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== Sintomatologia ==
I sintomi più comuni sono:
I sintomi più comuni sono: dolore acuto nella regione inferiore del tallone o del calcagno che spesso può interessare la parte intera del piede, rossore locale o gonfiore. Il dolore, talvolta, tende a scomparire notevolmente, per poi ricomparire se sollecitato, come ad esempio in una corsa o durante le attività sportive.<ref name=":0"> https://www.my-personaltrainer.it/Sintomi/Tallonite#, Giulia Bertelli, ''Sintomi tallonite'', 21 maggio 2020, 19 marzo 2021 </ref>
 
* dolore acuto nella regione inferiore del tallone o del calcagno che spesso può interessare la parte intera del piede
 
* rossore locale o gonfiore
 
I sintomi più comuni sono: dolore acuto nella regione inferiore del tallone o del calcagno che spesso può interessare la parte intera del piede, rossore locale o gonfiore. Il dolore, talvolta, tende a scomparire notevolmente, per poi ricomparire se sollecitato, come ad esempio in una corsa o durante le attività sportive.<ref name=":0"> https://www.my-personaltrainer.it/Sintomi/Tallonite#, Giulia Bertelli, ''Sintomi tallonite'', 21 maggio 2020, 19 marzo 2021 </ref>
 
== Cause (eziologia) ==
Le cause più comuni sono:
<ref name=":1"> https://www.my-personaltrainer.it/Sintomi/Tallonite#tallonite.html, GiuliaRedazioni BertelliMypersonal, ''Sintomi talloniteCause'', 2118 maggiosettembre 20202019, 19 marzo 2021 </ref>
* Obesità/sovrappeso
* Alterazioni posturali sia primarie che secondarie
* Sovraccarico inerente l’attività sportiva
* Malattie metaboliche e reumatiche (artrite reumatoide, psoriasi,…)
* Malattia di Sever (che si presenta in età evolutiva)
* Infiammazione del tendine d’Achille
* Fascite plantare
* Borsiti calcaneari
* Postura errata
* Attività su terreni sconnessi
* Tendinopatia inserzionale
 
 
Le cause più rare, invece, sono:
 
* Fratture da stress del calcagno
* Neoformazioni dei tessuti molli
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== Fattori di rischio ==
I fattori di rischio derivanti dal dolore al tallone sono:
<ref name=":2"> https://www.valorinormali.com/sintomi/dolore-tallone/, Dr.Roberto Gindro, ''Fattori di rischio'', 19 marzo 2021 </ref>
 
* L’ età avanzata : comporta una minor flessibilità della fascia plantare e un assottigliamento del cuscinetto adiposo
* Eccessiva attività fisica: potrebbe peggiorare le condizioni del tallone, per questo si richiederebbe maggiormente il riposo
* Il diabete
* Piede piatto: in quanto il piede avrebbe maggiore attacco al terreno
* Piede piatto
* Calzature non idonee
* Artrosi
* Valgismo o varismo del piede: potrebbe alterare la postura, con conseguente appoggio erroneo del tallone sul suolo
* Piede cavo
* Ortostatismo prolungato: riguarda quelle persone che trascorrono la maggior parte del loro tempo in piedi
* Valgismo o varismo del piede
* Gravidanza
* Terreni non idonei
 
== Terapia ==
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* Un periodo di riposo per recuperare dagli stati infiammatori con sospensione di ogni attività fisica che solleciti il tallone
* Impacchi costanti col ghiaccio (almenoche 4-5alleviano volteil aldolore giornoe perriducono 15il minuti)gonfiore
* Esercizi di stretching che prevedono l’allungamento della fascia plantare, del polpaccio e del tendine d’Achille
* L’eliminazione di scarpe che non aiutino il limitare del sovraccarico imposto sul tallone
* L’utilizzo di solette che svolgonosvolgano la funzione di assorbimento delle vibrazioni derivanti dall’impatto del piede sul terreno e permettono di bloccare un’ulteriore infiammazione
* Il taping
* LaserterapiaLa laserterapia Antalgica
* Gli ultrasuoni
* Ultrasuoni
* Massaggi che stimolinostimolano la circolazione e riducanoriducono il fattore di rigidità <ref name=":3">https://www.fisiopodos.it/tallonite-sintomi-cause-e-rimedi/, Fisiopodos, ''Come si cura la tallonite e quali sono i rimedi da adottare?'', 19 marzo 2021</ref>
Ottimi risultati sono stati, anche, ottenuti grazie all’ '''Extracorporal Shock Wave Terapy (ESWT)''',: una terapia non invasiva che fa utilizzo di onde d’urto mediante impulsi pressori che ottimizzano la vascolarizzazione capillare in modo tale da riassorbire le sostanze infiammatorie. <ref name=":4"> https://www.giot.it/wp-content/uploads/2015/06/Orsi1.pdf, R.Orsi M.C.Ottone, ''Painful heel and extracorporeal shock waves therapy: short and middle term'', 9 giugno 2003, 19 marzo 2021</ref>
 
=== Terapia chirurgica ===
I pazienti che non rispondono al trattamento conservativo spesso ricorrono all’intervento di release chirurgico della fascia plantare che può essere a cielo aperto con la sezione di una parte della inserzione fasciale plantare al calcagno oppure può essere realizzato endoscopicamente.
 
Tale chirurgia non è priva di rischi significativi e spesso è associata a cicatrizzazione e riabilitazione postoperatoria prolungata e ad alterazione dell’integrità biomeccanica dei piedi: nella maggior parte degli studi il recupero è prolungato fino a 8 mesi dopo l’intervento. La chirurgia è spesso associata a complicanze: fratture da stress in release endoscopico, rottura della fascia dopo release chirurgico parziale, come per le iniezioni di cortisone; all’esame RMN postoperatorio si rileva una risoluzione della componente infiammatoria, ma la fascia rimane ispessita e con un quadro di fibrosi perifasciale.
 
Inoltre, dalla bibliografia risulta che raramente il successo della chirurgia supera quello delle onde d’urto e può comunque essere attuata anche quando la terapia con onde d’urto fallisce.
Ottimi risultati sono stati ottenuti grazie all’ '''Extracorporal Shock Wave Terapy (ESWT)''', una terapia non invasiva che fa utilizzo di onde d’urto mediante impulsi pressori che ottimizzano la vascolarizzazione capillare in modo tale da riassorbire le sostanze infiammatorie.
 
== Trattamenti farmacologici ==
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Esistono anche altri farmaci che ritroviamo sotto il nome di analgesici oppioidi che svolgono la funzione di ridurre la sensazione dolorosa attraverso i recettori endogeni. È bene utilizzarli il meno possibile e con moderazione, in quanto molto potenti.
Meno importanti, ma di grande impatto, sono le infiltrazioni e ne esistono di due tipi: <ref name=":5">https://https://www.my-personaltrainer.it/farmaci-malattie/farmaci-tallonite.html#:~:text=Diclofenac%20(Deflamat%C2%AE%2C%20Dicloreum%C2%AE,essere%20somministrato%20attraverso%20differenti%20vie., Ilaria Randi, ''Farmaci per curare la tallonite'', 26 marzo 2020, 19 marzo 2021</ref>
 
* Infiltrazioni di corticosteroidi: hanno il ruolo di ridurre l'infiammazione e la sintomatologia dolorosa
Meno importanti, ma di grande impatto, sono le infiltrazioni e ne esistono di due tipi:
* Infiltrazioni di acido ialuronico: si rivelano particolarmente utili, in quanto proteggono e nutrono la cartilagine, andando a lubrificare l'intera zona
 
Infiltrazioni di corticosteroidi
 
=== Controindicazioni ===
Infiltrazioni di acido ialuronico
È sconsigliato il trattamento infiltrativo ai pazienti in terapia con farmaci anticoagulanti o affetti da patologie della coagulazione del sangue, in caso di sensibilità nota ai farmaci utilizzati e in casi di gravidanza. In particolare per quanto riguarda l’infiltrazione di '''corticosteroidi''', il trattamento risulta controindicato agli atleti agonisti (per rischio di positività ai test antidoping), ai pazienti diabetici (aumento della glicemia), in caso di immunodepressione (aumentato rischio di infezione locale), in presenza di osteoporosi severa (aggravamento dell’osteoporosi dell’articolazione trattata).
 
== Fisioterapia ==
* Un trattamento specifico per questa infiammazione è svolto dal fisioterapista, specializzato nella valutazione e nell’accuratezza del dolore al tallone. Tale trattamento prevede tre fasi:
<ref name=":6">https://https://www.fisioterapiaitalia.com/patologie/piede-e-caviglia/tallonite/, Fisioterapia Italia, ''Cure fisioterapiche'', 19 marzo 2021</ref>
 
* Valutazione: per stabilire l’origine del dolore
* Un trattamento specifico per questa infiammazione è svolto dal fisioterapista, specializzato nella valutazione e nell’accuratezza del dolore al tallone. Tale trattamento prevede tre fasi:
* Controllo del dolore: attraverso la tecarterapia o ipertermia
* Valutazione per stabilire l’origine del dolore
* Recupero: che permette di ristabilizzare l’infiammazione
* Controllo del dolore attraverso la tecarterapia o ipertermia
* Recupero che permette di ristabilizzare l’infiammazione
 
=== Tallodinia e ondeOnde d'urto: storia e funzionamento ===
E' stato clinicamente testato che il trattamento ad onde d'urto per la tallonite sia uno dei più efficaci. Fu svolta una sorta di test su 175 persone, tra cui 93 maschi e 82 femmine nel luglio 1999. Fu utilizzato uno specifico strumento con emissione di onde d'urto con sorgente elettromegnetica, denominato Minilith SL1 della Stortz. Dopo il trattamento, ai pazienti fu richiesto l'utilizzo di una talloniera morbida e, inoltre, un adeguato stretching per prevenire il riformarsi di ulteriori infiammazioni. I risultati furono ottimali: 25 pazienti effetturono un secondo ciclo, in quanto la situazione a livello tallone era migliorata del 30-50%; i restanti ebbero grandi miglioramenti senza ripercussioni sul trattamento, con una percentuale di successo del 74,4%. Questo metodo, ad oggi, è il più rilevante e permette di non ricorrere, nei casi più estremi, ad un intervento chirurgico. E' un metodo terapeutico alternativo, non invasivo che permette una notevole riduzione di sedute rispetto ad una terapia e produce diversi effetti biologici: <ref name=":6"> https://www.giot.it/wp-content/uploads/2015/06/Orsi1.pdf, R.Orsi M.C.Ottone, ''Painful heel and extracorporeal shock waves therapy: short and middle term'', 9 giugno 2003, 19 marzo 2021</ref>
 
* riduzione della trasmissione del dolore
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* riduzione delle calcificazioni miotendinee attraverso la frammentazione e cavitazione al loro interno;
* però vi sono anche diverse controindicazioni che comporterebbero l'assenza di risultati ottimali, ovvero:
*  per polineuropatie
* in stato di gravidanza
* durante disturbi della coagulazione
*  per polineuropatie
 
=== I plantari ===
In commercio esistono diverse tipologie di plantari e possono trovarsi sottoforma di gel, schiuma di lattice o addirittura in silicone. La schiuma di lattice è stata da poco inserita per dare un migliore sostegno al tallone. La loro struttura è stata ideata appositamente per adattare il piede ed avere una migliore stabilità col suolo. I plantari in gel e in silicone, invece, sono più sottili e compatti e hanno la funzione di attutire impatti del piede su un terreno meno confortevole per il tallone, come ad esempio quelli da gioco. Per scegliere in modo accurato quello più adatto è raccomandato richiedere un parere al medico specialista, altrimenti si può ovviare al nostro istinto, ovvero affidarsi a quei plantari che siano stati realizzati dalle migliori marche a livello ortopedico.
 
== TIPITipi DIdi TALLONITEtallonite ==
 
=== La tallonite dello sportivo ===
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=== Tallonite mono-laterale ===
Si utilizza questo termine per riferirsi al dolore su un singolo tallone che si manifesta per lo più per disturbi posturali che scompensano il carico corporeo: <ref name=":7"> http://www.podologiatorino.it/stati-algici-dei-piedi-tallodinia/, Dr. Franco Mattioni, ''Tallodinia mono-laterale'', 1 luglio 2013, 19 marzo 2021 </ref>
 
* Un arto più corto
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=== Tallonite nei bambini ===
Nei bambini questo problema è legato per lo più a fattori di crescita ed è comunemente chiamatadenotata Malattiacome Morbo di Sever (o "apofisite calcaneale")che si presenta più frequentemente in una fascia di età che varia tra gli 8 e i 1213 anni. Il fattore è comunemente connesso con le ossa che crescono più velocemente e per questo si ha una maggiore esposizione ad infiammazioni. La cura è la medesima svolta su un adulto, con applicazioni locali di ghiaccio e utilizzo di pomate antinfiammatorie come l’arnica gel. <ref name=":8"> https://www.giot.it/wp-content/uploads/2018/08/Atti-SIOT-2014.pdf, Giorgio Monticelli, 'Morbo di Sever (età evolutiva)', 24 novembre 2014, 19 marzo 2021</ref>
 
== Esercizi ==
Dopo la fase di riposo che riguarda la terapia conservativa è possibile svolgere, come precedentemente sottolineato, svolgere esercizi di stretching che devono riguardare l'intera parte del piede e non solo il tallone. Un primo esercizio che ti viene richiesto di fare dal tuo fisioterapista è quello di sollevare l'alluce per tot volte stando in piedi con un massimo di 5 ripetizioni. Un altro comodo ed efficace esercizio è quello di far roteare un pallina da tennis avanti e indietro per tutta la parte sottostante del piede svolgendo anche movimenti circolari sul pavimento e tale procedura può essere svolta con una bottiglia di acqua ghiacciata; questo permette di alleviare il dolore e portare il piede ad una migliore appoggiatura sul terreno. Oltre a questi, abbiamo anche esercizi più comuni, come:
 
* Stretching della pianta del piede
* Allungamento dei muscoli femorali
* Esercizi con elastici per pianta e tricipite
 
[22:31] Andrei Mihaila
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
10. https://www.my-personaltrainer.it/Sintomi/Tallonite#, Giulia Bertelli, ''Sintomi tallonite'', 21 maggio 2020, 19 marzo 2021
1. https://www.my-personaltrainer.it/tallonite.html, Redazioni Mypersonal, ''Cause'', 18 settembre 2019, 19 marzo 2021
2. https://www.valorinormali.com/sintomi/dolore-tallone/, Dr.Roberto Gindro, ''Fattori di rischio'', 19 marzo 2021
3. https://www.fisiopodos.it/tallonite-sintomi-cause-e-rimedi/, Fisiopodos, ''Come si cura la tallonite e quali sono i rimedi da adottare?'', 19 marzo 2021
4. https://www.giot.it/wp-content/uploads/2015/06/Orsi1.pdf, R.Orsi M.C.Ottone, ''Painful heel and extracorporeal shock waves therapy: short and middle term'', 9 giugno 2003, 19 marzo 2021
5. https://https://www.my-personaltrainer.it/farmaci-malattie/farmaci-tallonite.html#:~:text=Diclofenac%20(Deflamat%C2%AE%2C%20Dicloreum%C2%AE,essere%20somministrato%20attraverso%20differenti%20vie., Ilaria Randi, ''Farmaci per curare la tallonite'', 26 marzo 2020, 19 marzo 2021
6. https://https://www.fisioterapiaitalia.com/patologie/piede-e-caviglia/tallonite/, Fisioterapia Italia, ''Cure fisioterapiche'', 19 marzo 2021
7. http://www.podologiatorino.it/stati-algici-dei-piedi-tallodinia/, Dr. Franco Mattioni, ''Tallodinia mono-laterale'', 1 luglio 2013, 19 marzo 2021
8. https://www.giot.it/wp-content/uploads/2018/08/Atti-SIOT-2014.pdf, Giorgio Monticelli, 'Morbo di Sever (età evolutiva)', 24 novembre 2014, 19 marzo 2021