Processo al solfito: differenze tra le versioni

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Il '''processo al solfito''' è un processo per estrarre chimicamente la [[polpa (carta)|cellulosa]] dal [[legno]]. Rispetto al [[processo Kraft]] che si svolge in ambiente fortemente alcalino, il processo al solfito è caratterizzato da maggiore flessibilità. Il processo al solfito viene condotto a [[pH]] variabile e consente la produzione di molti tipi di pasta adatti ad un vasto spettro di applicazioni.<br/>
Il liscivio di cottura del legno è costituito da una [[soluzione acquosa]] di SO<sub>2</sub> al 4-7%, a cui viene aggiunta una base (NaOH, Mg(OH)<sub>2</sub>, Ca(OH)<sub>2</sub>). In tal modo il pH del liscivio può essere variato da 1 a 13; si opera sotto pressione tra 125 e 180 °C, per tempi di cottura variabili tra 1 e 7 ore.<br/>
Per quanto riguarda la scelta della base, occorre tenere presente che Ca(OH)<sub>2</sub> è caratterizzato da basso costo ma dà solfiti meno solubili delle altre basi; NH<sub>4</sub>OH e Mg(OH)<sub>2</sub> danno solfiti più solubili, penetrano meglio nel tessuto legnoso, danno meno problemi di incrostazioni nel processo di recupero del liscivio; NaHSO<sub>3</sub> e NH<sub>4</sub>HSO<sub>3</sub> sono i [[bisolfiti]] più solubili. Il processo più diffuso è quello che opera con NaHSO<sub>3</sub>, in cui il pH si fa variare iniettando nel liscivio nei vari stadi del processo: pH = 4 in fase di impregnazione, pH = 2 in cottura e pH = 8-10 a fine cottura.