Capocesto: differenze tra le versioni

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A Capocesto esisteva una piccola comunità di italiani autoctoni, che rappresentano una minoranza residuale di quelle popolazioni italiane che abitarono per secoli ed in gran numero, le coste dell'[[Istria]] e le principali città di questa, le coste e le isole della [[Dalmazia]], e il [[Quarnaro]], che erano territori della [[Repubblica di Venezia]]. La minoranza italiana a Capocesto è quasi scomparsa dagli inizi del Novecento, quando - secondo lo storico Giotto Dainelli - ancora esistevano alcune famiglie italiane<ref>Giotto Dainelli, ''La regione balcanica - sguardo d'insieme al paese e alle genti'', ed, Soc. An. Editrice "La Voce", 1922; a pag. 102 vi è la cartina: "I nuclei italiani in Dalmazia" che riporta una presenza italiana a Capocesto</ref>. Intorno al [[1850]] si leggono dai registri parrocchiali della chiesa di San Giorgio - tra le altre - le seguenti famiglie: Scarin, Gracin, Parghin, Cobana, Sermuda, Savich, Milisca e Michelin.
 
Oggi, secondo il censimento ufficiale croato del [[2011]], esiste a Capocesto una piccolissima minoranza di italiani, pari al 0,07% della popolazione complessiva<ref>{{Cita web|url = http://www.dzs.hr/Eng/censuses/census2011/results/htm/e01_01_04/E01_01_04_zup13E01_01_04_zup15.html|titolo = Central Bureau of Statistics|accesso=4 aprile 2021|sito = www.dzs.hr}}</ref>.
 
==Curiosità==