Bernard Petitjean: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Bernard
|Cognome = Petitjean
|Sesso = M
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[[Immagine:Église des Vingt-Six-Martyrs de Nagazaki.JPG| sinistra|thumb| La chiesa dei Ventisei Martiri a [[Nagasaki]] come appariva nel 1885.]]
Nato nel [[1829]] a Blanzy in [[Borgogna]], circa 100 km a sudovest di [[Digione]], Bernard Petitjean frequentò il seminario della vicina [[Autun]], e fu ordinato sacerdote il 21 maggio [[1853]].<ref name=irfa>{{cita web |url=https://www.irfa.paris/fr/notices/notices-biographiques/petitjean-1 |lingua=fr |titolo=Bernard Thadée PETITJEAN |sito=irfa |accesso=25 marzo 2021}}</ref>
Dopo alcune esperienze pastorali, nel [[1859]] entrò nel seminario della [[Società per le missioni estere di Parigi]] e nove mesi dopo s'imbarcò per il [[Giappone]] su indicazione dei suoi superiori. Per due anni soggiornò nelle [[isole Riukyu]], poi si spostò a [[Yokohama]] e quindi a [[Nagasaki]]. Va ricordato che il Giappone si era aperto ai missionari stranieri (con divieto di proselitismo) solo nel 1853 e che nel [[1862]] [[papa Pio IX]] aveva canonizzato [[ventisei martiri del Giappone|ventisei martiri]] uccisi appunto a Nagasaki nel 1597.
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[[Immagine:Sculpture of Bishop Petitjean in Oura Church.jpg| thumb|destra|Statua di mons. Petitjean nel giardino della chiesa dei Ventisei Martiri a Nagasaki]]
L'anno seguente, l'11 maggio [[1866]], Pio IX nominò Petitjean [[vescovo]] ''[[in partibus infidelium]]'' di [[Sede titolare di Miriofito|Miriofito]] e [[vicario apostolico]] del Giappone.<ref name=irfa/>
Il governo giapponese reagì in modo inizialmente ostile al rifiorire del cristianesimo nel sud del paese e ci fu anche una piccola persecuzione, che si risolse però rapidamente ([[1873]]). Meno di dieci anni
Morì a Nagasaki il 7 ottobre [[1884]].
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