Fra Diavolo: differenze tra le versioni
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Sarà proprio questo fortino a diventare la prima roccaforte della massa, il luogo da cui far partire le scorrerie contro i soldati francesi e contro le carrozze di passaggio. La colonna dell'esercito francese entrò nel territorio di Itri a metà dicembre. Nei giorni successivi si verificarono gli scontri con la banda di Fra Diavolo. Gli attacchi furono inaspettati e provocarono un arresto della marcia, tanto che i francesi chiamarono rinforzi. Il 29 dicembre, tre battaglioni [[Polonia|polacchi]] occuparono il fortino, poi entrarono a Itri. Il paese fu saccheggiato e molti abitanti furono passati per le armi: tra questi, anche il padre di Fra Diavolo. Michele, mentre guardava per l'ultima volta il padre, giurò vendetta. Nascostosi sulle montagne, tornò di notte per dare al padre sepoltura in chiesa.
Tornò sui monti, raccolse 600 uomini ed elaborò un nuovo piano. Vicino a Itri, a [[Gaeta]], si trovava la fortezza più potente del regno. Fra Diavolo pensò di farne la sua base, per coprirsi le spalle prima e dopo gli attacchi. Ma, quando giunse alla fortezza, il 31 dicembre, scoprì che il comandante, il colonnello svizzero Tschudy si era arreso ai francesi. Fra Diavolo si sentì tradito dalla viltà dei generali stranieri al soldo del Regno. Riorganizzò le sue truppe e, visto che l'esercito francese aveva già attraversato il [[Garigliano]], decise di sollevargli contro tutta la Terra di Lavoro. Passò uno per uno in tutti i paesi, reclutò uomini e raccolse denari, ma dodici giorni dopo venne a sapere
=== Da capomassa a capitano di fanteria (1799-1800) ===
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