Pierre Ravanas: differenze tra le versioni

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Pur rendendosi contro di trovarsi ad un passo dal [[fallimento (diritto)|fallimento]], Pierre non si dava per vinto, continuava nella commercializzazione dell'olio prodotto nei suoi stabilimenti affidandosi a [[Capitale (economia)|capitali]] provenienti da finanziatori napoletani e della provincia di Bari. Ma questo peggiorava ulteriormente la sua condizione debitoria mentre le cambiali continuano a scadere e le cause intentate dai suoi creditori sono immancabilmente perse. Per evitare il tracollo Pierre dovette [[Liquidazione|liquidare]] tutte le sue [[proprietà (diritto)|proprietà]] già gravate da [[ipoteca|ipoteche]].
 
Ormai, Pierre Ravanas non poteva più utilizzare il suo nome per ottenere fiducia e credito dagli acquirenti e si avvalse del nipote Charles Pons (commerciante attivo nel porto di Marsiglia e sostenitore dei Ravanas con prestiti) che fece venire a Bari da Aix per poter concludere affari utilizzando un nuovo nome<ref>{{cita libro | cognome= | nome= | titolo=Lettera di Abèle Durand a Jean Baptiste Ravanas | editore=Archives Ravanas | città= Napoli | anno= 21/07/1845}}</ref>. Si trasferì a Modugno, dove poteva contare sulla solidarietà di una serie di contatti. Nel [[1847]] riattivò il grande stabilimento di Modugno e continuò per un paio d'anni a commerciare piccoli carichi di olio<ref>{{Cita | Ricchioni | p. 98}}.</ref>.
Si ritirò definitivamente dagli affari nel [[1850]], all'età di 53 anni.