro evoluzione negli anni è in grado di raccontare la storia dell'Italia e l'evoluzione della moda: dal boom del secondo dopoguerra a oggi, attraverso gli anni dei pantaloni a zampa e di quelli a vita alta, i giorni passati ad ascoltare Elvis Presley, a leggere Tex Willer, a imitare James Dean.
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Tra fine anni ’60 e i primi ’70, il jeans '''[https://www.royrogers.it/it/ Roy Roger’s]''' diventa segno distintivo delle nuove generazioni; testimone di rottura con l’abbigliamento formale, rappresenta un modo di vivere più anticonformista e libero.
Nel ‘68 la Manifatture 7 Bell confezionava 20mila capi al giorno, 500mila al mese, 6 milioni all’anno. Dava lavoro a 500 persone. Vendeva in Italia, Olanda e Germania.
Passato attraverso decenni di storia, il '''[https://www.royrogers.it/it/ Roy Roger’s]''' ha mantenuto inalterato l’originalità del marchio: tasca posteriore con triangolo nero, alta qualità delle materie prime, denim esclusivamente '''Americani''', '''Giapponesi''' ed '''Europei''', e si è arricchita di lavaggi unici, frutto di ricerche continue, tutto rigorosamente '''hand-made in Italy'''.
===='''LA SVOLTA'''====
Non c’è futuro se non hai una vera storia
Erano gli anni 85/90.
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'''[https://www.royrogers.it/it/ Roy Roger’s]''' non è soltanto jeans né solo denim, ma diventa un modo di essere, un’attitudine da comunicare attraverso l’abbigliamento.
===='''IL PRESENTE'''====
Oggi, l’azienda Sevenbell è guidata da Patrizia Bacci Biondi, presidente; e dai figli Niccolò Biondi, amministratore unico e Guido Biondi, direttore creativo.
Fedele al core business, ma in una continua ricerca verso l’innovazione e i contenuti moda, il Gruppo Sevenbell produce '''[https://www.royrogers.it/it/ Roy Roger’s]''', total look per uomo, donna, bambino; '''[https://pspresidents.com/ President’s]''', una collezione uomo completa classica contemporanea, risultato di un attento percorso di ricerca nella tradizione della cultura americana, realizzata in tessuti nobili e destinata ad una clientela maschile d’oltreoceano; infine '''[http://amishsupplies.it/ Amish]''', brand denim di nuova generazione apprezzato da una clientela giovane e attenta al fashion.
===='''IL FUTURO'''====
In questo contesto economico, '''Sevenbell''' intraprende, così, con determinazione una strategia di espansione retail che include anche l’Italia, parallela all’attuale network internazionale rappresentato da 980 plurimarca e department store.
Dopo [['''Firenze''']] e [['''Forte dei Marmi''']], il Gruppo ha aperto store monomarca a [['''Milano''']], [['''Bologna''']] e [['''Padova''']].
===='''LA SEDE'''====
La nuova sede, inaugurata a gennaio 2012, è un esempio di architettura all'avanguardia dal punto di vista di eco sostenibilità e di tecnologia.
Situata tra [[Firenze]] e [[Prato]], a pochi chilometri dalla sede storica oggi sede dell’archivio storico, il nuovo edificio (7500 mq su tre piani) è dotato di pale eoliche disegnate da [[Philippe Starck]], di impianti fotovoltaici e di recupero delle acque reflue. E’ caratterizzato da grandi e luminose vetrate e da moderni pavimenti in resina grigia.
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